Sono molti gli animali che producono lacrime, ma la loro funzione è biologica (protezione dell'occhio o lubrificazione) e non emotiva o volta a comunicare stress e dolore. Da questo punto di vista, gli esseri umani sembrano essere gli unici animali che manifestano lacrimazione con scopi di comunicazione emotiva. Gli animali comunicano tristezza e altre emozioni attraverso altre forme di linguaggio del corpo o con comportamenti insoliti, per esempio isolandosi o rifiutando il cibo. E sì, se ve lo steste chiedendo i coccodrilli piangono, ma solo quando compiono uno sforzo fisico molto intenso.
Quali animali producono lacrime e come fanno a “piangere”
Esistono animali che producono vere e proprie lacrime da ghiandole lacrimali, ma non sono lacrime emotive (come quelle degli esseri umani che hanno una propria chimica particolare). Molto spesso, invece, gli animali "piangono" senza lacrimare, utilizzando, quindi, comunque dei meccanismi particolarmente evoluti per dimostrare sofferenza, dispiacere o stress.
Ecco una lista degli animali maggiormente studiati per i quali si trovano informazioni sulla lacrimazione, con indicati i comportamenti principali attraverso cui comunicano sofferenza (insomma, come "piangono"):
- Cavalli: piangono lacrimando per rimuovere corpi estranei dall'occhio e per mantenere una continua lubrificazione;
- Cani: emettono un piagnucolio dovuto a stress o angoscia; se si vedono lacrime saltuarie, è sicuramente dovuto alla pulizia dell'occhio, se sono lacrime continue potrebbe essere un problema di lubrificazione dell'occhio;
- Gatti: miagolano e si lamentano per mostrare tristezza o disagio;
- Elefanti: tra i pochi animali che piangono lacrimando se sottoposti a forte stress emotivo o fisico;
- Primati (scimpanzé e gorilla): assumono atteggiamenti e posture mostrando sofferenza con il linguaggio del corpo e con il comportamento;
- Orsi: producono lacrime per tenere gli occhi umidi e puliti; utilizzano il lamento in caso di stress emotivo e fisico;
- Vitelli: lacrimano se subiscono la separazione dalla madre nel periodo del latte, senza un allontanamento graduale, o se percepiscono un dolore fisico molto forte;
- Mucche: lacrimano se vengono separate dai cuccioli durante il periodo della produzione di latte;
- Polli: emettono un lamento forte;
- Topi e ratti: squittiscono in modo acuto e stridulo per la perdita di un membro del gruppo a cui sono legati;
- Coccodrilli: piangono lacrimando quando sono sottoposti a un grande sforzo;
- Uccelli: puliscono gli occhi con le lacrime; i pappagalli manifestano dolore e frustrazione vocalizzando, facendo versi e acquisendo comportamenti insoliti;
- Anfibi e rettili: lacrimano per proteggere gli occhi dagli agenti esterni.
I pareri degli esperti sul pianto degli animali
Al momento tutto sembra portare alla consapevolezza che gli animali non piangano lacrime emotive, anche se il motivo di questa speciale evoluzione umana è ancora oggetto di studio. Sembra infatti che gli umani siano gli unici animali ad aver sviluppato le lacrime come segnale potente di trasmissione di un messaggio di bisogno nell'ambito sociale.
Ciò che è sicuro è che, seppure qualche animale sia in grado di piangere, per piangere come un essere umano (cioè con lacrime emotive) occorre la capacità di elaborare in modo complesso emozioni profonde tramite una struttura cerebrale specifica, ma anche un'anatomia dell'occhio che consenta questa forma specifica di lacrimazione.
È certo quindi che gli animali utilizzino le lacrime per lubrificare l'occhio e tenerlo pulito da agenti esterni, e che manifestino la tristezza, la depressione, il dolore e altre di queste emozioni – che sono comunque in grado di provare – in modo diverso, per esempio con comportamenti insoliti o posture corporee evidentemente diverse dall'ordinario.
E i cani piangono?
Altro esempio molto studiato sono i cani. Diversi studi descrivono come i cani non piangano per la tristezza, ma guaiscono o assumono pose di sottomissione. Le lacrime basali del cane sono utili alla lubrificazione dell'occhio; le lacrime vengono poi indirizzate all'interno del naso da dove poi riescono. Una lacrimazione forte dell'animale potrebbe indicare un problema di questo tipo di drenaggio. I cani possiedono anche la possibilità di produrre lacrime reattive, oltre quelle basali di cui parlavamo, cioè lacrime utili propriamente a far andare via un corpo estraneo dall'occhio, oppure come risposta ad una infiammazione o infezione.