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1 Marzo 2024
8:00

Come funzionerà il progetto Callisto per catturare e stoccare CO2 in Italia

L'Italia, con il progetto Callisto, punta a ridurre le emissioni di anidride carbonica catturandola e stoccandone 500 milioni di tonnellate all'anno entro il 2030.

A cura di Marco Gianni
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Come funzionerà il progetto Callisto per catturare e stoccare CO2 in Italia
callisto stoccaggio co2

L'Italia punta ad aumentare sempre di più la propria attività nel campo della cattura e dello stoccaggio della CO2 (CCS) e al momento uno tra i progetti più interessanti è il Callisto: si tratta di un'iniziativa portata avanti da Eni, Snam e Air Liquide, il cui avvio è previsto a Ravenna nel 2024. Il progetto è stato incluso nei Progetti di Interesse Comune dell'UE e a regime si prevede di stoccare un massimo di 16 milioni di tonnellate di anidride carbonica ogni anno.

Il funzionamento del progetto Callisto

Il progetto Callisto (Carbon Liquefaction transportation and Storage) prevede di catturare in una prima fase circa 25 mila tonnellate di CO2 provenienti dalla centrale di Casalborsetti, in provincia di Ravenna, che oggi è adibita al trattamento di gas naturale dei giacimenti offshore del Mar Adriatico. La CO2 a questo punto viene trasportata tramite tubi interrati e stoccata nel giacimento esaurito di gas naturale denominato "Porto Corsini Mare Ovest", situato a circa 25 km dalla costa e a 2500 metri di profondità. Si tratta di cosiddette "trappole geologiche", ovvero giacimenti riconvertiti per l'accumulo di anidride carbonica che non saranno sfruttati per altri utilizzi e saranno opportunamente sigillati.

Il progetto prevede complessivamente la cattura di 4 milioni di tonnellate di CO2 nell'anno 2030 e di arrivare successivamente fino alla capacità di stoccaggio di 16 milioni di tonnellate di anidride carbonica all’anno – tenendo conto che il giacimento "Porto Corsini Mare Ovest" ha una capacità totale di stoccaggio pari a 500 milioni di tonnellate di anidride carbonica. Il progetto dell'hub di Ravenna è stato incluso nella lista di Progetti di Interesse Comune (Progetti PCI) della Comunità Europea. Questa inclusione è molto importante per il progetto, perché potrà così accedere al Connecting Europe Facility Fund (CEF), ottenendo i finanziamenti a fondo perduto che supportano ricerca e sviluppo delle infrastrutture per il trasporto e lo stoccaggio dell'anidride carbonica.

L'importanza dello stoccaggio per l'Italia

L’Italia è interessata a sviluppare le tecnologie di cattura e stoccaggio dell'anidride carbonica sia perché questa tecnologia è utile per rispettare gli obiettivi di riduzione di emissioni a livello internazionale sia perché può contare su risorse infrastrutturali e naturali favorevoli. Infatti, come abbiamo visto, l’Italia può utilizzare giacimenti di gas naturale in via di esaurimento o già esauriti per stoccare l’anidride carbonica nel sottosuolo, sia in terraferma che in mare. Il Bel Paese dispone inoltre di una rete di gasdotti che può essere adattata al trasporto di anidride carbonica, e questa rete è collegata ad altre reti europee, che potrebbero esportare anidride carbonica nel nostro paese per permetterci di stoccarla.

Proprio per questi motivi è attualmente in fase di sviluppo un progetto per la costruzione di un hub di stoccaggio dell’anidride carbonica a Ravenna, ovvero il progetto Callisto.

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