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I bersaglieri sono un'unità specializzata della fanteria dell’Esercito Italiano, nota per la rapidità di movimento. Il nome è dovuto al fatto che in origine questi soldati erano specializzati nel tiro al bersaglio; si contraddistinguono per il cappello piumato e per la fanfara che suona la marcia del corpo (conosciuta come Flik Flok) a passo di corsa. Il corpo militare esiste dal 1836, quando fu costituito per iniziativa del capitano Alessandro La Marmora nell’ambito delle forze armate del Regno di Sardegna. Attivi nel Risorgimento, i bersaglieri furono protagonisti della presa di Roma nel 1870, prendendo parte successivamente alle due guerre mondiali e ad altri conflitti. Attualmente, i loro compiti principali sono la partecipazione a missioni in Italia e all'estero.
Origini e missioni dei bersaglieri
I bersaglieri sono una specialità dell’Esercito Italiano: formano un'unità di fanteria leggera che si distingue per prontezza e rapidità; attualmente sono raggruppati in 6 reggimenti e riuniti in un’associazione nazionale, che accoglie sia i soldati in servizio, sia quelli in congedo, e organizza ogni anno un raduno nazionale, con la partecipazione di decine di migliaia di persone.

Il Corpo dei bersaglieri fu fondato nell’ambito dell’Armata Sarda, l’esercito del Regno di Sardegna, il 18 giugno 1836 su proposta del capitano (e futuro generale) Alessandro La Marmora. L’ufficiale sottopose al sovrano, Carlo Alberto, una relazione, spiegando che era necessario dotare l’Armata di un’unità di fanteria leggera, capace di muoversi e operare con rapidità, per affiancare le unità di fanteria di linea. Il corpo ebbe il suo battesimo di fuoco nel 1848, partecipando a diverse battaglie della Prima guerra di indipendenza, tra le quali quella del ponte di Goito.
Dopo la fondazione del Regno d’Italia, il Corpo entrò a far parte del Regio esercito. Si mise in luce nel 1870, quando fu protagonista della conquista di Roma, ancora oggi a Porta Pia, dove fu aperta la breccia che il 20 settembre consentì l’ingresso in città, sorge il monumento al bersagliere, eretto nel 1936 in occasione del centenario del corpo.
Dopo il Risorgimento, il Corpo prese parte alla Prima guerra mondiale, costituendo anche un battaglione di soldati in bicicletta, e si distinse la rapidità delle azioni. I bersaglieri furono inoltre coinvolti in un episodio significativo durante il Biennio rosso: nel giugno del 1920, nella caserma dei bersaglieri di Ancona, ebbe inizio una rivolta causata dal rifiuto dei soldati di imbarcarsi per Valona, in Albania, per partecipare a un’operazione militare. La protesta si estese rapidamente alla popolazione della città, trasformandosi in una vasta sommossa popolare.
Negli anni seguenti, il Corpo prese parte alla Seconda Guerra Mondiale e, dopo l’armistizio dell’8 settembre, partecipò alla Guerra di liberazione nell’ambito dell’Esercito cobelligerante italiano (fondato per affiancare gli Alleati nella guerra contro i nazifascisti). Alcune unità di bersaglieri, però, furono costituire anche nella Repubblica sociale italiana.
Nel 1946, con la nascita della Repubblica, i bersaglieri entrarono a fare parte del nuovo Esercito italiano. I primi reparti furono costituiti già nel 1946. Negli ultimi decenni, i bersaglieri hanno preso parte a numerose missioni all’estero, prestando servizio in Libano, Bosnia-Erzegovina, Albania, Macedonia, Kosovo, Somalia, Iraq, Kurdistan, Afghanistan, Lettonia e Libia.

Simboli e tradizioni: il cappello piumato e l’inno
Il principale simbolo dei bersaglieri è il cappello piumato, detto anche moretto o vaira, in onore di Giuseppe Silvestro Vayra, che nel 1836 fu il primo a indossare la divisa del corpo. Dal cappello deriva il soprannome dei soldati, chiamati fanti piumati. Assai celebre è anche l’inno dei bersaglieri, conosciuto come Flik Flok (perché la versione suonata attualmente fu composta nel 1862 per il balletto Flik Flok). La fanfara dei bersaglieri si muove a passo di corsa, ed è l’unica orchestra musicale che suona correndo, per una tradizione, che, probabilmente, risale al tempo della breccia di Porta Pia, quando i bersaglieri entrarono in Roma di corsa.