Oggi lunedì 16 ottobre alle ore 12:36 una scossa di terremoto di magnitudo 3.6 ha colpito i Campi Flegrei. Secondo le stime dell'INGV l'epicentro del terremoto era situato in corrispondenza della Solfatara, mentre l'ipocentro a circa 2 km di profondità. Poiché il terremoto è stato superficiale, il sisma è stato avvertito distintamente dalla popolazione di Napoli e Pozzuoli. Al momento non sono stati segnalati danni a cose e persone. Dopo il silenzio sismico degli ultimi giorni, l'INGV ha annunciato con questa scossa l'inizio di uno sciame sismico.
Ultimamente eventi sismici come questo non sono una novità nell'area dei Campi Flegrei. Da mesi infatti l'area è colpita da numerose scosse ravvicinate nel tempo. Non c'è niente di anomalo: tutto è riconducibile al fenomeno del bradisismo, un fenomeno di origine vulcanica caratterizzato da un periodico di innalzamento e abbassamento del suolo. Le fasi di innalzamento sono sistematicamente accompagnate da scosse frequenti per lo più di intensità ridotta, mentre durante l'abbassamento del suolo non si registrano sismi.
Quando il sollevamento è particolarmente rapido, le scosse diventano più intense e frequenti: si parla allora di crisi bradisismica, come quelle avvenute nel 1969-72 (risalita del suolo di 1,77 m) e nel 1982-84 (risalita di 1,78 m). Dal 2005 nella zona Flegrea sta avvenendo una nuova fase di crisi bradisismica, con un innalzamento del suolo che ha raggiunto nell'area del rione Terra circa 113 cm.
C'è da preoccuparsi? Per il momento no, ma è importante sapere che le condizioni potrebbero cambiare. La stessa INGV segnala che oltre ai sismi non ci sono anomalie che possano far pensare ad un'imminente eruzione.
L'attuale crisi bradisismica flegrea potrà sfociare in una nuova eruzione del supervulcano? Questo non possiamo prevederlo con così tanto anticipo. Proprio per questo motivo è essenziale restare aggiornati con tutte le indicazioni fornite da INGV e Protezione Civile.
Per approfondire, ecco un mini-documentario sul fenomeno del Bradisismo, scritto e girato da Andrea Moccia, con Claudio Morelli.
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