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Le isole Diomede a cavallo tra Russia e USA e tra passato e futuro

Due isole distanti pochi chilometri l’una dall’altra, separate però sia dal tempo, perché “vivono” in due giorni diversi, sia dalla geopolitica, perché appartengono una agli Stati Uniti e l’altra alla Russia.

4 Novembre 2024
18:30
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Le isole Diomede a cavallo tra Russia e USA e tra passato e futuro
isole diomede

Russia e Stati Uniti distano tra loro solo 3,8 km. Questa è l’ampiezza del braccio di mare che separa Grande Diomede da Piccola Diomede, due isolette situate nello Stretto di Bering a cavallo tra l'Asia e l'America. Scoperte nel ‘700, le isole furono divise tra i due Paesi nel 1867, quando gli americani acquistarono l’Alaska dalla Russia. Tra le due isole, inoltre, cambia la data perché seguono un fuso orario diverso: una segue il fuso orario più orientale della Siberia e l’altra quello dell’Alaska. Scopriamo la storia e le caratteristiche di questo contesto singolare.

Le isole al tramonto (credit Dave Cohoe)
Le isole al tramonto (credit Dave Cohoe)

Geografia fisica e politica delle Isole Diomede

Le isole Diomede si trovano nello Stretto di Bering, il braccio di mare largo circa 80 km che separa l’Alaska statunitense dalla Siberia russa. Sono l’ultimo resto della Beringia, la striscia di terra che prima della fine dell’ultima era glaciale (circa 11.000 anni fa) collegava la massa eurasiatica al continente americano. Le due isole hanno dimensioni piuttosto modeste: Grande Diomede è ampia 28 km2 e Piccola Diomede solo 7,3 km2. Dal punto di vista politico, Grande Diomede, nota anche come Isola Ratmanov, appartiene alla Russia; Piccola Diomede, chiamata anche Isola Krusenstern, appartiene agli Stati Uniti e fa parte dello Stato dell’Alaska.

isole diomede

Il clima delle isole Diomede è polare, con temperature che in inverno scendono a oltre venti gradi sotto lo zero e toccano punte di -40 gradi. D’inverno il braccio di mare che le separa ghiaccia, ma negli ultimi anni il cambiamento climatico ha ridotto significativamente l’estensione dei ghiacci in tutto lo stretto di Bering. Oggi solo Piccola Diomede è abitata: vi è, infatti, un insediamento permanente di Inupiat, un'etnia di ceppo Inuit presente in Alaska. Gli abitanti, secondo il censimento del 2020, sono solo 83, in diminuzione rispetto al passato (erano circa 170 nel 2000). L’insediamento, chiamato semplicemente Diomede, ha un negozio, una scuola, un ufficio postale, un eliporto e un sistema di elettricità, ma per tutte le esigenze gli abitanti dipendono dall’Alaska.

Grande Diomede è disabitata perché nel 1948 le autorità dell’Unione sovietica ricollocarono gli indigeni che vi abitavano in altri parti del territorio dello Stato. Gli unici essere umani che vi risiedono sono i membri di una stazione metereologica e quelli di una stazione della Guardia di frontiera dell’FSB, il servizio segreto russo.

La scoperta delle isole

Le due isole furono individuate per la prima volta nel 1728 da Vitus Bering, il navigatore danese al servizio dei russi che per primo esplorò le coste dell’Alaska. Forse erano già state avvistate in precedenza da un altro esploratore, Semyon Dezhnev, ma non è certo. Poiché Bering le avvistò il 16 agosto, il giorno nel quale la chiesa ortodossa russa celebra il giorno di San Diomede, diede loro il nome con il quale le conosciamo. Entrambe le isole erano abitate da indigeni che vivevano di pesca, caccia e raccolta. Quando entrarono in contatto con i russi, gli indigeni appresero a commerciare in pellicce e in avorio ricavato dalle zanne dei trichechi e si mostrarono desiderosi di scambiare qualsiasi cosa possedessero.

