Il 20 maggio uno sciame sismico di almeno 150 scosse registrate dall'INGV, tra cui alle 20:10 una scossa di terremoto di magnitudo 4.4, ha colpito i Campi Flegrei in corrispondenza di Pozzuoli. Non ci sono state vittime o feriti, ma alcuni edifici sono stati danneggiati e decine di famiglie sono state evacuate. Proprio per questo motivo si sta nuovamente parlando del sistema di allerta redatto dalla Protezione Civile che, attualmente, si basa su 4 codici colore:
- verde (livello di base);
- giallo (livello di attenzione);
- arancione (livello di pre-allarme);
- rosso (livello di allarme).
Il passaggio tra livelli è legato alla variazione dei parametri monitorati 24 ore su 24 dall'INGV e in virtù di questi, se le autorità lo ritengono opportuno, si può passare da un colore all'altro. Attualmente i Campi Flegrei sono al livello di attenzione (quindi allerta gialla) mentre il Vesuvio – giusto per avere un termine di paragone – è al livello base (quindi verde).
Ma nella pratica, cosa cambia per la popolazione tra un livello di allerta e l'altro? Rispondiamo in modo schematico a questa domanda, anche se il nostro consiglio è quello di leggere per intero tutte le info riportate dal sito ufficiale della Protezione Civile.
Attenzione: in questo articolo parleremo dei colori delle allerte per i Campi Flegrei. Questi colori (verde, giallo, arancione e rosso) non devono essere confusi con i colori della mappa del rischio vulcanico, che si divide in zona rossa e zona gialla. Si tratta sempre di colori ma il significato è ben diverso.
Livello verde (base)
In caso di allerta base la Protezione Civile non prevede particolari procedure da seguire. L'unica cosa importante è restare aggiornati su quanto riportato dalle autorità così da essere consapevoli in caso di cambio colore dell'allerta.
Livello giallo (attenzione)
Questo, come anticipato, è il livello nel quale si trovano oggi i Campi Flegrei. In questa fase, anche se ancora non ci sono segnali di un'imminente eruzione, è bene prestare attenzione: il bradisismo potrebbe dar vita a scosse di magnitudo variabile e anche l'attività fumarolica potrebbe intensificarsi.
Chi vive in zona rossa – cioè nei paesi più vicini all'area flegrea – per prima cosa deve chiedere al proprio Comune tutte le informazioni necessarie sul Piano di Protezione Civile per l'evacuazione. Questo permette di valutare se, in caso di necessità, si vorrà abbandonare la propria abitazione con un mezzo proprio o con uno messo a disposizione dalla Protezione Civile. In questa eventualità si potrà utilizzare o una sistemazione provvisoria messa a disposizione dalla Protezione Civile oppure andare in una seconda casa di proprietà (o da amici/parenti) ricevendo un contributo economico.
In caso servisse assistenza per questi spostamenti è necessario comunicarlo preventivamente al proprio Comune.
Livello arancione (pre-allarme)
Il passaggio da giallo ad arancione, come anticipato, dipende da una valutazione dei parametri registrati dall'INGV e dalla sua fitta rete di sensori. Se le autorità decidessero di cambiare l'allerta in questo colore, si inizierebbe il trasferimento di persone presenti negli ospedali e nei penitenziari, oltre che di animali da allevamento e dei beni culturali di maggiore interesse.
Se scatta l'allerta arancione, chi vive in zona rossa può decidere di allontanarsi autonomamente (chiedendo anche un contributo al proprio Comune) o in alternativa può restare aspettando eventuali indicazioni future delle autorità. In questo caso è meglio avere pronte le cose essenziali per abbandonare la propria casa.
Chi invece vive in zona gialla (cioè nelle aree prossime alla zona rossa) deve assicurarsi di avere mascherine, acqua e cibo a sufficienza. In caso di persone con patologie cardiovascolari o respiratorie, è necessario consultare il medico per capire come tutelarsi al meglio.
Livello rosso (allarme)
Con il livello di allarme le persone che vivono nella zona rossa e che già non si sono trasferite vengono allontanate entro 72 ore sfruttando i mezzi messi a disposizione dalla Protezione Civile. È necessario portare tutto il necessario, chiudere casa e – cosa importante – tenere a mente che tutta l'area sarà interdetta al traffico in ingresso fino a nuovo ordine.
Chi vive in zona gialla invece deve restare pronto ad una possibile evacuazione in caso di eruzione effettiva del vulcano.
Durante l'eruzione
L'ultimo livello di questa scala è l'eruzione vera e propria. Le persone della zona rossa a questo punto sono già state alloggiate in sistemazioni sicure mentre chi vive in zona gialla deve prestare attenzione a quanto comunicato dalle autorità: se la ricaduta di ceneri dovesse essere importante la Protezione Civile chiederà di abbandonare la propria abitazione. Assicuratevi di avere occhialini e mascherine per limitare il contatto con le ceneri. Se ci si mette alla guida prestare molta attenzione e non utilizzare motocicli.