
Vi è mai capitato di usare la parola "ambaradan" per indicare o descrivere una situazione particolarmente confusionaria, complessa o caotica? Se la risposta è sì e il termine "ambaradan", in effetti, vi suona strano per la lingua italiana, sappiate che il motivo è semplice: l'origine della parola è africana e si riferisce a un preciso luogo geografico, l'Amba Aradam, un altopiano montuoso situato nell'Etiopia settentrionale, a circa 500 km a nord della capitale Addis Abeba. In particolare, in amarico (la lingua ufficiale del Paese africano) amba significa proprio "altopiano". Nella carta geografica qui sotto vediamo l'ubicazione precisa dell'Amba Aradam.

Ora, però, il mistero si infittisce: perché abbiamo preso un luogo tanto lontano, abbiamo accorpato le due parole che ne costituiscono il nome (è un processo linguistico che si chiama "crasi") e abbiamo utilizzato il termine ottenuto per indicare una situazione caotica? Per rispondere dobbiamo tornare indietro nel tempo e richiamare alla memoria un evento della storia coloniale del nostro Paese.
Tra il 10 e il 19 febbraio 1936, infatti, sopra l'Amba Aradam fu combattuta una sanguinosa battaglia della guerra italo-etiopica, durante la quale le truppe del Regio Esercito Italiano, comandato dal generale Pietro Badoglio, sconfissero l'esercito etiope (ai tempi chiamato "abissino"), condotto dal ras Mulughietà, facendo purtroppo uso anche di letali armi chimiche. Nel corso delle operazioni militari varie tribù etiopi cambiarono ripetutamente casacca, offrendosi al miglior offerente del momento, generando una situazione di incredibile confusione e caos sul campo di battaglia. L'evento fu talmente disordinato e incomprensibile da essere riportato in Italia e da essere progressivamente utilizzato nella lingua italiana, dove subì la trasformazione da "Amba Aradam" ad "ambaradan", più semplice e musicale da pronunciare.
Quanto alla Guerra d'Etiopia, era iniziata su volere del regime fascista guidato da Benito Mussolini il 3 ottobre 1935 e terminò il 5 maggio 1936 con la vittoria italiana, l'annessione dell'Etiopia e la creazione dell'Africa Orientale Italiana. La colonia ebbe però breve durata: in concreto rimase in piedi fino al novembre 1941, anche se fu dichiarata ufficialmente dissolta solo nel 1947.
