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La DANA Alice in Spagna causa alluvioni lampo tra Valencia, Alicante e Tarragona: i possibili effetti sull’Italia

Lo stazionamento della DANA Alice sul Mediterraneo occidentale ha causato alluvioni lampo e allagamenti in diverse regioni della Spagna, con accumuli di pioggia fino a 140 mm a Valencia. La DANA, comunque, non avrà effetti diretti sull'Italia, anche se la bassa pressione in arrivo da est porterà a instabilità nel Sud Italia.

13 Ottobre 2025
12:09
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La DANA Alice in Spagna causa alluvioni lampo tra Valencia, Alicante e Tarragona: i possibili effetti sull’Italia
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Alcuni danni dell’alluvione lampo abbattutasi su Alicante. Credit: iSPAIN, via X

La DANA Alice sta causando alluvioni lampo, piogge torrenziali e gravi danni su tutto il versante occidentale della Spagna: a Valencia è stata registrata la giornata più piovosa degli ultimi 10 anni, con accumuli di pioggia di oltre 140 mm in 12 ore (di cui 110 mm caduti in una sola ora), mentre a Tarragona circa 500 persone sono state evacuate a causa delle piogge torrenziali e del rischio di esondazione del fiume Ebro. Allagamenti registrati anche ad Alicante e nelle Isole Baleari, dove ci sono stati blackout che hanno obbligato a cancellare voli. Non è un caso che questo fenomeno avvenga a quasi un anno di distanza dalla violenta alluvione che nell'ottobre 2024 causò oltre 220 vittime in tutta la provincia valenciana: la DANA, infatti, rappresenta una dinamica meteorologica tipicamente autunnale.

La DANA Alice, comunque, non avrà effetti diretti sull'Italia: tuttavia, l'ingresso sull'Italia di altre infiltrazioni di aria fredda porteranno a condizioni di instabilità sulle regioni meridionali e sulle Isole come la Sardegna, dove sono attesi accumuli di pioggia oltre i 50 mm.

La DANA Alice in Spagna: la situazione e i danni

In tutta la Spagna sud-orientale le attività scolastiche sono state sospese a causa del maltempo, mentre i Vigili del Fuoco hanno realizzato centinaia di interventi per salvare persone intrappolate nei propri veicoli lungo autostrade, strade o dirupi. Per il momento, comunque, non sono state segnalate vittime, anche se i danni materiali restano consistenti.

Come visibile anche nel post qui sotto, dopo le forti precipitazioni del fine settimana la AEMET (Agencia Estatal de Meteorología, il centro meteorologico nazionale spagnolo) ha declassato l‘allerta a un livello arancione per le zone del Mediterraneo occidentale (Comunità Valenciana e parte della Catalogna) e per le Isole Baleari e a un livello giallo per le regioni più centrali della Spagna (Aragón, Navarra, La Rioja).

Per far fronte all'emergenza, la Protezione Civile spagnola ha inviato un ES-Alert a tutte le celle telefoniche dell'area di Tarragona e delle Baleari, invitando i cittadini a evitare qualsiasi spostamento: oltre alla Catalogna e alla città di Valencia, la DANA ha colpito fortemente anche tutta la provincia di Alicante e la regione di Murcia. Nel primo caso sono stati registrati fino a 164 mm di pioggia, con picchi di 59 mm caduti in meno di un'ora nella cittadina di Elche e la successiva cancellazione di gran parte dei voli in partenza dall'Aeroporto di Alicante. A Murcia, invece, le inondazioni hanno portato all'intervento della Unidad Militar de Emergencias (UME), un'unità speciale dell'esercito spagnolo incaricata di intervenire in situazioni di gravi rischio, tra cui le catastrofi naturali.

La spiegazione meteorologica del maltempo in Spagna

A causare queste alluvioni in tutto il versante occidentale della Spagna è stata una cosiddetta DANA (acronimo di Depresión Aislada en Niveles Alto, “Depressione isolata nei livelli alti”), un fenomeno simile a quello che in Italia viene definito come “goccia fredda”. Nella pratica, si tratta di un sistema a bassa pressione con circolazione interna chiusa, che si separa dalla circolazione generale dell'atmosfera e inizia a muoversi indipendentemente da quest'ultima.

In altre parole, questa depressione si forma quando una corrente a getto che procede ad alta quota (a velocità anche superiori a 200 km/h) si increspa e forma un'ansa sempre più “strozzata” fino a staccarsi fisicamente dalla corrente a getto diventando indipendente e isolata.

In questi casi, la pericolosità non è rappresentata dalla formazione di una DANA, ma dal fatto che questa bassa pressione è scesa di quota fino a produrre temporali autorigeneranti che sono rimasti pressoché fissi in posizione: la DANA Alice, infatti, è rimasta bloccata sopra le acque del Mediterraneo occidentale a causa della presenza a nord dell'alta pressione sul Regno Unito, oltre che a sud dall'anticiclone nordafricano. In meteorologia, questo fenomeno viene definito “Rex Blocking”, termine usato proprio per indicare un blocco atmosferico in cui un'alta pressione si posiziona a nord mentre una depressione resta isolata a sud.

Una volta bloccatosi, il sistema di bassa pressione della DANA Alice si è rafforzato grazie all'energia termica accumulata nelle acque del Mediterraneo durante i mesi estivi, portando all'instabilità e alle piogge torrenziali che hanno colpito il Paese.

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L’alta pressione sul Regno Unito che ha causato il blocco della DANA sul Mediterraneo.

Pur trattandosi di un fenomeno atmosferico frequente nel Mediterraneo occidentale e tipicamente autunnale, il rapido riscaldamento del Mar Mediterraneo sta causando gocce fredde sempre più violente, al punto da portare la AEMET ad attribuire un nome proprio alle gocce fredde più intense, così come avviene per gli uragani.

I possibili effetti sull'Italia del fenomeno meteorologico

In realtà, la DANA Alice non avrà effetti diretti sull'Italia: tuttavia, secondo i meteorologi, l'area di bassa pressione che ha portato alle alluvioni lampo acquisterà più energia grazie alle correnti calde provenienti dall'entroterra nord africano e la coda di questa goccia fredda porterà una leggera instabilità principalmente sulle isole maggiori, non paragonabile all'intensità delle precipitazioni registrate nella Penisola Iberica.

Nel corso dei prossimi giorni, infatti, sull'Italia aumenterà il flusso di correnti più fredde provenienti da est, che si uniranno a ciò che resterà dell'ormai ex DANA e daranno vita a una circolazione depressionaria sull'Italia. Le regioni più colpite saranno soprattutto quelle meridionali come Calabria e Sicilia, mentre in Sardegna sono attesi accumuli di pioggia oltre i 50 mm.

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