Ripristinata l'allerta gialla per l'Etna dopo che ieri, 18 maggio 2023, il vulcano catanese ha dato vita ad un'eruzione esplosiva, causando l'innalzamento dell'allerta al livello rosso – il massimo per questo genere di fenomeni naturali. L'eruzione ha preso il via attorno alle ore 17:00, come confermato dall'analisi delle telecamere termiche da parte dell'Osservatorio Etneo, e si è originata in corrispondenza della Bocca Nuova. Al momento la situazione è sotto controllo ma l'attenzione resta comunque alta e l'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia continua a monitorare costantemente il vulcano – nonostante al momento si segnali solo una debole attività stromboliana intracraterica.
In realtà l'INGV segnala come ieri, oltre all'attività eruttiva, sia stata osservata anche attività sismica: il tremore sismico è stato particolarmente intenso tra la Bocca Nuova e il cratere di Sud-Est con una profondità media di circa 2,5 km sul livello del mare. La scossa più intensa ha fatto registrare una magnitudo massima pari a 3.2 e si è verificata ad Acireale, tra Fiandaca, Santa Maria degli Ammalati e Pennisi. Anche in questo caso la situazione attualmente è quasi rientrata alla normalità, con pochi eventi sismici e di bassa intensità.
Nonostante non ci siano stati né danni né feriti, ieri l'allerta rossa ha spinto la Protezione Civile a contattare i Comuni per attivare i centri operativi comunali, le proprie strutture e il volontariato, oltre a tutte le misure previsto dal piano di Protezione Civile. Anche per quanto riguarda i voli non sono stati segnalati particolari disagi dal momento che l'eruzione non ha disperso ceneri – tant'è che l'aeroporto Vincenzo Bellini di Catania è pienamente operativo.