
Un forte terremoto di magnitudo 6.9 (USGS) si è verificato al largo della costa delle Filippine alle 21:59 ora locale (15:59 in Italia) di ieri 30 settembre 2025. L'epicentro è stato localizzato a 19 km a nord-est della città di Bogo a una profondità di 10 km. La zona più colpita è stata la provincia di Cebu popolata da circa 3.2 milioni di abitanti, dove sono crollati edifici, è stata danneggiato il campanile di una chiesa ed è stata interrotta l'erogazione di corrente elettrica. Secondo le ultime stime delle autorità locali sarebbero 69 le vittime e oltre 150 i feriti con un forte impatto sull'efficienza degli ospedali locali, vicini al collasso. Questi dati sono destinati a salire con il proseguo delle operazioni soccorso. A seguito della scossa sono state registrate numerose scosse di assestamento nella zona con magnitudo compresa tra 4.6 e 5.2. Il crollo di un ponte ha isolato la parte settentrionale dell'isola di Cebu. Si registrano inoltre danni a strade, interruzioni di corrente e problemi alle linee di comunicazione in tutta la regione. Un'allerta tsunami era stata diramata durante le prime ore dopo il sisma per poi essere ritirata al rientro del rischio.
Le aree danneggiate comprendono le città di Bogo (90 mila abitanti), Cebu City e Mandaue dove diversi edifici sono crollati o sono stati gravemente danneggiati. La Basilica del Santo Niño a Cebu City, una delle chiese più antiche del Paese, ha subito il crollo di parte del campanile. Il governo filippino ha mobilitato l'esercito e le agenzie nazionali di soccorso per le operazioni di ricerca e salvataggio con numerose squadre dispiegate per localizzare i dispersi sotto le macerie. Il presidente ha dichiarato lo stato di calamità, ordinando la consegna di aiuti umanitari come acqua e medicinali nelle zone colpite.

Dal punto di vista geologico, la frequenza dei terremoti nelle Filippine è dovuta alla loro posizione sulla cintura di Fuoco del Pacifico. Questa è un'area a forma di ferro di cavallo, lunga circa 40.000 km, che circonda l'Oceano Pacifico ed è la zona con la più alta concentrazione di vulcani attivi e terremoti del pianeta. La cintura include altri Paesi come il Giappone e l'Indonesia e si estende lungo tutta la costa occidentale del continente americano.