In un mondo sempre più urbanizzato, in cui le città sono ormai il contesto della maggior parte delle attività umane, sentiamo sempre più spesso parlare di megalopoli. Basta il nome per farci immaginare futuristici scenari da film di fantascienza, con agglomerati urbani che si estendono senza tregua fino a oltre l’orizzonte.
In effetti, non siamo molto lontani dalla realtà. Le megalopoli sono davvero degli agglomerati urbani molto grandi, delle vere e proprie regioni urbanizzate che, soprattutto a partire dalla seconda metà del Novecento, hanno iniziato a svilupparsi in tutti i continenti del Pianeta. Ma di preciso cos’è una megalopoli e quali sono le sue caratteristiche?
La definizione di megalopoli
Il gigantesco boom economico, tecnologico e demografico che, a partire dalla seconda metà del XX secolo, ha interessato prima i Paesi più sviluppati e, qualche decennio più tardi, i cosiddetti Paesi in via di sviluppo ha determinato un’impressionante accelerazione di nostri stili di vita e di tutte le funzioni urbane. Nell’ultimo secolo, la popolazione mondiale è aumentata a dismisura e le città si sono evolute, incorporando centinaia, se non migliaia, di nuove attività e specializzazioni. Tutto questo si è tradotto in un’incessante bisogno di spazi per costruire qualunque cosa.
I centri urbani sono quindi cresciuti sia per numero di abitanti sia in estensione. Prima le città si sono sviluppate attorno ai centri storici e ai quartieri più antichi, espandendo i propri confini nelle zone rurali circostanti. Poi, quando lo spazio a disposizione ha iniziato a scarseggiare, le città si sono estese all’interno dei confini amministrativi dei centri vicini, fondendosi e creando sul territorio ininterrotti agglomerati urbani.
In questo modo sono nate le megalopoli. Le megalopoli non sono quindi vere e proprie città, almeno non dal punto di vista amministrativo. Sono intere regioni intensamente urbanizzate composte da un insieme di centri, alcuni dei quali più importanti di altri. Per questo parliamo di agglomerato urbano, o di concentrazione urbana, ma non di città.
Per forza di cose poi, all’interno delle megalopoli si crea una sorta di sovrastruttura amministrativa per gestire il territorio a un livello più ampio. In parole più semplici, le città e i paesi che costituiscono le megalopoli danno origine a un sistema condiviso di servizi e funzioni.
Quali sono le caratteristiche delle megalopoli?
Non esiste un vero e proprio sistema di classificazione per quanto riguarda l’identificazione di una megalopoli, ma in tutte possiamo ritrovare degli elementi comuni che le rendono tali. Innanzitutto le megalopoli sono grandi agglomerati che si estendono su vaste aree geografiche, superando i normali confini amministrative degli enti territoriali, come comuni, province, regioni e addirittura Stati.
In secondo luogo, le megalopoli comprendono una popolazione numerosa, dell’ordine dei milioni di abitanti. E dal momento che stiamo parlando di agglomerati urbani intensamente popolati, anche la densità abitativa sarà di conseguenza molto elevata.
Infine le megalopoli sono aree in cui si concentrano molte funzioni urbane, soprattutto di alto livello, come per esempio le attività bancarie e finanziarie, amministrative, governative… Questi agglomerati urbani sono quindi importanti punti di riferimento per quanto riguarda l’economia, l’imprenditoria, ma anche la cultura, l’arte e i servizi di ogni genere.
I problemi di queste enormi aree urbane
Lo sviluppo di un territorio intensamente urbanizzato comporta ovviamente una serie di problemi, a livello ambientale e non solo. Per cominciare, le città moderne sono letteralmente degli “ecosistemi” che consumano una grande quantità di materie prime ed energia, necessarie non solo allo sviluppo dell’infrastruttura urbana ma anche al “solo” mantenimento della stessa.
Inoltre questi ecosistemi urbani producono, in relazione allo svolgimento di tutte le loro funzioni, grandi quantità di inquinamento e rifiuti, che devono necessariamente essere smaltiti in modo corretto e in luoghi ben precisi.
Altre problematiche, di non meno importanza, riguardano aspetti sociali. Infatti, benché le megalopoli siano centri estremamente dinamici dal punto di vista culturale e possano rappresentare l’opportunità per molte persone, sono anche luoghi in cui bisogna fare i conti con la frenesia, il sovraffollamento e il traffico tipici delle grandi città, che inevitabilmente condizionano in modo negativo la vita della popolazione. Stress, disagio, solitudine, problemi psicologici ed emarginazione sono ampiamente diffusi in tutte le megalopoli del mondo.
Alcuni possibili esempi
A questo punto dobbiamo però fare una piccola precisazione. Come già precedentemente accennato, non esistono specifici criteri che rendano tale una megalopoli, e i diversi agglomerati urbani del mondo possono presentare aspetti molto diversificati tra loro.
Megalopoli è quindi un termine che viene usato principalmente a scopi divulgativi quando ci si riferisce a regioni del mondo intensamente urbanizzate, ma non possiede una precisa connotazione nelle scienze demografiche e geografiche. In questi ambiti si tende a utilizzare una terminologia più accurata e diversificata in base ai contesti, definendo per esempio megacities le città con più di 10 milioni di abitanti (classificazione effettuata quindi su basi demografiche) o città globali le città con una rilevante influenza a livello planetario (classificazione effettuata invece su basi storiche, politiche, culturali ed economiche).
Alcuni possibili esempi di megalopoli sono il grande agglomerato urbano centrato su Tokyo, in Giappone, oppure la fascia urbanizzata che va da Boston a Washington nel nord-est degli Stati Uniti, estesa per circa 800 km.