Una nuova DANA (“goccia fredda” in italiano) sta transitando sulla Spagna minacciando soprattutto le zone di Malaga e Terragona, dove per oggi 13 novembre 2024 vige l'allerta rossa e sono previste piogge torrenzionali fino a 150 millimetri in 24 ore a due settimane dalla tragica alluvione di Valencia. Per via dell'allerta rossa sono state chiuse le scuole, evacuate circa 3000 persone e molte automobili sono state legate ai pali per evitare che vengano trascinate dall'acqua in caso di alluvioni. L'ente meteorologico spagnolo AEMET prevede piogge molto intense anche nelle zone costiere attorno a Valencia e Alicante.
Le previsioni del maltempo in Spagna: la traiettoria della DANA
La “goccia fredda” o DANA in spagnolo (Depresion Aislada en Niveles Alto, “depressione isolata nei livelli alti”) è una sacca di aria fredda e a bassa pressione ad alta quota con circolazione interna chiusa che si “stacca” da una corrente a getto e diventa autonoma, muovendosi indipendentemente dalla circolazione generale dell'atmosfera. È un fenomeno comune nell'area mediterranea nel periodo estivo-autunnale: in questo momento ce n'è un altro anche sopra l'Europa dell'Est diretto verso la Russia. Quello che sta cominciando a farsi sentire in Spagna si trovava fino a ieri sopra la Francia, dove con il suo bordo orientale ha lambito il Nord-Ovest italiano dove ha provocato le prime nevicate della stagione in Val d'Aosta e Piemonte.
La DANA è poi transitata sopra le isole Baleari e al momento staziona sulla Spagna orientale. Dalla giornata di domani giovedì 14 novembre l'AEMET prevede che la depressione si sposti verso il sudovest della penisola iberica, portando forti instabilità sull'Andalusia occidentale con precipitazioni attese di 80-100 millimetri. La DANA proseguirà la sua traiettoria verso ovest fino a raggiungere nella giornata di sabato 16 novembre l'Oceano Atlantico, ponendo fine al maltempo in Spagna. Le allerte meteo dell'AEMET si protraggono infatti fino a venerdì 15 novembre.
Il confronto con la DANA dell'alluvione a Valencia
Meteorologicamente parlando, la dinamica a cui sta assistendo la penisola iberica è simile a quella che ha provocato il disastro di Valencia: la bassa pressione attira aria umida dal Mediterraneo, la cui evaporazione è aumentata dalle temperature molto alte delle sue acque (attualmente circa 3 °C sopra la media del periodo). Questa umidità va quindi a fare da “materia prima” per la formazione di celle temporalesche e precipitazioni anche molto forti.
Fortunatamente ora ci troviamo di fronte a un sistema di bassa pressione in movimento, mentre la DANA che causò le alluvioni in Spagna a fine ottobre era stazionaria, pertanto nelle condizioni di generare temporali non solo molto violenti ma anche persistenti su aree relativamente limitate. D'altro canto, però, le perturbazioni di questi giorni cadranno anche su zone già colpite dalle ultime alluvioni, dove il terreno ancora saturo d'acqua difficilmente sarà in grado di assorbire i nuovi apporti di precipitazioni.