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6 Maggio 2024
6:00

Le differenze tra l’orgasmo maschile e femminile e le analogie

L'orgasmo, apice dell'esperienza sessuale, varia in durata (3-10 s per gli uomini, fino a qualche minuto per le donne) e frequenza tra uomini e donne, influenzato da ormoni e dinamiche psicologiche. La percezione del piacere è simile tra i sessi, ma è negli aspetti psicologici e culturali che si delineano le maggiori differenze.

A cura di Joel Baldo
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Le differenze tra l’orgasmo maschile e femminile e le analogie
differenze orgasmo maschile e femminile

L'orgasmo, punto culminante dell'atto sessuale, presenta notevoli differenze tra uomini e donne, non tanto nell’esperienza di piacere vissuta quanto sulla durata e sulla frequenza. Per esempio, la durata è mediamente più breve nell'uomo e la percentuale di raggiungimento è più bassa nella donna (circa il 70% contro circa il 95%). Sono molte le dinamiche biologiche e psicologiche che lo caratterizzano. Alcune variabili fisiologiche determinano una maggiore o minore probabilità di raggiungerlo, ma la vera differenza sta nel come viviamo psicologicamente il sesso. Rispondiamo poi alla famosa domanda: le dimensioni contano? Sì, ma non nel senso che pensiamo.

Orgasmo maschile e orgasmo femminile

L'orgasmo maschile è generalmente più breve e si accompagna spesso, ma non sempre, all'eiaculazione. Dal punto di vista biologico, è mediato principalmente dall'ormone testosterone e coinvolge una serie di contrazioni ritmiche della prostata, delle vescicole seminali e dei muscoli dell'uretra, che conducono all'eiaculazione. Questo processo dura tipicamente tra i tre e i dieci secondi.

L'orgasmo femminile è più variabile e può durare da pochi secondi a diversi minuti. Non è necessariamente legato alla funzione riproduttiva e può verificarsi senza la stimolazione diretta dei genitali. Fisiologicamente, è influenzato dagli ormoni estrogeni e progesterone e si manifesta con contrazioni ritmiche della muscolatura pelvica. A differenza dell'orgasmo maschile, può più facilmente ripetersi più volte durante un singolo atto sessuale.

Ci sono poi delle differenze anatomiche, di natura più individuale che di sesso, che possono influire nella frequenza e nell’intensità degli orgasmi. Escludendo i casi di rilevanza clinica (ad esempio una disfunzione erettile di natura organico-strutturale), l’incisività della variabilità anatomica individuale è particolarmente vera nelle donne.

Ad esempio, più il clitoride si trova vicino al meato uretrale (il punto da dove esce l’urina), più è genericamente frequente il raggiungimento dell’orgasmo. Il clitoride ha il ruolo da protagonista nell’orgasmo femminile, mentre il punto G rimane ancora una questione misteriosa, su cui non c’è una coerenza negli studi scientifici. Una delle ipotesi più verosimili tende a spiegare il punto G con la presenza massiccia di nervi del clitoride appena dietro la parete vaginale anteriore. Il clitoride, difatti, tende ad avvicinarsi meccanicamente a questo punto anatomico femminile durante la stimolazione sessuale. Pare però che questa conformazione nervosa sia altamente variabile.

clitoride

La psicologia dietro l’orgasmo

Se, dal punto di vista percettivo, gli studi tendono a mostrarci che la sensazione di piacere nell’orgasmo tra maschi e femmine ha più similitudini che differenze, sappiamo invece che gli aspetti psicologici giocano un ruolo cruciale nell'orgasmo, e che questi, insieme agli aspetti culturali, influenzano l’intera esperienza sessuale marcando maggiori differenze tra i generi.

Ad esempio, la pressione sociale e le aspettative possono influenzare la capacità di vivere e manifestare l'orgasmo liberamente. È ben noto l'impatto dell’ansia da prestazione che può creare problemi nella sfera sessuale, sino ad inibirla totalmente impedendo l’erezione o la lubrificazione naturale. Sul piano culturale, le società occidentali tendono a dare più importanza all’aspetto estetico nella donna piuttosto che nell’uomo, e ciò può instillare insicurezze sulla percezione di sé e del proprio corpo, sino a determinare una distrazione perenne che inibisce il piacere.

psicologia orgasmo

Contrariamente al pregiudizio comune, la costanza dell’orgasmo risulta essere più importante per la soddisfazione sessuale delle donne, e molto meno degli uomini. Inoltre, un atto sessuale diretto alla ricerca dell’orgasmo diminuisce il piacere sessuale rispetto ad un atto vissuto liberamente, senza l’ansia di arrivare all’obiettivo ma godendosi il momento, a tal punto da far risultare mediamente più piacevoli atti sessuali senza orgasmo rispetto ad atti sessuali il cui scopo è il raggiungimento dello stesso.

In ultimo: persino le dimensioni contano, ma soltanto psicologicamente! Pare che il reale distinguo nella dimensione del pene non sia di natura fisiologica: se nella percezione della donna un pene più grande rende l’uomo più attraente, a giocare il ruolo determinante nel piacere sarà questa maggiore attrattività piuttosto che la dimensione.

Fingere l’orgasmo: non solo le donne lo fanno

Ebbene sì, anche gli uomini fingono l’orgasmo. Da uno studio del 2009 dell’università del Kansas emerge che anche i maschi fingono di raggiungere l’orgasmo (28% dei maschi contro il 67% delle femmine). I principali motivi di finzione sono la difficoltà al raggiungimento del climax, il sesso giudicato troppo lungo o noioso e il tentativo di non far rimanere male il partner.

La dinamica della finzione dell’orgasmo svela i punti deboli di natura psicologica del modo in cui viviamo il sesso. Comprendere le differenze nell'esperienza orgasmica è fondamentale per la salute e la terapia sessuale, per vivere meglio il piacere ed apprezzare le differenze senza vederle come difetti. Riconoscere e accettare queste variazioni migliora la comunicazione tra partner e promuove una vita sessuale più soddisfacente e salutare.

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