Inupiat dell'Alaska
Inupiat dell’Alaska

Nel 1867, quando la Russia vendette agli Stati Uniti il territorio dell’Alaska, che aveva colonizzato nel secolo precedente, si stabilì di far passare il confine tra i due Paesi a metà strada tra le due isole.

Le isole Diomede durante la Guerra Fredda

Nel Novecento le Isole Diomede hanno avuto una certa rilevanza perché sono il punto più vicino tra Stati Uniti e Unione Sovietica/Russia, i due Paesi che si sono contesi per decenni il dominio del mondo.

Già nel 1941 l’URSS fondò una base militare su Grande Diomede, equipaggiandola con prefabbricati in legno. La possibilità di spostarsi tra le due isole quindi venne meno (fu consentito solo agli indigeni in alcuni periodi, ma quelli di Grande Diomede, come abbiamo visto, furono trasferiti nel 1948). Tra Grande Diomede e Piccola Diomede calò quella che è stata chiamata la “cortina di ghiaccio”, per analogia con la “cortina di ferro” che divideva l’Europa.

Com’è logico, Stati Uniti e Unione Sovietica custodivano gelosamente la propria isoletta nello stretto di Bering. Tuttavia, l’importanza strategica delle isole Diomede non va sopravvalutata. Esse, infatti, sono molto distanti dal cuore del territorio dei due rivali della Guerra Fredda, cioè dalla Russia europea e dai 48 Stati contigui del territorio statunitense. Inoltre, sin dagli anni ‘60 le due superpotenze si dotarono di armi capaci di colpire il nemico a grande distanza, come i missili intercontinentali.

La distensione

Durante la Guerra Fredda le isole Diomede divennero anche un simbolo di pace, perché rappresentavano la vicinanza tra USA e URSS. Per questo il 7 agosto 1987 una nuotatrice americana, Lynne Cox, attraversò a nuoto il braccio di mare che separa le isole, partendo dalla sponda statunitense e impiegando poco più di due ore per raggiungere quella russa.

Lynne Cox
Lynne Cox

Il gesto fu molto apprezzato, anche perché si era in una fase di distensione della Guerra Fredda, e il leader dell’Urss, Michail Gorbačëv, elogiò pubblicamente la nuotatrice in occasione della firma di un trattato con il Presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan per la limitazione dei missili.
Alle isole Diomede, inoltre, è stata assegnata una funzione importante in tutti i progetti per costruire un ponte sullo stretto di Bering. L’idea del ponte, però, non è mai presa seriamente in considerazione, perché comporterebbe di superare enormi sfide ingegneristiche e politiche.

Il cambiamento di data

Le isole Diomede hanno un’altra peculiarità: non condividono la stessa data. Se a Grande Diomede è, per esempio, il 10 agosto, a Piccola Diomede è ancora il giorno 9. Nel braccio di mare tra le due isole, infatti, passa la linea internazionale del cambiamento di data, fissata nel 1884 dalla Conferenza internazionale sui meridiani tenuta a Washington.

Linea del cambiamento di data - International Date LIne
Linea del cambiamento di data – International Date LIne

Per questa ragione le isole sono chiamate anche Isola domani (Grande Diomede) e Isola ieri (Piccola Diomede). Più precisamente, la differenza di orario è di 21 ore. Grande Diomede infatti segue l’orario della Kamchatka russa, che è UTC +12 (cioè 12 ore più dell’ora di Greenwich), mentre Piccola Diomede segue l’Alaska, che è a UTC -9 e a UTC -8 quando è in vigore l’ora legale.

Insomma, se qualcuno ha voglia di nuotare per un paio d’ore nelle acque gelide dello Stretto di Bering può “tornare indietro nel tempo” o "proiettarsi nel futuro", a seconda del punto di vista.

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