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21 Gennaio 2024
7:00

Come fanno le bilance impedenziometriche a misurare la nostra massa grassa

Le bilance impedenziometriche, o bilance a bioimpedenza, sono strumenti elettronici che non misurano solo il peso corporeo, ma anche la massa grassa, la massa magra e il livello di idratazione. Vediamo più nel dettaglio cosa sono, come funzionano e quanto sono attendibili.

A cura di Gianluca Godi
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Come fanno le bilance impedenziometriche a misurare la nostra massa grassa
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Una bilancia impedenziometrica per la misurazione della massa grassa. Credits: Wikimedia Commons.

Le bilance impedenziometriche, note anche come bilance a bioimpedenza, non si limitano a misurare il nostro peso ma ci danno anche un quadro complessivo della nostra composizione corporea, misurando anche la nostra massa grassa, la massa magra, la massa del nostro scheletro e la quantità d'acqua all'interno del nostro corpo ma anche informazioni più specifiche come il rapporto tra grasso essenziale e grasso adiposo. Queste informazioni sono utili per la definizione di regimi alimentari, per l'allenamento fisico e per il monitoraggio della salute in contesti clinici.

Come funziona una bilancia impedenziometrica

Le bilance impedenziometriche utilizzano le grandezze base dell'elettrotecnica che, insieme ad algoritmi empirici, stimano ulteriori parametri corporei.

La teoria che sta alla base di questi dispositivi è la bio-impedenziometria, ovvero l'analisi dell'impedenza bioelettrica (BIA, dall'inglese Bioelectrical Impedance Analysis) del corpo umano. Questa analisi viene ampiamente utilizzata nella valutazione della composizione corporea in considerazione dell'elevata velocità di elaborazione delle informazioni, in quanto è un metodo non invasivo che genera informazioni attraverso un'apparecchiatura portatile, facile da usare e relativamente poco costosa, stimando la distribuzione dei fluidi corporei negli spazi intra ed extra cellulari.

L’impedenza elettrica è un concetto fondamentale nell’elettrotecnica che descrive quanto un circuito resiste al flusso di corrente quando viene applicata una tensione ai suoi terminali. È del tutto simile al concetto di resistenza elettrica, ma è un concetto generalizzato in quanto tiene conto non solo degli effetti della resistenza elettrica ma anche degli effetti delle capacità e delle induttanze presenti nel circuito (le cosiddette reattanze). Questi effetti reattivi si apprezzano solamente nei circuiti alimentati da grandezze variabili nel tempo (grandezze alternate) ed aumentano o diminuiscono al variare della frequenza. Questi effetti nei circuiti elettrici alimentati in corrente continua (a regime) non esistono.

Il corpo umano, dal punto di vista elettrico, si comporta come un conduttore è pertanto presenta una sua impedenza elettrica, composta da resistenza e reattanza capacitiva. Questa impedenza però non è sempre costante nel corpo umano ma è molto variabile e dipende da vari fattori, come: l'idratazione, lo stato di salute, lo stress, la quantità di massa muscolare, la massa grassa, piuttosto che da condizione ambientali esterne e dal percorso che fa la corrente all'interno del corpo stesso.

Le bilance a bioimpedenza, oltre ad avere i sensori canonici per la misura del peso corporeo, presentano delle piastre metalliche sulla superficie di appoggio (quelle più evolute hanno anche dei manubri da tenere in mano, come nella immagine di copertina) che fungono da veri e propri elettrodi. Salendo sulla bilancia (a piedi ovviamente scalzi e possibilmente nudi) la bilancia imprime nel corpo della persona, in piedi sulla bilancia, una debolissima e impercettibile corrente elettrica, ad alta frequenza e bassa tensione. Gli stessi elettrodi misurano la differenza di potenziale che si instaura tra i due piedi determinando quindi il valore di impedenza. Una volta misurata l'impedenza del corpo, questo dato, unito al peso misurato più una serie di ulteriori dati e informazioni che vengono richiesti dalla bilancia stessa o dall'applicazione che la gestisce (come il sesso, l'età, l'altezza, l'attività fisica svolta ecc), applicando delle formule empiriche per stimare indirettamente tutti i parametri valutabili precedentemente descritti.

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Gli utilizzi delle bilance impedenziometriche

Le migliori bilance impedenziometriche professionali sono strumenti di ausilio necessari per monitorare la composizione corporea in contesti come la dieta alimentare, l’allenamento fisico o la medicina. Possono aiutare a tracciare i progressi verso gli obiettivi di salute e fitness, fornendo una visione più completa del corpo rispetto al semplice peso.

Questi dispositivi vengono quindi impiegati e utilizzati dai professionisti nel campo della nutrizione per determinare le basi sulle quali costruire un qualsiasi regime di dieta o per monitorarne l'evoluzione nel tempo, piuttosto che da personal trainer e nello sport in generale per monitorare lo stato fisico di un'atleta o di chi fa semplicemente attività fisica personale.

Infine la bio-impedenziometria viene utilizzata anche in campo clinico, per esempio per il monitoraggio di alcune malattie croniche, fornendo dati complementari sul decorso clinico dei pazienti seguiti a medio e lungo termine. In questo caso l'analisi dell'impedenza bioelettrica non viene eseguita con le bilance ma con apparecchiature mediche dedicate in grado di fornire valori più precisi e attendibili.

Quanto sono attendibili le bilance impedenziometriche

La precisione delle bilance impedenziometriche può variare in base a diversi fattori, tra cui l’idratazione e il consumo di cibo. Inoltre, i dati che forniscono, come accennato precedentemente, non misurano direttamente la massa grassa o la massa magra, ma questi valori vengono dedotti indirettamente basandosi su stime empiriche. Pertanto, l'uso che viene fatto di queste bilance è di semplice monitoraggio generale senza voler essere un metodo diagnostico preciso.

È doveroso quindi ribadire che queste bilance forniscono informazioni utili sul proprio stato fisico ma non sostituiscono il consiglio medico professionale. Per impostare un programma di attività fisica appropriato al proprio fisico piuttosto che una dieta alimentare è sempre opportuno consultare prima il proprio medico o professionista sanitario esperto in materia. Per poter interpretare correttamente i dati è necessario avere una buona conoscenza dei fondamenti di questo metodo, delle equazioni di correzione usate e delle risorse che il metodo può offrire per la valutazione della composizione corporea.

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