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21 Maggio 2025
15:46

Cos’è e come funziona il nuovo filtro AGCOM contro le truffe e lo spoofing dei call center

L’AGCOM ha approvato un provvedimento che obbliga gli operatori a bloccare le chiamate spoofing indesiderate dall'estero con numeri italiani falsi, proteggendo così noi utenti da truffe e spam telefonico tramite un filtro tecnico avanzato.

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Cos’è e come funziona il nuovo filtro AGCOM contro le truffe e lo spoofing dei call center
truffo anti spoofing agcom

Stop alle truffe telefoniche basate sulla tecnica dello spoofing. Con la delibera 106/25/CONS approvata il 19 maggio scorso dall'AGCOM (Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni) è stato introdotto un nuovo filtro “anti-spoofing” per contrastare le truffe telefoniche, lo spam e il telemarketing illegale. Questo filtro sarà obbligatorio per tutti gli operatori telefonici e ha lo scopo di impedire che chiamate provenienti dall’estero appaiano come se arrivassero da numeri italiani, creando così una falsa percezione di affidabilità. Il cuore della misura è l'introduzione di una barriera tecnica che permetterà di bloccare automaticamente le comunicazioni anomale, in base a specifici criteri legati alla provenienza e alla corretta identificazione del numero chiamante. L'entrata in vigore della misura ideata dall'AGCOM è fissata per il 1° luglio 2025.

Come funziona il filtro anti-spoofing dell'AGCOM

Il regolamento prevede che le chiamate internazionali, specialmente quelle effettuate tramite tecnologia VoIP (ossia via Internet), siano sottoposte a controlli rigorosi: se un numero che sembra italiano viene usato da un utente estero non riconosciuto, la chiamata verrà respinta. Ma come funziona esattamente questo meccanismo di protezione? E perché lo spoofing è così difficile da fermare con gli strumenti tradizionali?

Per comprenderlo bisogna partire proprio da cosa si intende per spoofing, o più precisamente CLI spoofing (Calling Line Identification spoofing). Con questo termine si indica sostanzialmente la falsificazione dell'identità del numero chiamante. In pratica, i truffatori riescono a far comparire sul vostro telefono un numero che sembra reale, spesso con prefissi locali o associato a enti noti, come banche o servizi pubblici. In realtà, queste chiamate sono generate da call center esteri attraverso sistemi automatizzati che usano la tecnologia VoIP (Voice over IP), manipolando l'informazione visualizzata sul display. Quando provate a richiamare quel numero, nella maggior parte dei casi scoprirete che non esiste o non è attivo: è una maschera, utile solo a ottenere la vostra attenzione e fiducia.

La risposta dell'AGCOM a questo fastidioso (e pericoloso) fenomeno è un filtro che agisce su due livelli. Il primo riguarda i numeri fissi: entro tre mesi gli operatori telefonici devono implementare un software capace di bloccare le chiamate dall'estero che usano numeri fissi italiani falsi. Il secondo step, da completare entro sei mesi, è ancora più delicato: riconoscere e fermare le chiamate che fingono di provenire da numeri di cellulare italiani. Questo secondo filtro richiede che gli operatori esteri, prima di instradare una chiamata verso l'Italia, effettuino una verifica in tempo reale: devono accertarsi che il numero mobile utilizzato sia effettivamente assegnato e attivo su una rete estera. In caso contrario, la chiamata deve essere bloccata.

Dal punto di vista tecnico, per essere considerata valida, una chiamata deve rispettare gli standard definiti dall'ITU (International Telecommunication Union), un’organizzazione delle Nazioni Unite che stabilisce le regole di funzionamento delle reti globali. Secondo queste linee guida, il numero deve comparire nel formato internazionale corretto, ovvero con il simbolo “+” seguito dal prefisso del Paese (nel nostro caso +39) e dal numero nazionale. Inoltre, queste informazioni devono essere inserite nei cosiddetti campi PAI (P-Asserted-Identity) e From, due componenti tecniche delle chiamate VoIP che servono a identificare con precisione l’origine del traffico telefonico.

Se questi dati non risultano coerenti o mancano del tutto, il filtro AGCOM entrerà in azione. In particolare, verranno bloccate le telefonate che utilizzano numeri mobili italiani ma che non risultano attivi su reti estere o non sono assegnati ad alcun cliente.

Quanto è sentito il problema delle chiamate indesiderate in Italia

Secondo un report stilato della società Hiya, soltanto nel quarto trimestre del 2024 ogni italiano ha ricevuto in media 14 chiamate spam al mese. Il 58% di queste erano provenienti da numeri sconosciuti è stato identificato come molesto o fraudolento, mentre solo il 42% rientrava in comunicazioni legittime. E questo fenomeno non si limita a essere semplicemente fastidioso: in molti casi rappresenta un vero rischio per la sicurezza dei cittadini, soprattutto quando dietro numeri apparentemente familiari si nascondono tentativi di truffa. Lo spoofing consente a chi lo pratica di aggirare filtri come il Registro delle opposizioni, di cambiare numero di continuo e di apparire sempre “nuovo” agli occhi dei destinatari. Con l'introduzione del filtro AGCOM, si spera che sia la volta buona per mitigare seriamente il fenomeno dello spam telefonico.

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Credit: Hiya.
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