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Come potrebbe essere la futura eruzione del vulcano Marsili? Ecco l’inedita ricostruzione 3D

Abbiamo realizzato un'inedita ricostruzione 3D che mostra come potrebbe essere la futura eruzione del Marsili, l'enorme vulcano sottomarino nel Mar Tirreno, e cosa potrebbe causare uno tsunami.

A cura di Andrea Moccia
20 Aprile 2023
18:30
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Come potrebbe essere la futura eruzione del vulcano Marsili? Ecco l’inedita ricostruzione 3D
eruzione possibile marsili
Credit: Geopop.

Il Marsili è un vulcano sottomarino che si trova nel Mar Tirreno ed è il più esteso d'Europa. Spesso quando si parla di questo gigante ci si chiede quali effetti potrebbe avere una sua futura eruzione e se è vero che c'è un rischio tsunami. In questo video vi raccontiamo i possibili scenari basati sulla recente bibliografia scientifica e vi mostriamo, attraverso una ricostruzione 3D inedita, quale potrebbe essere la causa dell'innesco di uno tsunami, quali coste potrebbe colpire e quanto alte potrebbero essere le onde.

Il Marsili è un vulcano sottomarino lungo circa 70 km e largo 30 che si trova nel Mar Tirreno, a circa 80 km a nord-ovest da Stromboli. La sua cima si trova a circa 500 metri di profondità e l'edificio nel suo complesso è alto pressappoco 3 km. Il Marsili non ha la classica forma a cono perché è composto da una serie di coni e bocche eruttive allineate in direzione Nord-NordEst, Sud-SudOvest.

panoramica marsili
Credit: Geopop.

In realtà ad oggi sappiamo molto poco di questo gigante sottomarino, scoperto solamente circa 100 anni fa. Dalle recenti ricerche questo stratovulcano sottomarino è considerato attivo dal momento che le ultime eruzioni risalgono ad un periodo compreso tra i 7000 e i 3000 anni fa, e secondo gli studi vulcanologici più recenti condotti dall’INGV e dal CNR sono avvenute nel settore centrale dell’edificio a circa 850 m di profondità. I dati disponibili suggeriscono che le passate eruzioni sono state caratterizzate da un basso indice di esplosività.

I possibili scenari eruttivi e il rischio tsunami

eruzione marsili plume ceneri
Credit: Geopop

Uno dei più recenti studi sull'argomento, pubblicato nel 2021 sulla rivista scientifica "Bulletin of Volcanology" suggerisce che il rischio vulcanico di un'eventuale eruzione del Marsili non è così alto come comunemente si crede. Come confermato anche dall'INGV "In caso di eruzione sottomarina a profondità di 500-1000 metri sul Marsili, l’unico segno in superficie sarebbe l’acqua che bolle legata al degassamento e galleggiamento di materiale vulcanico (pomici) che rimarrebbe in sospensione per alcune settimane (come accadde per l’eruzione del 10 ottobre 2011 al largo dell’isola di El Hierro alle Canarie). Il rischio associato a possibili eruzioni sottomarine è quindi estremamente basso, e un’eruzione a profondità maggiore di 500 metri comporterebbe probabilmente soltanto una deviazione temporanea delle rotte navali".

Il possibile tsunami causato dal Marsili

L'elemento potenzialmente più pericoloso non sarebbe l'eruzione in sé, ma il possibile conseguente innesco di una frana sottomarina, legata ad un collasso laterale. Questo tipo di fenomeno sono conosciuto da tempo, ma qualora si verificasse, non è detto che produca necessariamente tsunami. Lo studio di referenza sul quale è basato il video prodotto da Geopop propone 5 scenari possibili: l'unico  davvero inquietante è quello meno probabile, basato su ipotesi. In questo caso il volume di roccia che verrebbe messo in movimento potrebbe essere di 17 km3. Sono pochi? Tanti? Corrispondono a circa 6.800.000 piscine olimpioniche.

Questa frana metterebbe in moto l’acqua che potrebbe propagarsi in superficie, generando un treno di onde anomale: uno tsunami.

Nel caso peggiore, quali coste colpirebbe e quanto sarebbero alte le onde?

Secondo lo studio di referenza, nello scenario peggiore il treno di onde potrebbe infrangersi sulle coste di Campania, Basilicata e Calabria nel giro di 20-30 min dal momento dell’innesco.
Campania e Basilicata, potrebbero essere colpite da onde di almeno 5 metri, con valori estremi intorno ai 20 m per la Basilicata e 15 per la Campania meridionale e parte della Calabria settentrionale. La Sicilia potrebbe essere colpita da onde dai 5 ai 10 metri e le Eolie potrebbero fare a mo' di barriera, riducendo la forza del maremoto sulla costa siciliana. In Sardegna invece le onde sarebbero più contenute e alte dai 2 ai 4 metri circa.

marsili coste italiane
Credit: Geopop.

Come detto, questo vale per lo scenario peggiore, ipotetico. Invece, prendendo in esame i 3 scenari basati su evidenze osservate, quindi su frane avvenute, il treno di onde sarebbe irrilevante nei primi due, con onde di pochi cm; nel terzo caso invece si potrebbero avere onde con un'altezza massima di 3-4 m in Campania meridionale; 2-3 m in Calabria e Sicilia e di 0,5-1 m in Sardegna.

L'animazione 3D dell'eruzione del Marsili

L'animazione del nostro video è basata sullo scenario peggiore dell'articolo scientifico: Tsunamis from prospected mass failure on the Marsili submarine volcano flanks and hints for tsunami hazard evaluation

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Andrea Moccia
Direttore editoriale
Sono nato nell'Agosto del 1985, a Napoli. Mi sono pagato gli studi universitari vendendo pop-corn e gelati nelle sale di un Cinema. Ho lavorato per dieci anni in giro per il mondo, di cui sette all'Istituto nazionale francese dell'energia, in qualità di geologo e team manager. Nel 2018 a Parigi, per gioco, è nata Geopop, diventata nel 2021 una azienda del gruppo Ciaopeople. Sono dell'idea che la cultura sia la più grande ricchezza per un Paese e ho deciso di dedicare la mia vita per offrire un contributo e far appassionare le persone alla conoscenza. Col sorriso :)
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