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14 Luglio 2023
15:45

È vero che l’aspartame è cancerogeno? Chiariamo la questione senza allarmismi

In questo articolo analizziamo la struttura chimica del dolcificante aspartame, il suo comportamento nel nostro corpo, e cerchiamo di fare chiarezza sui reali rischi per la salute a seguito dei rapporti dell'OMS e delle decisioni dell'AIRC, che l'ha dichiarato "possibilmente cancerogeno"

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È vero che l’aspartame è cancerogeno? Chiariamo la questione senza allarmismi
Aspartame cancerogeno

Avete mai letto su qualche etichetta delle bevande "zero zuccheri" o sentito parlare dell’aspartame? L’AIRC (Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro) ha aggiunto recentemente questo dolcificante alla lista degli additivi possibilmente cancerogeni a seguito di un rapporto dell'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità). Ma niente panico: le ricerche dimostrano che non c’è rischio per la salute se si rispetta la dose giornaliera consigliata. Scopriamo cos’è l’aspartame, come agisce nel nostro organismo e perché è stato catalogato come possibile cancerogeno.

Cos’è l’aspartame?

L’aspartame è un additivo alimentare (E951) che viene utilizzato come edulcorante in bevande carbonate, dolciumi e alcuni prodotti lattiero caseari. La sua particolarità è che ha una struttura chimica che lo rende 200 volte più dolce dello zucchero comune (saccarosio). Quindi potenzialmente possiamo usare 1 grammo di aspartame per avere la stessa dolcezza di 200 grammi di saccarosio.

Al contrario di quanto si pensa, in realtà ha un contenuto calorico molto simile a quello dello zucchero da tavola, intorno a 4 Kcal per grammo; tuttavia, grazie al suo enorme potere dolcificante, possiamo ottenere gli stessi risultati dello zucchero utilizzandone molto meno. Ed è questo il motivo per il quale lo troviamo spesso in prodotti con basso contenuto in calorie.

aspartame o saccarosio

Ma com'è fatto?

L’aspartame è una molecola ottenuta dall’unione di due amminoacidi: acido aspartico e fenilalanina, quest’ultima modificata con l’aggiunta di un ulteriore gruppo chimico chiamato metile, che rende la molecola dolce. Questa struttura fa si che quando l’aspartame entra in contatto con la nostra lingua attivi alcuni recettori che inviano un segnale al cervello che ci fa sentire la sensazione di dolcezza.

aspartame struttura molecolare

Come si comporta nel nostro corpo?

Una volta nel tratto intestinale viene “attaccato” dagli enzimi, ovvero molecole specifiche che spezzano l’aspartame nei suoi costituenti più semplici, come se fossero delle forbici: acido aspartico, fenilalanina e metanolo.

Come abbiamo accennato sopra, le prime due molecole sono amminoacidi che possiamo immaginare come dei mattoncini che vanno a creare le proteine del nostro corpo, che a loro volta servono per costruire fibre muscolari e in casi particolari come fonte di energia.

aspartame metaboliti metanolo acido aspartico fenilananina

È importante sottolineare che gli amminoacidi come l’acido aspartico o la fenilalanina non sono esclusivi dell’aspartame, ma si trovano in tanti alimenti che ingeriamo normalmente come la carne. Il metanolo invece è un alcol, che il nostro corpo utilizza come fonte di energia. Questo composto è contenuto in alcuni frutti contenenti pectine come pomodori, mele o agrumi.

Non bisogna dimenticare che ad alti livelli di esposizione il metanolo è tossico per il nostro organismo. Nonostante ciò, è stato dimostrato che la concentrazione di metanolo raggiunta dopo l’assunzione di alimenti che lo possono contenere, incluso l'aspartame, è di gran lunga al di sotto di questi livelli.

Ma quali sono allora i problemi legati all’aspartame?

Prima di tutto dobbiamo introdurre un concetto: la dose giornaliera ammissibile (DGA), vale a dire la quantità di additivo in base al peso corporeo che si può ingerire al giorno senza che rappresenti un rischio per la salute. Nel caso dell’aspartame, la DGA fissata è di 40mg/kg di peso corporeo. Questo vuol dire che considerando un adulto di 60kg, per superare la DGA di aspartame dovrebbe bere al giorno intorno a 12 lattine di 330ml contenenti la massima dose di aspartame autorizzata.

Il discorso sulla potenziale cancerogenicità o tossicità dell’aspartame è associato alle tre molecole citate in precedenza: acido aspartico, fenilalanina e metanolo. Bisogna però sottolineare che questi tre composti potrebbero essere dannosi per l’organismo a dosi estremamente alte, di molto superiori a quelle della dose giornaliera ammissibile dell’aspartame.

Inoltre, questi composti vengono assunti generalmente con la nostra dieta. L’acido aspartico e la fenilalanina si trovano in quantità molto maggiori in carne, frutta e vegetali mentre il metanolo, ad esempio, è molto più presente nel succo di pomodoro che in una bevanda carbonata edulcorata solo con aspartame.

Le uniche persone che devono evitare assolutamente il consumo di aspartame sono quelle affette da fenilchetonuria, una malattia genetica che provoca un accumulo di fenilalanina nel sangue, andando a compromettere il sistema nervoso centrale. Per questa ragione è obbligatorio specificare nell’etichetta del prodotto la presenza di aspartame.

Per farci un’idea più chiara, vediamo come si classificano le sostanze cancerogene sul sito dell’AIRC. La lista è strutturata in 4 gruppi diversi: 1, cancerogeni umani certi, dove troviamo ad esempio l’alcol, il tabacco e gli insaccati di carne rossa (carni trasformate), 2A cancerogeni probabili per gli umani come la carne rossa o le bevande calde sopra i 65 °C, il 2B o possibili cancerogeni umani, dov’è stato inserito l’aspartame, e infine il gruppo 3 ovvero le sostanze non ancora classificabili come cancerogene.

È per questo motivo che non bisogna allarmarsi subito se questo prodotto è stato aggiunto alla lista di possibili cancerogeni. Come diceva il famoso alchimista Paracelso “è la dose che fa il veleno” e i numerosi risultati scientifici pubblicati al momento dimostrano che rispettando la dose giornaliera ammissibile di aspartame e seguendo un consumo responsabile non ci sono rischi riscontrabili per la salute.

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