Tutti noi ricordiamo il tragico incendio che il 15 aprile 2019 divampò all'interno della cattedrale di Notre Dame a causa – probabilmente – di un cortocircuito. Questa fu realizzata tra il Dodicesimo e il Quattordicesimo secolo sull'Ile de la Cité di Parigi e, fino a quel momento, non fu mai interessata da incendi. Purtroppo l'edificio fu gravemente danneggiato: i due terzi del tetto e la guglia in legno (flèche) presero fuoco rapidamente, coinvolgendo circa 400 pompieri in 15 ore di lavoro per riuscire a sedare le fiamme. Quest'anno, dopo 5 anni esatti dal disastro, il progetto di ricostruzione dovrebbe essere avanzato a sufficienza da permettere la ri-apertura della cattedrale ai fedeli l'8 dicembre, giorno dell'immacolata concezione.
Ma cosa causò l'incendio? Prima di andare ad indagare le cause del disastro, ripercorriamo brevemente cosa accade quella sera.
Cosa accadde alla cattedrale di Notre Dame il 15 aprile 2019
Come vedremo a breve, il disastro fu causato (in parte) dalla presenza di un cantiere sulla cattedrale: si trattava di un imponente progetto decennale di ristrutturazione dal costo di 150 milioni di euro iniziato l'anno precedente. Al momento dell'incendio, quindi, erano presenti impalcature sia all'esterno che all'interno del luogo sacro.
La sera del disastro, alle 18:20 (ora locale) all'interno della Cattedrale era in corso una funzione religiosa e, nonostante il suono dell'allarme, il parroco proseguì. Alle 18:43 però i fedeli vennero evacuati dopo il suono di un secondo allarme e alle 19:10 si iniziò a formare una colonna di fumo. Nella mezz'ora seguente le fiamme iniziarono ad avvolgere il tetto e la guglia della cattedrale: proprio questa collasserà alle 19:50 circa.
Nelle ore seguenti i pompieri lottarono sia per cercare di spegnere l'incendio, sia per portare in salvo quante più opere e oggetti di valore possibile dalla cattedrale. Alla fine le fiamme furono domate attorno alle 3:40 del mattino seguente, dopo il crollo di circa due terzi del tetto.
Quali furono le cause dell'incendio di Notre-Dame
In un primo momento le indagini puntarono il dito contro gli operai che, stando alle ricostruzioni, avrebbero fumato sulle impalcature, gettando mozziconi di sigaretta. In realtà, però, pare che l'incendio si sia sviluppato all'interno della cattedrale e non dalle impalcature esterne, dunque questa ipotesi è stata presto accantonata.
Ad oggi si ritiene la causa principale sia legata ad alcune impalcature installate nel sottotetto: queste avrebbero inavvertitamente danneggiato il sistema che si occupava del movimento delle campane, causandone il cortocircuito e il conseguente incendio.
Allo stesso tempo però non è giusto demonizzare solo l'azienda incaricata di svolgere il restauro: se la cattedrale ha preso fuoco così tragicamente è perché la struttura non era dotata di un idoneo sistema antincendio. Trattandosi di una cattedrale dall'immenso valore storico, infatti, l'installazione di un sistema di sprinkler non solo avrebbe alterato parte dell'originale struttura in legno e delle opere presenti, ma sarebbe anche stata un'importante spesa.
Al momento dell'incendio quindi erano solo presenti dei rilevatori che, suonando, avrebbero attivato l'intervento dei pompieri, senza alcun sistema di spegnimento attivo delle fiamme. In più, come segnalato da alcuni dipendenti, questi sistemi vennero anche ricalibrati per suonare il meno possibile, dal momento che i falsi allarmi erano all'ordine del giorno: per questo motivo il loro squillo non venne preso sul serio fino a quando non furono visibili le fiamme e il fumo.
Com'è oggi Notre-Dame: i progressi nella ricostruzione
La ricostruzione fu uno dei principali argomenti di dibattito già dai giorni successivi all'incendio, vista l'enorme importanza religiosa, artistica e turistica del luogo. Ad oggi sono coinvolti nel progetto circa 1000 operai che lavorano sia in loco che nei laboratori artigianali del Paese.
Come confermato anche dal portale ufficiale, tutto procede a grandi passi: il grande Organo è tornato al suo posto, così come le vetrate e le ringhiere in ferro. Volte e contrafforti sono stati riparati mentre l'intelaiatura in legno della navata e la guglia sono in fase di preparazione nei laboratori.
Come anticipato, la riapertura è prevista per l'8 dicembre 2024 mentre la ricostruzione completa della struttura dovrebbe terminare l'anno seguente.