I due grandi vulcani siciliani, Etna e Stromboli, hanno dato vita a episodi eruttivi piuttosto intensi negli ultimi giorni: lo Stromboli il 4 luglio ha dato vita a una colonna eruttiva alta più di 2 km, portando la Protezione Civile a trasformare l'allerta arancione in allerta rossa per l'isola vulcanica delle Eolie; allo stesso tempo l'Etna il 5 luglio ha prodotto una grande quantità di ceneri e fontane di lava, tanto da portare le autorità a chiudere temporaneamente l'aeroporto di Catania. La vicinanza tra questi due vulcani e il fatto che le due attività stiano avvenendo sostanzialmente in contemporanea hanno fatto sorgere sui social e in rete dubbi su un possibile collegamento tra i due sistemi vulcanici. In realtà, nonostante siano sistemi vulcanici che si sono sviluppati all'interno dello stesso contesto geodinamico alla macroscala, si tratta di due vulcani totalmente indipendenti l'uno dall'altro, come confermato anche dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV).
Dal punto di vista geofisico i due vulcani hanno apparati magmatici totalmente scollegati: per esempio, lo Stromboli erutta magma che proviene da una profondità di 200 km, mentre l'Etna “pesca” il magma da una profondità di 30 km. Anche per quanto riguarda l'attività eruttiva ci sono delle grandi differenze: quella dell'Etna tendenzialmente più intensa rispetto a quella dello Stromboli. Per avere un esempio pratico ci basta pensare ai parossismi – cioè eventi eruttivi particolarmente intensi – che sono molto più comuni nel caso dell'Etna rispetto allo Stromboli, il cui ultimo parossismo risale al 2019.
Certo, i due vulcani hanno anche delle caratteristiche in comune: sono due tra i vulcani più attivi non solo in Italia ma anche nel mondo ed entrambi mostrano spesso eruzioni di tipo "stromboliano". Con questo termine ci si riferisce ad eruzioni con esplosioni relativamente contenute che si alternano ad intervalli di tempo che vanno da qualche secondo a svariate decine di minuti. In comune hanno anche il contesto di formazione: entrambi nascono a causa della collisione tra la placca africana e quella eurasiatica, anche se in realtà nel caso dell'Etna non si tratta di un vulcano nato a causa della subduzione (come invece lo è lo Stromboli) quanto piuttosto da uno stiramento della crosta terrestre con conseguente formazione di magma.