Terremoto in Giappone di magnitudo 7.6 avvertito fino a Tokyo, revocata l’allerta tsunami: il video

Una forte scossa di terremoto di magnitudo 7.6 ha colpito il Giappone alle 23:15 (ora locale, le 15:15 in Italia) di ieri. Secondo quanto riportato dall'USGS, l’epicentro è stato localizzato in mare, a circa 70 km dalla costa di Misawa (prefettura di Aomori), a una profondità di 44 km. L'Agenzia Meteorologica Giapponese (Japan Meteorological Agency) ha inizialmente emesso un'allerta tsunami di livello maggiore, avvisando della possibilità di onde alte fino a 3 metri. Dopo poco, l'allerta è stata revocata dalla JMA, anche se sono state rilevate delle piccole onde anomale di 40 cm a Urakawa (Hokkaido) e nel porto di Mutsu Ogawara (Aomori).

Per precauzione, le autorità hanno comunque evacuato circa 94.600 persone nelle prefetture di Hokkaido, Aomori, Iwate, Miyagi e in alcune zone di Samemachi. La scossa è stata avvertita chiaramente fino a Tokyo, che si trova a circa 700 km dall'epicentro, con numerosi video e segnalazioni sui social degli abitanti che sono corsi in strada nonostante fosse notte. Secondo quanto riportato dall'emittente locale NHK – che ha pubblicato il video qui sotto – ci sarebbero circa 30 feriti a causa di vetri rotti e oggetti caduti in un hotel di Hachinohe (nella prefettura di Aomori), mentre non sono stati segnalati altri danni significativi.

Come spesso accade, le stime provvisorie sono leggermente diverse: l'INGV ha riportato una magnitudo di 7.4 e una profondità di 57,4 km. Nelle prossime ore saranno disponibili i dati ufficiali aggiornati.

Al primo terremoto hanno fatto seguito altre due scosse: la prima di magnitudo 5.5, registrata alle 03:56 locali (le 19:56 in Italia) e rilevata a una profondità di 31 km, e la seconda di magnitudo 6.7, registrata alle 06:52 locali (le 22:52 in Italia) a una profondità di soli 9 km.

Da un punto di vista geologico, il Giappone è un Paese estremamente sismico, essendo il risultato dello scontro di placche tettoniche: nello specifico, si tratta della placca pacifica, che va in subduzione sotto quella nordamericana. Questo contesto tettonico attivo si traduce nella presenza di migliaia di faglie compressive, la cui riattivazione può generare frequenti e intensi terremoti.

Il Paese, tra l'altro, si trova all'interno della cosiddetta "Cintura di Fuoco", ovvero la fascia del Pianeta più colpita da eruzioni vulcaniche e terremoti.

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