Le Olimpiadi sono il più importante evento sportivo del mondo e tengono incollati ai televisori miliardi di spettatori. In Italia, in questi giorni l’attenzione è concentrata sui Giochi di Parigi, che stanno suscitando grande interesse, anche grazie alle ottime prestazioni degli atleti della Penisola. I Giochi olimpici si sono svolti per dodici secoli nel mondo antico e sono stati rifondati, in forma diversa, nel 1896 da Pierre de Coubertin. La loro storia è ricca di curiosità e aneddoti, talvolta raccontati in maniera inesatta, se non del tutto inventati. Scopriamo di seguito dieci curiosità sulle Olimpiadi antiche e moderne, dall'origine del nome "Olimpiadi", all'anno in cui alle donne fu concesso per la prima volta di gareggiare in tutte le discipline in cui era consentito agli uomini: pensate, parliamo del recentissimo 2012.
- 11. Il nome delle Olimpiadi
- 22. Gli sport delle Olimpiadi antiche
- 33. La nascita delle Olimpiadi moderne
- 44. Le competizioni artistiche e letterarie delle Olimpiadi
- 55. La torcia olimpica
- 66. La partecipazione femminile
- 7Le città che hanno ospitato più volte le Olimpiadi
- 8La medaglia divisa di Berlino 1936
- 9La bandiera con i cinque cerchi
- 10Gli sport non più olimpici
1. Il nome delle Olimpiadi
Il nome dei Giochi deriva dalla città greca di Olimpia, che in epoca antica, a partire dal 776 a.C. ospitava ogni quattro anni delle gare sportive “panelleniche”, cioè aperte ai cittadini di tutte le città-stato greche. Le Olimpiadi erano inserite in una più vasta celebrazione religiosa organizzata in onore di Zeus. Con l’ascesa del cristianesimo, i Giochi persero progressivamente di importanza e nel IV secolo d.C. furono aboliti insieme alle altre celebrazioni pagane.
2. Gli sport delle Olimpiadi antiche
Nelle prime edizioni, le Olimpiadi antiche includevano una sola competizione, la corsa sulla distanza di uno stadion, pari a circa 200 metri (la parola “stadio” è passata poi a indicare l’impianto di Olimpia dove si correva e, in seguito, le strutture sportive moderne). Gradualmente furono aggiunte altre competizioni: corse su altre distanze, corsa con indosso l’armatura, lancio del disco, pugilato, pancrazio (cioè lotta senza esclusione di colpi), corsa con le bighe. Non era previste prove di nuoto. Alle Olimpiadi antiche potevano partecipare tutti i greci, ma erano escluse le donne.
3. La nascita delle Olimpiadi moderne
Nella seconda metà dell’Ottocento, in concomitanza con lo sviluppo dello sport nella sua forma moderna e con gli scavi archeologici nel sito di Olimpia, diversi intellettuali e appassionati proposero di organizzare competizioni ginnico-atletiche ispirate a quella della Grecia antica. La proposta “vincente” fu quella del barone francese Pierre de Coubertin, che nel 1894 costituì un Comitato internazionale olimpico (CIO) per organizzare i Giochi. Il Comitato decise di far disputare le Olimpiadi ogni quattro anni in una città diversa e di assegnare la prima edizione alla Grecia. Perciò le prime Olimpiadi moderne furono quelle di Atene 1896. A De Coubertin si devono anche il motto “Citius, altius, fortius” ("più veloce, più alto, più forte") e la bandiera con i cinque cerchi.
4. Le competizioni artistiche e letterarie delle Olimpiadi
Dal 1912 al 1948 le Olimpiadi includevano, insieme alle gare sportive, competizioni artistiche e letterarie che coinvolgevano pittori, scultori, musicisti, architetti, scrittori. Le competizioni prevedevano che i concorrenti realizzassero opere su temi specifici, poi valutate da apposite giurie. I risultati in genere non erano incluse nel medagliere.
