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I condizionatori sono sempre più diffusi nelle case degli italiani, anche a causa di estati sempre più torride: che si tratti di un complesso ma efficiente impianto a muro, o di un più economico "portatile" per dare un minimo di frescura, sicuramente questi elettrodomestici possono darci un minimo di refrigerio. Dopo mesi di inattività, però, i condizionatori necessitano di un minimo di cura. Oltre all'inevitabile polvere che può accumularsi al suo interno, nelle zone in cui il vapore acqueo contenuto nell'aria condensa sulle superfici fredde si rischia un ristagno di acqua. In queste aree umide, come negli impianti delle nostre automobili, possono proliferare muffe e batteri pericolosi per la salute umana, aiutati dall'oscurità e quindi dalla mancanza del potere disinfettante dei raggi UV della luce solare. Cosa possiamo fare quindi, per prepararci all'estate? Innanzitutto, seguire le indicazioni del produttore del condizionatore per una pulizia accurata e periodica.
Pulire il condizionatore fai da te: filtri e radiatore
Alcune operazioni di pulizia possono essere eseguite da chiunque, con pochi comuni attrezzi, come descritto nel libretto d'istruzioni dell'elettrodomestico. La frequenza di questi interventi varia con l'utilizzo del condizionatore e con la quantità di polvere presente nell'ambiente, ma è sicuramente consigliabile fare una pulizia a inizio stagione, prima di attivarli, e verificare lo stato dei filtri più volte durante l'anno.
Filtro a rete
Il primo componente da pulire è il filtro a rete, che trattiene la sporcizia più grossolana e la polvere evitando che entri nel condizionatore: questo filtro è solitamente smontabile e può essere pulito con appositi prodotti come uno spray sgrassatore, per poi essere sciacquato e asciugato. Un filtro impolverato diminuisce l'efficienza del condizionatore, bloccando il flusso d'aria in entrata.

Radiatore
Subito dietro i filtri troviamo lo scambiatore di calore, un piccolo radiatore riconoscibile dalle sottili lamelle metalliche, dietro le quali si intravede la serpentina che contiene il gas. Le lamelle sono molto delicate e spesso la polvere si accumula tra i sottili spazi: basta però passare un pennello per rimuovere la sporcizia più grossolana, senza rischio di danneggiare nulla. Dopo la pulizia, possiamo spruzzare uno spray igienizzante: esistono spray specifici o schiume in grado di aderire alle superfici per una pulizia più approfondita, e evitando il gocciolamento di liquidi dal condizionatore.
Dopo aver pulito questo componente, è bene far funzionare il condizionatore in modalità ventilatore per qualche minuto, aprendo le finestre della stanza, per eliminare i residui di disinfettante e non respirarseli alla prima accensione.
Evitare le condense
È anche importante ricordarsi, se l'apparecchio lo prevede, di svuotare le vaschette di accumulo della condensa con regolarità: questo vale soprattutto per i condizionatori portatili, perché gli split a muro hanno spesso sistemi di scarico dell'acqua, ma è sempre meglio fare affidamento alle istruzioni del costruttore.
Quando rivolgersi a un professionista per la pulizia del condizionatore
Nel caso in cui l'aria condizionata odori di stantio o di muffa, possono essere necessari interventi più approfonditi ed effettuati da esperti del settore. In questi casi diffidate del "fai da te": infatti, è possibile che colonie di muffe o batteri si siano sviluppate all'interno del condizionatore, con evidenti rischi per la salute, e le comuni schiume e spray potrebbero non bastare a ripulirlo. In alcuni casi infatti, come ricordato anche dall'Istituto Superiore di Sanità, negli impianti di condizionamento con umidificazione dell'aria può annidarsi, per esempio, il batterio Legionella pneumophila, responsabile di gravi infezioni polmonari. Inoltre, sono necessari appositi dispositivi di protezione, come guanti e mascherine proprio per evitare di inalare muffe e batteri pericolosi.

Per accedere alla ventola di aspirazione e a parti interne del condizionatore sarebbe infatti necessario smontare parte dell'apparecchio: operazioni che possono facilmente danneggiare l'elettrodomestico e che oltretutto coinvolgono componenti con gas in pressione. Per tutti questi motivi, è quindi consigliabile lasciare a un professionista questi interventi.