Arrivano le Perseidi: quando osservare le “stelle cadenti” di San Lorenzo e come fotografarle

Ci avviciniamo al picco delle Perseidi, lo sciame meteorico di agosto noto come “lacrime di San Lorenzo”. Tradizionalmente le “stelle cadenti” – che non sono stelle bensì piccole meteore che diventano incandescenti a contatto con l'atmosfera terrestre – cadono nella notte del 10 agosto, ma in realtà lo sciame delle Perseidi è attivo da fine luglio a fine agosto, con il picco il 12 agosto. Quindi alzando gli occhi al cielo è già possibile assistere allo spettacolo di questo sciame meteorico, che è uno dei più intensi dell'anno insieme alle Quadrantidi di gennaio, alle Orionidi di ottobre e alle Geminidi di dicembre, con la possibilità di vedere anche 90-100 meteore all'ora in condizioni ideali.

Come osservare le Perseidi, le “stelle di San Lorenzo”

Come già detto, la notte migliore per l'osservazione delle Perseidi è quella di lunedì 12 agosto, picco dello sciame, anche se già in questi giorni la Terra si trova in pieno sciame meteorico. Il primo consiglio è quindi recarsi in zone quanto più prive di inquinamento luminoso, meglio se con l'orizzonte libero da palazzi o rilievi naturali.

Le meteore sono osservabili tutta la notte, ma sono preferibili le ore più buie, quindi grossomodo dalle 23 alle 4 del mattino, cioè dopo il tramonto della Luna (che il 12 agosto sarà al primo quarto calerà verso le 23:30 e il 10 agosto verso le 23) e prima del crepuscolo dell'alba. Tenete conto che soprattutto nei cieli con poco inquinamento luminoso occorrono 20-30 minuti affinché i nostri occhi si adattino al buio.

Un consiglio non scontato è questo: abbiate pazienza. Gli sciami meteorici sono imprevedibili, quindi a seconda di dove stiamo guardando e delle condizioni di luce possono passare anche diversi minuti prima di osservare una “stella cadente”. Se dovesse succedere, non disperate: è normale! Fortunatamente le Perseidi sono uno degli sciami più “generosi” dell'anno e se siete disposti a passare un tempo sufficiente con il naso all'insù può dare molte soddisfazioni.

Le scie luminose delle meteore saranno osservabili in tutto il cielo, quindi non è necessario alzare lo sguardo verso qualche punto particolare. Tuttavia, per avere la massima probabilità di trovare stelle cadenti è meglio puntare lo sguardo verso nord-est e cercare la costellazione di Perseo: qui infatti si trova il radiante dello sciame meteorico, cioè il punto da cui appaiono provenire tutte le meteore, a sinistra della stella Miram (Eta Persei). Per trovare il radiante potete usare una mappa come quella qui sotto oppure usare app dedicate all'osservazione del cielo come Stellarium.

Ultimo ma non ultimo: le Perseidi sono perfettamente visibili a occhio nudo anche senza il bisogno di strumenti particolari. Anzi, sconsigliamo l'uso di un binocolo o di un telescopio, che limiterebbero il nostro campo di vista rendendo più difficile individuare le meteore senza peraltro rendere le osservazioni più dettagliate o spettacolari. In compenso potete cimentarvi a tentare di fotografare le meteore usando qualche accorgimento.

Come fotografare le Perseidi: qualche consiglio utile

Premesso che per fotografare le Perseidi, come per osservarle, è bene raggiungere un cielo buio con poco inquinamento luminoso, partiamo da un presupposto fondamentale: non si sa in anticipo in quali punti esatti del cielo si potranno osservare le meteore di San Lorenzo. Non possiamo quindi “puntare” a una regione precisa sapendo che lì vedremo qualcosa. Inoltre, le meteore durano al massimo qualche secondo; in queste condizioni fotografarle non è quindi un'impresa semplicissima per chi non ha esperienza.

Chiarito questo, se volete fotografare le Perseidi vi conviene usare un obiettivo grandangolare (con focali sotto i 24 mm) in modo da coprire un'area di cielo più estesa possibile (ed eventualmente una lente fish-eye per osservare tutto il cielo contemporaneamente), posizionare la macchina su un treppiede fotografico e lasciare l'obiettivo aperto per un tempo relativamente lungo (qualche minuto) nella speranza che qualche meteora finisca nel vostro campo di vista durante la raccolta dell'immagine. L'inseguimento può essere una buona idea soprattutto se si vuole che le foto mostrino anche un bello sfondo stellato, possibilmente con la Via Lattea (ben visibile in cieli bui nelle notti estive dell'emisfero nord), o se volete che l'immagine mostri quante più meteore possibile (l'effetto è particolarmente suggestivo se si mette il radiante dello sciame al centro del campo di vista). Per fare entrare più luce possibile è bene tenere il diaframma completamente aperto o quasi e impostare valori ISO tra 800 e 3200.

Una volta preparato tutto questo, la vostra strategia sarà quindi scattare immagini in serie (magari con un otturatore programmabile) con esposizioni di qualche minuto finché in una di queste non sarà adornata con una meteora!

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