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1 Giugno 2024
13:00

Come è nata la Costituzione italiana e qual è il suo contenuto

La Costituzione italiana nacque dall’accordo tra partiti politici molto distanti ideologicamente e rappresentanti settori diversi della popolazione, ma uniti dalla volontà di dare all’Italia un ordinamento democratico. Entrò in vigore il 1 gennaio 1948.

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Come è nata la Costituzione italiana e qual è il suo contenuto
costituzione italiana

La Costituzione della Repubblica italiana, composta da 139 articoli e 18 disposizioni transitorie e finali, è la legge fondamentale dello Stato e si colloca al primo posto nella gerarchia delle fonti del diritto. La Costituzione è stata scritta tra il 1946 e il 1947 dall’Assemblea Costituente, composta da 556 deputati eletti dai cittadini il 2 giugno 1946, nella stessa occasione nella quale si tenne il referendum per la scelta tra monarchia e repubblica. La Costituzione è entrata in vigore il primo gennaio 1948. Il testo prevede che l’Italia sia una Repubblica democratica, che i cittadini scelgano liberamente i loro rappresentanti e siano tutelati dagli abusi delle autorità.

Cos’è la Costituzione italiana

La Costituzione italiana è la legge fondamentale dello Stato. Stabilisce, cioè come deve “funzionare” la nostra Repubblica. La Costituzione definisce anzitutto i principi sui quali la Repubblica è fondata; in seguito regola i diritti e i doveri dei cittadini e definisce i ruoli delle istituzioni (governo, parlamento, presidente della Repubblica, ecc.) che amministrano la cosa pubblica.

La Costituzione è superiore alle altre leggi, che non possono andare in contrasto con i principi da essa stabiliti. Su molte materie, la Costituzione, afferma principi di carattere generale, che sono stati poi definiti nel dettaglio da leggi ordinarie.

La Gazzetta ufficiale con il testo costituzionale (credits Quirinale.it)
La Gazzetta ufficiale con il testo costituzionale (credits: Quirinale.it)

Come e perché è stata scritta la Costituzione

La Costituzione è stata scritta tra il 1946 e il 1947 dall’Assemblea Costituente, eletta appositamente dai cittadini. Durante la Seconda Guerra Mondiale, i principali partiti politici impegnati nella Resistenza contro il nazifascismo stabilirono che, al termine del conflitto, gli italiani avrebbero scelto democraticamente la forma istituzionale dello Stato (cioè se conservare la monarchia o instaurare la Repubblica) e che avrebbero eletto i propri rappresentanti. Il 2 giugno 1946, perciò, i cittadini furono chiamati alle urne per il referendum sulla scelta monarchia/repubblica e per eleggere i 556 deputati dell'Assemblea Costituente, incaricata di redigere la nuova Costituzione e di svolgere una parte delle funzioni che oggi competono al Parlamento.

L’Assemblea Costituente

Le elezioni per la Costituente diedero il seguente risultato:

  • Democrazia cristiana: 35,21% dei voti e 207 seggi
  • Partito socialista italiano di unità proletaria: 20,68% e 115 seggi
  • Partito comunista italiano: 18,93% e 104 seggi

Varie altre liste ottennero percentuali minori. I tre partiti principali erano ideologicamente molto diversi ed erano divisi anche dall’appartenenza internazionale nel quadro della Guerra Fredda: la Dc era legata agli Stati Uniti e alla Chiesa, il Pci e il Psiup sostenevano l’Unione Sovietica. I tre partiti, però, erano alleati nella lotta contro il fascismo e intendevano dare all’Italia un ordinamento democratico. Non caso, sin dal 1944 avevano trovato un accordo per formare governi di “unità nazionale”, nei quali erano rappresentati tutti i partiti antifascisti.

La prima seduta della Costituente
La prima seduta della Costituente

Alla Costituente nessun partito cercò di imporre la propria ideologia e i deputati riuscirono a collaborare armoniosamente. La collaborazione non venne meno dopo che, nel maggio del 1947, terminò l’esperienza dei governi di unità nazionale e fu formato un nuovo esecutivo a guida democristiana, senza Pci e Psiup.

Chi ha scritto la Costituzione

Per la stesura del testo costituzionale i deputati della Costituente nominarono una commissione di 75 persone, divisa in tre sottocommissioni competenti su materie specifiche. La redazione “materiale” del testo costituzionale fu effettuata da un comitato ancora più ristretto, composto da 18 deputati in rappresentanza di tutti i partiti, che diede forma scritta alle deliberazioni delle tre sottocommissioni. Il comitato terminò i lavori il 12 gennaio 1947 e in marzo iniziò il dibattito in aula sui singoli articoli. Il testo finale fu approvato il 22 dicembre 1947 ed entrò in vigore il 1 gennaio 1948. Non tutti gli articoli della Costituzione, però, trovarono subito applicazione. Per esempio le amministrazioni regionali, pur previste dal testo, furono istituite solo nel 1970.

Il Capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, firma la Costituzione (27 dicembre 1947)
Il Capo provvisorio dello Stato, Enrico De Nicola, firma la Costituzione (27 dicembre 1947)

Il contenuto della Costituzione in sintesi

Intenzione principale dei Padri costituenti era trasformare l’Italia in una democrazia, nella quale i cittadini potessero scegliere liberamente i loro rappresentanti politici e fossero tutelati dagli abusi delle autorità. La Costituzione fu scritta subito dopo la caduta della dittatura fascista e intendeva fondare la Repubblica su principi e valori opposti a quelli del fascismo. Non a caso, il testo costituzionale garantisce l’uguaglianza dei cittadini di fronte alla legge, la libertà di stampa, espressione, riunione, religione ecc. Il testo si preoccupa anche di tutelare i più deboli (minoranze, persone ammalate ecc.) e di favorire la partecipazione attiva dei cittadini alla vita sociale.

La Costituzione, inoltre, definisce l’ordinamento dello Stato, stabilendo che la Repubblica italiana è una democrazia parlamentare. Il potere legislativo è infatti affidato al Parlamento, composto da due camere democraticamente elette: Camera dei Deputati e Senato della Repubblica. Il potere esecutivo pertiene al Governo, nominato dal Presidente della Repubblica, ma responsabile di fronte al Parlamento, che deve votare la fiducia (cioè approvare la scelta del Presidente) e può sfiduciare il governo in qualsiasi momento.

Palazzo Montecitorio, sede della Costituente e oggi sede della Camera dei deputati
Palazzo Montecitorio, sede della Costituente e oggi sede della Camera dei deputati

Si può modificare la Costituzione?

La Costituzione italiana è “rigida”: non può essere modificata con la procedura “ordinaria” con la quale si cambiano le altre leggi. Esistono però dei meccanismi, previsti dalla Costituzione stessa, per apportare modifiche al testo. Non a caso, nel corso degli anni il testo costituzionale è stato emendato più volte.

Fonti
Costituzione della Repubblica italiana. Edizione con note La nascita della Costituzione
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