
Oggi alle ore 13:19 (ora locale), un violento sisma di magnitudo 6.9 ha colpito la costa meridionale del Giappone, nella prefettura di Miyazaki. La scossa di terremoto ha fatto registrare un epicentro in mare, a pochi km di distanza dalla terraferma, e un ipocentro piuttosto superficiale e pari a circa 30 km. La scossa, in realtà, è stata seguita da una sequenza sismica, con un terremoto da 3.9 (alle 13:35) e uno da 4.1 (alle 13:42). Al momento non siamo a conoscenza di danni a cose e/o persone ma considerata l'elevata preparazione antisismica del Paese è probabile che non ci siano stati particolari disagi. La zona dell'epicentro è vicina a quella in cui si erano registrate due violente scosse di magnitudo 7.1 e 6.9 lo scorso agosto, e per cui l'agenzia meteorologica giapponese aveva emesso un'allerta per terremoto di magitudo 8.0 o superiore (fortunatamente non avvenuto).
Allo stesso tempo è bene evidenziare come sia stata diramata l'allerta tsunami, anche se gli esperti ritengono che terremoti di questa portata non siano in grado di generare maremoti in quella zona.
Per quanto riguarda invece l'intensità della scossa, la Japan Meteorological Agency gli attribuisce un valore massimo di 5-, su una scala locale che va da 1 (per nulla intenso) a 7 (intensità massima). Nell'immagine sottostante è rappresentata la mappa dell'intensità: i colori più caldi corrispondono ad aree dove la scossa è stata avvertita in maniera più forte, mentre la X rossa indica l'epicentro.

Dal punto di vista geologico possiamo dire che l'area è frequentemente soggetta a terremoti. Qui infatti si verifica lo subduzione della placca delle Filippine al di sotto di quella di Sunda, dando vita a una serie di terremoti e vulcani lungo tutto l'arcipelago nipponico. Come riportato anche dall'USGS, la subduzione si snoda per oltre 3000 km e la sismicità in alcune zone può verificarsi addirittura a 600 km di profondità.