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31 Maggio 2024
19:30

Breve biografia di Cartesio, il filosofo di “Cogito ergo sum” e inventore del sistema cartesiano

Conosciamo tutti la frase “cogito, ergo sum”, che significa “penso, dunque sono”. A elaborarla è stato Cartesio, filosofo e matematico francese del Seicento, considerato uno dei pionieri del pensiero moderno.

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Breve biografia di Cartesio, il filosofo di “Cogito ergo sum” e inventore del sistema cartesiano
biografia cartesio

René Descartes (Cartesio), nato nel 1596 in Francia, è stato uno dei principali filosofi dell’età moderna, nonché un importante scienziato e uno dei fondatori del pensiero razionale. Partendo dal concetto di dubbio, Cartesio elaborò un sistema di conoscenza basato sulla matematica, che si proponeva di mettere in discussione tutto il sapere esistente al suo tempo. Cartesio non spinse il suo razionalismo fino a diventare ateo ma, al contrario, credeva in un Dio infinito e perfetto, la cui esistenza poteva essere dimostrata con la filosofia. Come scienziato, è noto soprattutto per l’ideazione del sistema di riferimento cartesiano (o assi cartesiani) che, in realtà, era stato già elaborato prima di lui da un altro scienziato. Le teorie di Cartesio sono note attraverso i suoi trattati, tra i quali il celebre Discorso sul metodo.

La vita e le opere di Cartesio

René Descartes nacque nel 1596 in Francia, nel paese di La Haye en Tourraine (oggi il paese si chiama Descartes in suo onore). È conosciuto come Cartesio perché alla sua epoca gli intellettuali avevano l’abitudine di latinizzare il proprio nome, essendo il latino la lingua dei dotti. Descartes divenne perciò Cartesius.

Carteisio allo scrittoio
Cartesio allo scrittoio.

Al tempo di Cartesio, la cultura europea, grazie al Rinascimento e alla Rivoluzione scientifica, stava andando incontro a grandi cambiamenti. Cartesio fu uno dei protagonisti dell’evoluzione, ma da giovane non pensava tanto alla filosofia e alla scienza, quanto alla carriera militare. Dopo aver studiato dai gesuiti, si arruolò nell’esercito dei Paesi Bassi e nel 1619 raggiunse la Germania, nella quale era iniziato il conflitto tra cattolici e protestanti noto come Guerra dei trent’anni. Nello stesso 1619, però, il giovane Cartesio subì una sorta di “crisi” intellettuale e decise di dedicare la sua vita alle scienze e al sapere. Abbandonò perciò l’esercito, rientrò in Francia e nel 1628, ormai deciso a elaborare un nuovo sistema di conoscenza, si trasferì in Olanda, il Paese nel quale vi era maggiore tolleranza per le nuove idee. Nel 1637 pubblicò alcune opere fondamentali: tre trattati scientifici – la Diottrica, le Meteore e la Geometria – introdotti dal celebre Discorso sul metodo. Negli anni successivi fu autore di altre opere e nel 1649 si trasferì a Stoccolma su invito della regina Cristina di Svezia, seguace delle sue idee. Nel febbraio del 1650 morì a causa di una polmonite. In anni recenti è stata avanzata l’ipotesi, non provata, che fosse stato avvelenato.

Il pensiero filosofico di Cartesio in breve

Cartesio è considerato il primo filosofo moderno, perché si è posto il problema di costruire un nuovo sistema di conoscenza, basato sulla razionalità. Al centro del pensiero di Cartesio vi è il concetto di dubbio, che il filosofo riteneva essere “l’origine della saggezza”. Nel Discorso sul metodo, Cartesio osservò che la realtà che percepiamo con i sensi è ingannevole e, di conseguenza, tutta la conoscenza, come è insegnata nelle scuole, deve essere messa in discussione (dubbio metodico). Persino la conoscenza matematica può essere ingannevole, perché un “genio maligno” potrebbe alterarla di proposito (dubbio iperbolico). Pertanto, bisogna sempre esercitare il dubbio. Cartesio riteneva che l’essere umano si caratterizzasse proprio per la capacità di dubitare e pensare. Non a caso, cogito, ergo sum (penso, dunque sono) è l’affermazione più celebre del filosofo. La frase completa, che compare nel Discorso dl metodo, era Ego cogito, ergo sum, sive existo, cioè io penso, dunque sono, ossia esisto.

Prima edizione del Discorso sul metodo
Prima edizione del Discorso sul metodo.

Partendo dal concetto di dubbio, Cartesio elaborò l’idea che esistessero due “sostanze”: la res cogitans, che costituisce la realtà immateriale e si può percepire mediante la mente, e la res extensa, costituita dalla realtà materiale percepibile attraverso i sensi. La teoria è conosciuta come dualismo cartesiano.

Cartesio era un razionalista, ma non era ateo. Riteneva che Dio fosse perfetto, infinito, creatore e onnipotente e pensava che la filosofia potesse fornire le prove della sua esistenza.

Gli assi cartesiani

Cartesio è stato anche uno scienziato, autore di opere sull’ottica e su altre scienze. Il suo contributo più noto è quello dato alla geometria con l’invenzione del sistema di riferimento cartesiano (noto anche come sistema degli “assi cartesiani”).

Il sistema è costituito da due assi, quello delle ascisse (orizzontale) e quello delle ordinate (verticale), che si intersecano in un punto denominato origine. Il sistema consente di determinare la posizione di un punto nello spazio e di rappresentare un’equazione di primo grado su un piano. In tal modo, geometria e algebra si fondono in un’unica disciplina, la geometria analitica.

Sistema di riferimento cartesiano
Sistema di riferimento cartesiano.

Il sistema, in realtà, fu elaborato due secoli prima di Cartesio da un altro matematico francese Nicola d’Oresme; inoltre, nello stesso periodo di Cartesio fu “inventato” in maniera indipendente da un altro scienziato, Pierre de Fermat (che però non pubblicò la sua scoperta). Il sistema, però, è conosciuto come “cartesiano” e, insieme alla teoria del cogito ergo sum, costituisce il lascito più importante del filosofo francese alla scienza e al sapere.

Fonti
La Rivoluzione scientifica: i protagonisti. René Descartes, 2002,
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