Come si formano le perle nelle ostriche?
Forse non tutti lo sanno, ma la nascita delle perle è meno romantica di quanto si potrebbe pensare: è infatti il frutto di un disturbo nell’ostrica – cioè un mollusco dalla tipica conchiglia dalla forma tondeggiante. Questo “disturbo” non è nient’altro che un corpo estraneo – come ad esempio un parassita – che entra nel mollusco. Non avendo mani o pinne per toglierlo, l’ostrica cerca di isolare questo fastidio secernendo un materiale chiamato “nacre” o “madreperla”, creando così le perle che tutti conosciamo. Questa madreperla, da un punto di vista chimico, è formata da cristalli di aragonite, cioè un carbonato di calcio che in questo caso forma una serie di strati concentrici attorno all’intruso.
Le perle “naturali”, in senso stretto, sono piuttosto rare. Quelle che troviamo in commercio sono infatti “perle di allevamento o di coltura”, cioè perle ottenute tramite un “fastidio” innestato artificialmente all’interno del mollusco. Al giorno d’oggi è diventato molto difficile riuscire a distinguere le perle naturali dalle perle di coltura, considerando l'altissimo livello qualitativo raggiunto dalle tecniche di innesto.
Le perle possono essere classificate a seconda del tipo di acqua nel quale vengono allevate: acqua dolce oppure acqua salata. Le prime si formano in un periodo che va da 1 a 6 anni, per le seconde il periodo varia dai 5 ai 20 anni. Ovviamente, ciò comporta anche una variazione del prezzo, in quanto le perle di acqua dolce sono decisamente più economiche. Bisogna precisare che non tutte le specie di ostriche riescono a sopravvivere dopo la raccolta delle perle. Quelle che riescono a sopravvivere saranno soggette ad un nuovo procedimento di nucleazione, producendo ogni volta perle di maggiori dimensioni.
In questo video vedremo quindi come si formano le perle, dove si producono e quali sono le più richieste. Scoprirete anche come riconoscere le perle false e come sono fatte le barriere di ostriche.