Quante volte abbiamo sentito o fatto la domanda "è nato prima l'uovo o la gallina"? Finalmente la scienza potrebbe avere la risposta e arriva da un organismo unicellulare preistorico, il Chromosphaera perkinsii, ritrovato nelle Hawaii e studiato dai ricercatori dell'Università di Ginevra: è nato prima l'uovo! Intuitivamente, avremmo già potuto pensare che sia stato prima l'uovo a nascere, poiché secondo la teoria dell'evoluzione, gli uccelli derivano dai rettili, i quali deponevano già le uova. Inoltre, sempre stando alle teorie evoluzionistiche, un essere vivente non può mutare nell'arco della propria vita, ma deve esserci sempre un passaggio nella progenie, quindi in teoria, la gallina sarebbe dovuta nascere già differenziata sempre e comunque da un uovo (anche se di rettile). Questa recente ricerca pubblicata su Nature va però più a fondo e ci conferma la nascita primaria dell'uovo, non solo rispetto alla gallina, ma sembra anche rispetto a tutti gli animali del pianeta. Questo organismo forma colonie multicellulari con un meccanismo molto simile a quello delle prime fasi di sviluppo embrionale e può arrivare a spiegare come la multicellularità animale può derivare da meccanismi evolutivi.
Come si è creato l’uovo: da un organismo unicellulare a una colonia multicellulare
Lo studio in questione è stato condotto all'Università di Ginevra e pubblicato sulla rivista Nature. Il team di ricercatori ha svolto un'indagine su un organismo unicellulare primordiale molto antico, risalente a circa oltre un miliardo di anni fa, la Chromosphaera perkinsii, della classe degli Ittiosporiani. Questo organismo, scoperto nei sedimenti dei fondali di mari poco profondi delle isole Hawaii, è un organismo autotrofo, cioè in grado di provvedere da solo al proprio nutrimento a partire da molecole inorganiche, non fa parassitismo, a differenza di quasi tutti gli altri organismi appartenenti alla sua stessa classe, ed è esistito prima di tutti gli animali sulla terra, dei quali ne è un parente stretto.
Una volta raggiunta una specifica dimensione, questo organismo unicellulare, pur essendo estremamente primordiale, inizia a dividersi e a produrre una colonia multicellulare, con tipi di cellule distinte coesistenti, nello specifico almeno due tipi diversi di cellule, che poi migreranno ciascuna per conto proprio.
Questa dinamica, fino alla formazione delle cellule distinte, assomiglia tantissimo a quella che c'è nella formazione di una blastula, uno stadio dello sviluppo embrionale di un uovo. La blastula è un ammasso di cellule risultante da un processo chiamato palintomia, cioè quel processo, che fa parte delle fasi iniziali della divisione cellulare (dette fasi di clivaggio), durante il quale le cellule si dividono tantissimo ma senza avere crescita cellulare. Inizierà poi, dopo vari processi, la differenziazione in tessuti.
Uno studio importante per capire le origini animali
Le scoperte dei ricercatori dell'Università di Ginevra su Chromosphaera perkinsii, suggeriscono che lo sviluppo multicellulare è molto più antico di quanto si pensasse in precedenza oppure che si è evoluto in modo convergente, cioè un meccanismo evolutivo in cui processi simili emergono indipendentemente in organismi molto diversi. Poiché la formazione delle colonie multicellulari di Chromosphaera perkinsii esiste solo in questo organismo e non in altri Ittiosporiani, l'opzione della convergenza potrebbe essere la più gettonata, ma non è una certezza. I ricercatori dichiarano che si concentreranno su questo aspetto negli studi futuri.
Resta il fatto che questo organismo potrebbe aver programmato la futura esistenza delle uova prima che queste esistessero effettivamente e questo studio pone nuove basi e apre un'ulteriore via per capire al meglio le origini animali.