Oggi, giovedì 11 luglio, si è verificata una frana sul Monte di Procida, più nello specifico si tratterebbe del crollo di un costone che, fortunatamente, non ha causato né vittime né feriti: stando alle prime ricostruzioni infatti l'area era già stata interdetta al pubblico e continuamente monitorata per via delle condizioni precaria, e dunque non erano presenti bagnanti nelle immediate vicinanze. C'è stata comunque paura tra i bagnanti dei vicini lidi di Miliscola (nell'area di Bacoli) per via della grande nuvola di polvere che si è abbattuta sul mare per poi alzarsi. L'evento franoso si è verificato poco dopo una scossa di terremoto di magnitudo 2.6 ai Campi Flegrei delle 11:59, ma al momento l'INGV non ha rilasciato comunicazioni ufficiali in merito a un eventuale correlazione tra i due fenomeni. Alcuni giornali entrati in contatto con l'Osservatorio Vesuviano sostengono che attualmente non sarebbe confermata una correlazione diretta tra il sisma e la frana, ma sicuramente nelle prossime ore la situazione sarà più chiara e sarà possibile fornire una descrizione più accurata di quanto accaduto.
La zona di Monte di Procida, in ogni caso, non è certo nuova alle frane : possiamo vederlo chiaramente osservando anche quanto riportato sul portale IdroGEO, cioè la piattaforma italiana sul dissesto idrogeologico.
Si vede chiaramente come si passi da zone a pericolosità moderata (aree gialle) a zone a pericolosità elevata e molto elevata (aree rosse e marroni). Se osserviamo invece l'immagine sottostante con l'inventario frane, vediamo la presenza di numerose aree costellate di puntini rossi: queste corrispondono a zone che in passato hanno fatto registrare fenomeni maggiori, soprattutto legati a fenomeni di crollo e ribaltamento.