L’orgasmo è uno dei piaceri più intensi che il nostro corpo è capace di provare. La motivazione è da ricercare nel coinvolgimento di mente, corpo e cervello, che allineano le loro funzioni verso una sensazione profonda momentanea ma assoluta, che richiede per sé una grandissima quantità di risorse sensoriali, cerebrali e fisiologiche. Mentre la frequenza degli orgasmi e la difficoltà del suo raggiungimento cambiano tra uomini e donne, è interessante notare che l’esperienza orgasmica in sé sembra essere decisamente la stessa (al netto della variabilità individuale!). Vengono rilasciati svariati neurotrasmettitori (dopamina, serotonina, ossitocina, endorfine) che danno sensazioni di euforia, benessere e rilassamento. Dopo l'orgasmo il corpo sperimenta un effetto analgesico e la produzione di prolattina dà un senso di appagamento che produce il fenomeno della refrattarietà.
Cosa succede al cervello
A livello cerebrale, l'orgasmo rappresenta una vera e propria esplosione di neurotrasmettitori e attivazioni neuronali. Le aree del cervello responsabili della sensazione di piacere, che risiedono nelle porzioni più profonde ed evolutivamente antiche (il nucleo accumbens e l'area tegmentale ventrale), si attivano intensamente, liberando una cascata di neurotrasmettitori.
Dopamina, serotonina, ossitocina, ed endorfine inondano il sistema, inducendo sensazioni di euforia, connessione e profondo rilassamento. La dopamina gioca un ruolo cruciale nell'incrementare la sensazione di piacere e motivazione; l'ossitocina, spesso soprannominata l'ormone dell'amore, favorisce il legame e la fiducia tra i partner; le endorfine, peptidi che funzionano come analgesici (quindi antidolorifici) naturali, inibiscono il dolore e promuovono sensazioni di euforia; la serotonina, coinvolta nel benessere e nella sensazione di felicità e appagamento, contribuisce al rilassamento che segue l’orgasmo.
Il percorso per arrivare all’orgasmo inizia già in fase di eccitazione, con le aree sensoriali e motorie che si danno da fare per processare sensazioni e coordinare i movimenti. Le aree delle emozioni, genericamente localizzate nel sistema limbico, attivano quei processi emotivi che aumentano la motivazione e l’interesse sessuale acuto.
La dopamina delle aree più profonde incrementa sempre di più, contribuendo alla crescente sensazione di piacere. Diminuisce l’attività della parte anteriore della corteccia (prefrontale), per rompere i freni dell’inibizione e lasciare che l’attenzione si dedichi tutta sul piacere.
È il momento dell’orgasmo: l’ipotalamo e il nucleo paraventricolare sono al picco, e inebriano le loro sinapsi con l’ossitocina. La corteccia cingolata e quella orbitofrontale (proprio dietro ai nostri occhi) brillano di elettricità dovuta alla percezione del piacere e alla ricompensa, mentre aree cerebrali prettamente sensoriali sono occupatissime a processare intense sensazioni corporee.
Cosa succede al corpo dopo l'orgasmo
Dal punto di vista corporeo, così come da quello cerebrale, l'orgasmo scatena una serie di risposte fisiche che variano da persona a persona, ma che generalmente includono un aumento del battito cardiaco, della pressione sanguigna e della frequenza respiratoria. Gli spasmi muscolari, particolarmente nella regione pelvica, sono un'altra caratteristica comune, accompagnati da un sensibile aumento dell'afflusso sanguigno verso i genitali, che raggiungono il picco di sensibilità.
Un aspetto affascinante dell'orgasmo è il suo effetto temporaneamente analgesico su tutto il corpo, dovuto proprio alle endorfine. Sul piano endocrino, l'orgasmo provoca un'impennata nel rilascio di prolattina, un ormone associato alla sensazione di soddisfazione e al rilassamento post-orgasmico. Questo aumento della prolattina spiega anche perché, dopo il climax, molte persone avvertono un forte bisogno di riposo, manifestando un fenomeno noto come "refrattarietà", durante il quale l'interesse per l'attività sessuale diminuisce temporaneamente.