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Il festival di Woodstock si svolse nella località di Bethel, negli Stati Uniti, dal 15 al 18 agosto 1969. Gli organizzatori lo chiamarono Woodstock perché era il nome della cittadina, situata a circa 70 km da Bethel, nella quale avevano fondato la loro società. Al concerto assistettero 400-500.000 giovani, in larga parte seguaci della cultura hippie e delle altre controculture giovanili simboli della rivoluzione giovanile degli anni '60. Nel corso dell’iconico evento, in cui si esibirono artisti del calibro di Janis Joplin, The Who, Joe Cocker e Jimi Hendrix, gli spettatori fecero ampio uso di stupefacenti e espressero ideali pacifisti e non violenti.
La cultura hippie al Festival di Woodstock
Per comprendere l’importanza del festival di Woodstock, bisogna ricordare che gli anni '60 furono un periodo di sviluppo di controculture giovanili, in parte derivate da precedenti “rivoluzioni” culturali come quella provocata dalla beat generation degli anni '50. Una delle controculture più popolari fu quella hippie, che predicava il ritorno alla natura e il pacifismo, espresso nello slogan “mettete dei fiori nei vostri cannoni”. Gli hippie, inoltre, seguivano uno stile di vita alternativo, sostenevano la rivoluzione dei costumi sessuali, ascoltavano rock psichedelico e facevano uso di droghe, in particolare di cannabis e LSD.

Gli anni '60 furono anche un periodo di evoluzione della musica, perché il rock, nato nel decennio precedente, si associò ad altri generi musicali, dando vita a nuove sperimentazioni: pop rock, rock psichedelico ecc., particolarmente apprezzati dai giovani e in particolare dagli hippie. Il contesto in cui si colloca il festival di Woodstock è quello delle nuove tendenze musicali, rese celebri dai gruppi come i Beatles, i Pink Floyd, i Rolling Stones, che divennero uno dei simboli del periodo.
L’organizzazione del festival musicale e la scelta del luogo
Il festival nacque dall’idea di quattro giovani produttori americani – John Roberts, Joel Rosenman, Artie Kornfeld e Mike Lang – intenzionati a organizzare una “maratona” musicale di 3 giorni. I quattro si attivarono perciò per scegliere la sede dell’evento e, dopo alcuni tentativi andati a vuoto, trovarono l’accordo con un proprietario terriero di Bethel, una località dello Stato di New York, che accettò di affittare loro la sua tenuta. Perciò il festival, nonostante il nome, non si tenne a Woodstock (distante da Bethel poco meno di 70 km), ma fu chiamato così perché la città era sede delle attività imprenditoriali degli organizzatori, che avevano fondato una società, la Woodstock Ventures, per organizzare l’evento. Il nome è ufficiale della manifestazione era An Aquarian Exposition: 3 Days of Peace & Music.

Gli organizzatori invitarono molti dei più noti cantanti e gruppi rock e si aspettavano un afflusso di circa 50.000 spettatori. L’evento doveva svolgersi dal 15 al 17 agosto.
Gli artisti presenti a Woodstock e le rinunce
Sul palco del festival di Woodstock si susseguirono alcuni dei più noti artisti musicali del momento: Joan Baez (che era incinta di sei mesi), Carlos Santana con la sua band, Janis Joplin, The Who, Country Joe and the Fish, Arlo Guthrie, The Band, Shy and the Family Stone, Jefferson Airplane, Joe Cocker, Jimi Hendrix e altri.

Numerosi furono anche i rifiuti ricevuti dagli organizzatori: tra gli artisti che non accettarono di partecipare vi furono i Beatles, i Rolling Stones, Eric Clapton, Bob Dylan, i Doors, i Led Zeppelin e altri gruppi e musicisti.
Lo svolgimento del festival di Woodstock
Il concerto si rivelò un evento di dimensioni maggiori del previsto. Già quando gli organizzatori misero in vendita i biglietti, compresero che la stima di 50.000 presenza era molto più bassa della realtà. Furono venduti, infatti, più di 150.000 tagliandi; molti altri giovani si presentarono ai cancelli che recintavano l’area del festival senza biglietto e riuscirono ugualmente ad accedere. Si stima che a Bethel fossero presenti tra le 400.000 e le 500.000 persone, alloggiate alla meglio in tende o in sacchi a pelo adagiati sul terreno, nonostante la pioggia avesse creato molto fango. Gli spettatori consumarono cannabis e acidi in abbondanza e anche molti artisti arrivarono sul palco sotto l’effetto di stupefacenti.

L’afflusso di pubblico creò seri problemi organizzativi, perché l’area non era attrezzata per ospitare un numero di persone tanto grande. In un vasto settore dello Stato di New York le strade si intasarono, al punto che gli artisti dovettero essere portati in elicottero nella zona del concerto. Ai bagni, inoltre, c’erano file chilometriche e il cibo scarseggiava. Ciò nonostante, i giovani non mostrarono alcuna intenzione di rinunciare all’evento e il concerto durò un giorno più del previsto, l’ultima esibizione fu quella di Jimi Hendrix, che suonò nella mattina del 18 agosto. Nel corso del festival due persone persero la vita, una per overdose e una perché investita da un trattore mentre dormiva nel sacco a pelo. Secondo alcune fonti, durante il concerto nacquero anche due bambini e altre quattro donne incinte andarono incontro ad aborti spontanei.

Il significato e il mito di Woodstock
Woodstock non fu solo un festival musicale, ma un evento dalla forte carica simbolica e l’espressione di una diversa concezione del mondo. I giovani che assistettero all’evento portarono un messaggio di pace in un mondo segnato dalla guerra in Vietnam e da altri conflitti. Il festival è oggi considerato il simbolo di un’epoca e nel corso degli anni sono stati pubblicati libri e promosse iniziative per ricordarlo. Già nel 1970 fu divulgato il film ufficiale dell’evento, intitolato Woodstock e destinato a grande successo, e molte altre iniziative sono state organizzate negli anni successivi, soprattutto in occasione degli anniversari.