5. La torcia olimpica
La prassi di accendere una torcia nel sito di Olimpia e portarla con una lunga staffetta fino alla sede dei Giochi, nacque nel 1936, in occasione delle Olimpiadi di Berlino. L’accensione della torcia dà luogo a una suggestiva cerimonia, che riproduce quella organizzata nel mondo antico. Dopo l’accensione, la torcia attraversa numerosi Paesi e giunge infine nella sede delle Olimpiadi. L’accensione del braciere olimpico è il momento più suggestivo della cerimonia d’apertura dei Giochi.
6. La partecipazione femminile
Le atlete hanno dovuto “combattere” a lungo per ottenere parità di condizioni e di opportunità di partecipazione alle Olimpiadi. Fino a pochi anni fa il numero delle atlete partecipanti era nettamente inferiore a quello degli atleti e le donne erano escluse da molte competizioni. Alcune delegazioni nazionali, inoltre, includevano solo atleti di sesso maschile. I Giochi di Londra 2012 sono stati i primi nei quali tutte le squadre includevano almeno una donna e nelle ultime edizioni il numero delle atlete ha quasi eguagliato quello degli atleti. Ancora oggi, però, la questione di genere non è stata del tutto risolta, perché le donne hanno meno opportunità di fare sport, più difficoltà a diventare professioniste e in media ricevono compensi inferiori a quelli dei loro colleghi di sesso maschile.
7. Le città che hanno ospitato più volte le Olimpiadi
Parigi ospita in questi giorni le Olimpiadi per la terza volta, dopo le edizioni del 1900 e del 1924. Solo un’altra città ha avuto il medesimo privilegio: Londra, che è stata sede dei Giochi nel 1908, 1948 e 2012. Nel 2028 raggiungerà lo stesso risultato anche Los Angeles, che ha ospitato le Olimpiadi già nel 1932 e nel 1984.
E l’Italia? Fino a ora il nostro Paese ha ospitato una sola edizione dei Giochi estivi, quella del 1960, organizzata a Roma. Nella Penisola, però, sono state organizzate due edizioni dei Giochi invernali, Cortina d’Ampezzo 1956 e Torino 2006, alle quali si aggiungerà l’edizione di Milano e Cortina del 2026.
8. La medaglia divisa di Berlino 1936
Sappiamo tutti che alle Olimpiadi si assegnano medaglie d’oro, d’argento e di bronzo. Esiste, però, anche una medaglia “mista”, di argento e bronzo, risalente alle Olimpiadi del 1936. La storia è questa: nella prova di salto con l’asta due atleti giapponesi, Shuhei Nishida e Sueo Oe, ottennero lo stesso risultato, 4,25 metri, che valeva il secondo posto. Poiché all’epoca non era previsto di assegnare la medaglia d’argento a entrambi gli atleti, gli organizzatori la assegnarono al solo Nishida, che aveva realizzato il salto da 4,25 metri al primo tentativo, e diedero il bronzo a Oe, che c’era riuscito al secondo tentativo. I due atleti, però, ritenevano che le loro prestazioni fossero state ugualmente meritevoli e dopo essere rientrati in Giappone affidarono le medaglie a un orafo perché le “fondesse”. Perciò ognuna delle due medaglie ha una metà d’argento e una di bronzo.
9. La bandiera con i cinque cerchi
La bandiera olimpica fu ideata da De Coubertin e adottata dal CIO nel 1914. I cerchi rappresentano i continenti, ma senza associazioni specifiche (cioè non c’è un colore specifico per ciascun un continente). I colori – verde, giallo, nero, azzurro, rosso e il bianco dello sfondo – furono scelti perché sono quelli più diffusi sulle bandiere di tutto il mondo.
10. Gli sport non più olimpici
Le discipline incluse nel programma olimpico sono cambiate nel corso degli anni. Dalla prima edizione a oggi, sono stati inseriti molti nuovi sport. Altre specialità sono state escluse. Tra esse, il salto in alto e in lungo da fermi, la corsa a ostacoli nuotando, il tiro alla fune, il tiro al piccione (disputato solo all’edizione di Parigi del 1900), il cricket, tutte disputate nelle prime edizioni dei Giochi. Altre specialità, come il nuoto sincronizzato singolo e la marcia su 50 km, sono state escluse in tempi più recenti.