Tra tutti i metalli presenti sulla tavola periodica, senza ombra di dubbio l'oro è quello più famoso. Con numero atomico 79 e contrassegnato con il simbolo "Au", l'oro è un elemento chimico che appartiene alla famiglia dei metalli. Oltre che per il suo colore caratteristico, il suo utilizzo nel corso della storia è legato al fatto di essere facilmente lavorabile, di condurre bene l'elettricità e il calore e di essere resistente alla corrosione. Proprio grazie alle sue proprietà uniche, la società moderna si è a lungo basata sul "gold standard", o sistema aureo: vuol dire che la quantità di denaro in circolazione in un Paese ha lo stesso valore economico delle scorte d'oro di quello stesso Paese.
Ma quali sono i principali utilizzi dell'oro? E qual è il suo valore?
Storia dell'oro
Tra tutti i metalli, l'oro è stato sicuramente uno tra i primi ad essere lavorato e utilizzato nelle società del passato. Questo è dovuto in buona parte al fatto che pepite e frammenti d'oro erano relativamente facili da trovare lungo i corsi d'acqua, permettendo di ricavarne in modeste quantità. Già 2000 anni prima di Cristo, però, la domanda iniziò a salire, tanto che gli antichi egizi iniziarono a creare delle vere e proprie miniere di questo giallo metallo.
L'oro ha continuato ad essere un elemento prezioso nell'economia di molti Paesi del mondo per secoli. In epoca più recente non è stato impiegato solo per realizzare monete, gioielli e oggetti di valore, ma anche nel campo dell'elettronica: ognuno dei nostri smartphone o computer ne contiene sicuramente una piccola quantità!
Caratteristiche dell'oro
Storicamente due delle caratteristiche più importanti dell'oro sono state la sua malleabilità e il suo basso punto di fusione: senza queste due proprietà sarebbe stato impossibile coniare le monete che, per secoli, hanno regolato gli scambi economici tra i vari Paesi. A questo vanno aggiunte anche le proprietà estetiche, come il colore giallo intenso e la sua tipica brillantezza. Anche il fatto di essere un metallo inerte – cioè resistente alla corrosione e all'ossidazione – gli ha permesso di essere ampiamente utilizzato: se non c'è ossidazione non si formano patine nere sulle sue superfici, a differenza di altri metalli come rame e argento
Spostandoci invece in ambito tecnologico, l'oro viene ampiamente utilizzato nell'industria elettronica per le sue buone capacità di conduttore termico ed elettrico, oltre che per la sopracitata resistenza alla corrosione.
Inoltre viene legato ad latri metalli per la produzione di leghe metalliche: l'oro rosa può contenere una percentuale di rame attorno al 20% mentre l'oro bianco un 25% di nichel, platino o palladio.
Utilizzi dell'oro
Si stima che circa il 78% di tutto l'oro estratto ogni anno venga impiegato nell'industria della gioielleria. La cosa non dovrebbe stupirci: è proprio questo uno dei suoi utilizzi storicamente più antichi e diffusi. Molto importante anche il settore della finanza (10% circa della produzione annua), in particolare per ciò che riguarda i lingotti d'oro (per le riserve auree di un Paese). Il restante 12% circa si può spartire tra l'industria hi-tech, medica e dentale.
Estrazione dell'oro
Come si presenta l'oro in natura? L'origine dell'oro sembrerebbe derivare dalla collisione tra stelle di neutroni (quindi potremmo dire un'origine "spaziale") ma sul nostro pianeta questo elemento si trova in giacimenti e miniere, da cui viene poi estratto. Principalmente esistono due tipologie di giacimento: primario e secondario.
I giacimenti primari si presentano sotto forma di vene o filoni, cioè delle fratture nella roccia riempite da minerali, all'interno dei quali possono essere presenti quantità variabili di oro. Per formare queste vene è necessario che ci sia circolazione di fluidi idrotermali, cioè fluidi caldi che risalgono verso la superficie, "strappando" l'oro alle rocce più profonde e ri-depositandolo all'interno delle vene o dei filoni.
Quando queste strutture vengono erose, i frammenti di roccia possono essere trasportati dai corsi d'acqua. Durante questa fase, l'acqua stessa opera un processo di selezione, isolando l'oro dal resto del sedimento. Così facendo è possibile creare dei veri e propri accumuli – cioè i giacimenti secondari – che prendono il nome di placer auriferi.
Quali sono i Paesi che estraggono più oro?
Stando ai dati del World Gold Council, nel 2020 il Paese che ha estratto la maggior quantità di oro è stata la Cina con 368,3 tonnellate. Dietro di lei la Russia, con 331,1 tonnellate, e l'Australia, con 327,8 tonnellate. Ancora più indietro troviamo Stati Uniti, Canada, Ghana e Brasile. Per quanto riguarda invece le singole miniere, in testa c'è la Nevada Gold Mine, negli USA, che nel 2020 ha prodotto da sola 115,8 tonnellate d'oro! Appena dietro la miniera uzbeka di Muruntau (66 tonnellate) e quella russa di Olimpiada (43,2 tonnellate).
Valore e prezzo dell'oro
Spesso ci si chiede "ma quanto vale l'oro?". Rispondere a questa domanda non è così semplice perché il prezzo dell'oro continua ad oscillare. Se però vogliamo dare un range indicativo possiamo dire tra i 40 e i 60 euro al grammo (anche se solitamente l'oro viene misurato in once, dove un oncia equivale a 31,1034768 grammi). Questi prezzi sono riferiti all'oro "puro", cioè quello a 24 carati… E cosa vuol dire?
La caratura dell'oro
L'oro è un metallo duttile e malleabile e, quindi, di per sé morbido e poco adatto alla creazione di gioielli e monili. Per questo motivo l'oro viene spesso inserito in una lega metallica con rame, argento, platino o altri elementi, per aumentarne la resistenza. La caratura è un parametro che esprime la percentuale di oro all'interno di questa lega, con un valore massimo fissato per convenzione a 24 carati – e dunque corrispondente ad una purezza del 999,9 per mille. Se la percentuale di argento aumenta, per esempio, allora la caratura dell'oro diminuirà e, con essa, anche il suo valore sul mercato. Per questo motivo i lingotti d'oro sono tutti a 24 carati!
Qui di seguito la lista delle % di oro contenute nelle carature più comuni. La % rimanente è composta generalmente da altri metalli, come il platino, argento, rame ecc.
- Oro 8 kt contiene il 33,3% di oro
- Oro 9 kt contiene il 37,5% di oro
- Oro 12 kt contiene il 50% di oro
- Oro 14 kt contiene il 58,5% di oro
- Oro 18 Kt contiene il 75% di oro
- Oro 22kt contiene il 91,5% di oro
- Oro 24kt contiene il 99,99% di oro
Attenzione: si parla di caratura anche per i diamanti, ma è un concetto totalmente diverso. Nei diamanti la caratura è un'unità di peso e ciascun carato equivale a circa 0,2 grammi. Quindi nel caso dei diamanti non esiste una caratura massima come nel caso dell'oro.
Bibliografia
Klemm, Dietrich, Rosemarie Klemm, and Andreas Murr. "Gold of the Pharaohs–6000 years of gold mining in Egypt and Nubia." Journal of African Earth Sciences 33.3-4 (2001): 643-659.