In quali Paesi islamici le donne sono obbligate per legge a indossare il velo?

Il velo islamico (spesso noto in Occidente col termine hijab, anche se in maniera semplicistica) è l'indumento che ricopre, a partire spesso dall'età di 10/13 anni, alcune parti del corpo delle donne di religione musulmana (capo, spalle, viso), assumendo profondi significati sociali e religiosi. Ad oggi alcuni dei principali Paesi che richiedono di indossarlo obbligatoriamente (sia a livello di legge che per forte pressione sociale) sono l’Iran, l’Arabia Saudita, il Pakistan, l'Afghanistan, lo Yemen e alcuni Stati africani. Di tale obbligo, troviamo nel mondo musulmano (e anche occidentale) chi lo approva, considerandolo una manifestazione dell’identità religiosa, culturale e politica, ma anche chi lo critica e lo definisce un'espressione di misoginia e oppressione.

Le tipologie di veli islamici nel mondo

Per il senso comune i diversi tipi di veli musulmani sono tutti la stessa cosa, così come le donne che li indossano sembrano prive di differenze. Tuttavia, i diversi veli trasmettono messaggi molto variegati, che si differenziano a seconda della classe sociale, dell’età, della professione, del periodo storico e del contesto geografico.

Esistono varie tipologie di veli islamici, che differiscono per stile e significato. Il hijab è un foulard che copre orecchie, nuca e capelli, comune in Europa. Il chador, obbligatorio in Iran, copre tutto il corpo fino a terra. Il khimar copre testa e petto, mentre il niqab lascia scoperti solo gli occhi, ed è diffuso in Arabia Saudita. Il burqa, tipico dell'Afghanistan, copre tutto il corpo con una retina sugli occhi per vedere. Ma ne esistono altre tipologie. La varietà di veli rispecchia la diversità delle culture islamiche, con stili che variano anche in base alla moda locale, come in Africa sub-sahariana e India, dove i veli sono più colorati e morbidi.

I Paesi in cui il velo è obbligatorio

Nei Paesi a fede islamica, l'uso del velo per le donne è interpretato in modo più o meno rigido. Per ragioni storiche, sociali, culturali e politiche, ad oggi i principali Paesi in cui si trova l’obbligo di indossare il velo per le donne sono:

• Iran: dopo la Rivoluzione Islamica del 1979 il governo iraniano ha reso obbligatorio per le donne indossare il velo in pubblico. Questa legge viene rigorosamente applicata e le violazioni possono comportare multe o arresti.
• Arabia Saudita: in Arabia Saudita le donne devono indossare l'abaya, un lungo mantello nero, in pubblico. Sebbene il niqab non sia obbligatorio per tutte, molte donne scelgono di indossarlo. Recentemente, ci sono stati alcuni allentamenti nelle restrizioni, ma il velo rimane ampiamente praticato.
• Afghanistan: sotto il regime talebano, il burqa è obbligatorio per le donne e anche nelle zone non controllate dai talebani, in molte aree rurali del paese, continua ad essere imposto socialmente.
• Pakistan: sebbene il Pakistan non abbia una legge nazionale che obbliga all'uso del velo, in alcune regioni conservatrici, come il Khyber Pakhtunkhwa, le donne sono fortemente incoraggiate a coprirsi. La pressione sociale in queste aree può essere molto forte.
• Yemen: in Yemen, l'uso del niqab è molto diffuso, specialmente nelle aree rurali e conservatrici. Anche qui, le norme sociali esercitano una forte pressione sulle donne affinché indossino il velo.
• Sudan: il Sudan ha imposto l'obbligo del velo per le donne dal 1983, ma recentemente ci sono stati dei cambiamenti legislativi che hanno abolito alcune delle leggi più severe. Tuttavia, l'uso del velo rimane comune.

Cosa succede se non si indossa il velo in Iran

Oggi, dopo la morte di Masha Amini in Iran per mano della polizia morale nel settembre 2022 e delle conseguenti proteste esplose nel Paese, il rapporto dell’Iran e delle donne iraniane con il velo rimane un capitolo aperto. Secondo l’ultima indagine di Amnesty International, le donne che in Iran si rifiutano di indossare il copricapo

“sono prese di mira e i loro parenti ricevono SMS e telefonate di minaccia, con l'istruzione di presentarsi alla Polizia morale e consegnare i veicoli come sanzione per aver sfidato il velo obbligatorio. Negli ultimi mesi, le autorità hanno anche condotto fermi e controlli casuali di massa sulle auto, prendendo di mira le donne alla guida su strade trafficate.

Amnesty International ha parlato con 11 donne che hanno descritto inseguimenti e fermi di auto intimidatori e sequestri improvvisi mentre svolgevano le loro normali attività quotidiane, come recarsi al lavoro, le visite mediche o accompagnare i figli a scuola. Hanno sottolineato il totale disprezzo della polizia per la loro sicurezza, con alcune donne lasciate a piedi su autostrade trafficate o in città lontane dal loro domicilio.”

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