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L’oro viene definito “bene rifugio”, e cioè un'investimento che mantiene il proprio valore nei momenti di incertezza economica e geopolitica, addirittura aumentandolo, a volte, mentre il valore di altri tipi di investimento scendeva. Infatti, rispetto ad altri strumenti finanziari, non è legato a decisioni politiche o monetarie e non dipende dalla salute economica di un Paese: l'oro, dunque, è a tutti gli effetti un bene reale, riconosciuto e scambiato a livello globale, che potrebbe dare un po' di stabilità in caso di guerre, inflazione o crolli dei mercati, crisi economiche o valutarie.
I vantaggi di investire nell'oro
L’oro è il simbolo per eccellenza della ricchezza sin dall'antichità e, a differenza di altri strumenti di investimento finanziari, è un bene reale in quanto metallo prezioso.
Tra i suoi vantaggi principali, sicuramente c'è la possibilità di proteggere il patrimonio dall’inflazione: quando il potere d’acquisto della moneta si riduce, l’oro tende a mantenere il suo valore. Inoltre, la richiesta di oro avviene a livello globale: viene utilizzato nella creazione di gioielli, nell’industria tecnologica, viene scambiato in tutto il mondo e conservato come riserva dalle banche centrali.
Le riserve auree servono a garantire la stabilità del sistema finanziario e della moneta unica: la Banca d'Italia è tra i primi quattro possessori di oro al mondo, dopo la Federal Reserve degli Stati Uniti, la Bundesbank della Germania e il Fondo Monetario Internazionale. Attualmente, la BCE possiede 141 tonnellate d'oro e di queste la Banca d'Italia ne ha 2 452 tonnellate di oro, di cui la maggior parte sono lingotti (95 493), e una parte più piccola è costituita da monete.
In momenti di incertezza economica o instabilità dei mercati finanziari, gli investitori spesso hanno deciso di spostare una parte del proprio capitale verso l’oro: per esempio durante la crisi del 2008, mentre l’indice S&P 500 crollava di più del 37%, il prezzo dell’oro registrava un aumento di circa il 5%, questa sua funzione di scudo ha permesso a molti investitori di limitare le perdite che stavano subendo.
Svantaggi nell'investire nell'oro
Tuttavia, a differenza di altri strumenti finanziari, l'oro non genera reddito, non matura degli interessi (come succede a un'obbligazione) né distribuisce i dividendi (come fa un'azione); inoltre, essendo un bene materiale, è necessario un luogo sicuro dove conservarlo il che comporta delle spese, come per la detenzione delle cassette di sicurezza, dato anche rischio fisico di essere derubati e perderne completamente il possesso; infine tra gli svantaggi/rischi bisogna valutare che il prezzo dell'oro varia giornalmente e quindi subisce delle fluttuazioni del suo valore soprattutto nel breve periodo. Per questi motivi non è un tipo di investimento adatto a tutti, in particolare a chi necessita di avere dei rendimenti periodici.
L'oro rappresenta uno strumento utile per proteggere il patrimonio, principalmente nei momenti di crisi, ed è per questo considerato proprio un "bene di rifugio", ma se la sua forza risiede nella stabilità, potrebbe peccare in altri aspetti, come nella redditività. Come sempre, la linea guida da seguire per investire al meglio i propri risparmi è la diversificazione ed è inoltre importante valutare bene con degli esperti del settore prima di inserire l'investimento nell'oro nella propria pianificazione finanziaria: non è detto che sia in linea con i propri obiettivi.