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3 Luglio 2024
9:00

Cosa sono e come funzionano i fusi orari nel mondo: il sistema che organizza il tempo sulla Terra

Il sistema dei fusi orari prevede una suddivisione della Terra in spicchi verticali a cui corrispondono le diverse ore della giornata: tenendo conto di un tempo coordinato universale (UTC) a partire dal Meridiano di Greenwich le ore aumentano procedendo verso est e diminuiscono procedendo verso ovest. In Italia vige il fuso orario UTC +1 con l'ora solare e UTC +2 con l'ora legale.

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Cosa sono e come funzionano i fusi orari nel mondo: il sistema che organizza il tempo sulla Terra
come funzionano i fusi orari

Gli esseri umani hanno sempre studiato il tempo per interpretarne il corso e prevederne la ciclicità, tanto da elaborare nei secoli differenti sistemi di misurazione. A partire dalla fine del XIX secolo diversi Paesi del mondo hanno adottato il sistema dei fusi orari in modo da avere un unico standard internazionale per definire l’ora esatta nelle diverse zone della Terra. Così, convenzionalmente, a partire dal meridiano di Greenwich la Terra è stata divisa in “spicchi” (in realtà spesso con forme strane), a ognuno dei quali corrisponde un diverso orario delle 24 ore che compongono un intero giorno, secondo il sistema standardizzato noto come tempo coordinato universale, o UTC. In Italia abbiamo il fuso orario UTC +1 o UTC +2, a seconda dell'ora solare oppure l'ora legale rispettivamente.

Come sono stati creati i fusi orari

La Terra, la cui forma è approssimabile a quella di una sfera (nel caso della creazione dei fusi orari), per compiere una rotazione completa attorno al proprio asse impiega circa 24 ore, cioè quello che consideriamo un giorno. Se dividiamo i 360 gradi di una completa rotazione della Terra, per 24, cioè le ore che la Terra impiega a compiere questa rotazione, otterremo 24 “spicchi” verticali (corrispondenti ognuno a una ora del giorno) dell’ampiezza di 15 gradi: ecco i fusi orari. A ciascun fuso orario corrisponderebbe un preciso orario della giornata, ma non sempre è proprio così: cerchiamo di capire meglio il perché.

Il tempo coordinato universale UTC

L’ora di ciascun fuso orario si calcola a partire dal meridiano fondamentale, il meridiano di Greenwich, a cui corrisponde il cosiddetto tempo coordinato universale, UTC.
In sostanza, il tempo sulla Terra viene misurato in relazione all’orario del fuso che passa per Greenwich, vicino a Londra: spostandosi verso est il tempo aumenta progressivamente di un’ora per ogni fuso; al contrario, spostandosi verso ovest il tempo diminuisce di un’ora per ogni fuso.

Facciamo un esempio pratico: l’Italia si trova nel fuso immediatamente a est di quello che corrisponde al meridiano fondamentale (UTC 0), quindi l’ora nel nostro Paese è UTC +1 (UTC +2 nel caso sia in vigore l’ora legale). Se a Greenwich sono le ore 12:00 in Italia saranno le ore 13:00 (o 14:00 durante l’ora legale). In un Paese come Cuba, che si trova a ovest del meridiano fondamentale, l’orario è UTC -5: quindi se a Greenwich sono le 12:00 a Cuba saranno le 7:00. Altri Paesi sono così grandi ed estesi in longitudine da essere compresi in più fusi orari, come nel caso di Russia, Canada e Stati Uniti.

meridiano greenwich

Dalla teoria alla pratica: 39 fusi orari

Se in teoria tutto dovrebbe filare e dovremmo avere 24 fusi orari da 15° ciascuno, nella pratica possiamo contare in tutto il mondo 39 fusi orari diversi (invece di 24) Com'è possibile? I motivi sono geopolitici, storici ed economici: alcuni Paesi utilizzano fusi orari a cui non corrisponde esattamente lo scarto di un’ora rispetto al fuso precedente. Per esempio, il fuso orario del Nepal è UTC +5:45 e si basa quindi su una variazione di 45 minuti, invece dell’ora standardizzata.

Altri Paesi ignorano invece la rigida struttura dei fusi per adottare un orario diverso a seconda di diverse ragioni. È il caso della Spagna che, pur trovandosi nello stesso fuso del Meridiano di Greenwich (UTC 0), durante la Seconda Guerra Mondiale, per volere del dittatore Francisco Franco, adottò l’orario di Roma e Berlino (UTC+1) in modo da uniformarsi ai propri alleati, e da allora l’orario non è più cambiato.

Altri Paesi ancora adottano il fuso orario di Stati confinanti o comunque vicini per questioni di uniformità politica ed economica; infine, altri ignorano le variazioni di fuso orario sul proprio territorio in modo da avere un’ora unica all’interno dei confini statali, come nel caso di Svezia, Cina e Brasile.

mappa dei fusi orari

La linea internazionale del cambio data

Essendo la Terra “sferica” deve per forza esistere un punto in cui, a un certo punto, i fusi orari che procedono verso est (UTC +) e quelli che procedono verso ovest (UTC -) si incontrano. E quindi? Che cosa succede in quel punto? Quel punto corrisponde alla linea internazionale del cambio data: quando scocca la mezzanotte nel fuso in cui si trova la linea, a ovest di questa linea inizia una nuova data del tempo universale coordinato.

Questa linea segue più o meno il tracciato del 180° meridiano, che attraversa il punto più vicino tra America Settentrionale e Asia e l’Oceano Pacifico, passando a est della Nuova Zelanda. Ma come per i confini dei fusi il tracciato della linea non è regolare e subisce inevitabilmente delle deviazioni per non creare disagi da un punto di vista amministrativo e gestionale: diverse isole del Pacifico attraversate dalla linea dovrebbero registrare una variazione di 24 ore solo passando dalle regioni orientali a quelle occidentali del proprio territorio. Una storia incredibile a questo proposito è quella delle isole Diomede, a cavallo tra passato e futuro.

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