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12 Gennaio 2024
14:00

I 10 animali più mortali al mondo per gli esseri umani: la classifica

Quali sono gli animali più pericolosi al mondo e letali per l'uomo? Non è questione di grandezza. Piccolo spoiler: nella top 10 sono assenti gli squali.

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I 10 animali più mortali al mondo per gli esseri umani: la classifica
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Se si pensa a quali animali fanno più vittime tra gli esseri umani, istintivamente vengono in mente creature che ci incutono paura, magari predatori come squali o lupi. In realtà la maggior parte delle morti causate dagli animali è dovuta molto alle malattie che essi possono trasmettere più che alla ferocia dell'animale in sé: per questo motivo, a volte sono gli animali più piccoli quelli più pericolosi. Vediamo quindi le 10 specie animali più pericolose per noi esseri umani, in ordine crescente di vittime all'anno provocate.

Disclaimer: le stime delle vittime sono necessariamente approssimative e la classifica non può essere considerata definitiva, in quanto i numeri cambiano in base alle circostanze ambientali. Lo scopo è soprattutto mostrare la differenza tra il rischio percepito e quello reale.

10. Tenia:
700 vittime all'anno

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Credits: Rjgalindo, CC BY–SA 3.0, via Wikimedia Commons.

Taenia solium è un parassita responsabile di un'infezione chiamata cisticercosi, in grado di uccidere globalmente circa 700 persone all'anno. Le tenie allo stato larvale, i cisticerchi, si annidano nella muscolatura striata di animali come suini e bovini (ospiti intermedi), ma anche dell’essere umano (ospite definitivo). L’infezione animale avviene in genere tramite l’alimentazione, in particolare con il consumo di acqua contaminata da residui fecali umani, mentre per l’Uomo con carni e frattaglie infette non cotte. Spesso la patologia è asintomatica o porta a semplici disturbi gastrointestinali, mentre la forma più grave, la neurocisticercosi, può provocare la morte.

9. Coccodrillo:
1000 vittime all'anno

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Secondo la FAO, il coccodrillo (ordine Crocodylia) è attualmente considerato l'animale di grandi dimensioni responsabile del maggior numero di morti umane in Africa, ma le stime reali sono spesso difficili da raccogliere.

8. Verme cilindrico:
4500 vittime all'anno

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Credits: Wikimedia Commons.

Secondo uno studio del 2013, Ascaris lumbricoides, parassita stretto dei suini, è responsabile dell’ascaridiosi (o ascariasi), un’infezione che uccide in media 4500 persone all'anno per ostruzione intestinale o delle vie biliari. La via infettiva è molto simile a quella di T. solium e gli individui più colpiti sono i bambini tra i 2 e i 10 anni, o adulti rifugiati (per via della scarsa igiene, dovuta alle circostanze precarie di vita) ma anche viaggiatori in aree tropicali endemiche.

7. Mosca tse-tse:
10.000 vittime all'anno

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Credits: Kira Heller, CC BY–SA 4.0, via Wikimedia Commons.

La mosca del genere Glossina trasmette una malattia chiamata “malattia del sonno”, la tripanosomiasi africana. Si tratta di un'infezione data da un protozoo del genere Trypanosoma che all'inizio provoca cefalea (mal di testa), febbre, dolori articolari e prurito, ma se non curata tempestivamente può portare anche a gravi problemi neurologici. Le stime di incidenza e mortalità sono difficilmente univoche ma l’osservatorio dell’OMS riporta un calo importante dal 2010 al 2022.

6. Cimice:
12.000 vittime all'anno

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Credits: Heigen Villacarlos, CC BY–SA 4.0, via Wikimedia Commons.

L’insetto della sottofamiglia Triatominae, è vettore del Trypanosoma cruzi, responsabile della malattia di Chagas (o tripanosomiasi americana), che uccide in media circa 12.000 persone all'anno. L'insetto infetto deposita le sue feci sulla pelle della persona mentre dorme. Al risveglio, questa si gratta la zona infetta, scavando delle micro-ferite e introducendovi involontariamente le feci dell'invertebrato. Ma la trasmissione può avvenire anche per mezzo del contatto mani-occhi-bocca, di trasfusioni ematiche e trapianti da donatore infetto oppure – ma si tratta di casi molto rari – bevendo succo di canna da zucchero fresco. Sebbene la mortalità sia diminuita in modo significativo, la patologia può causare danni irreversibili a cuore, apparato digerente e sistema nervoso.

5. Vermi piatti:
oltre 20.000 vittime all'anno

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Credits: Photo Credit:Content Providers(s): CDC/Dr. Sulzer, Public domain, via Wikimedia Commons.

I platelminti del genere Schistosoma sono responsabili della schistosomiasi, un’infezione che può causare dolori addominali intensi e sangue nelle feci o nelle urine. Le forme larvali del verme parassita – rilasciate dal tratto gastrointestinale delle lumache d'acqua dolce – penetrano nella pelle umana a contatto con l'acqua infestata. Le stesse persone infette sono all’origine della contaminazione delle fonti di acqua dolce, attraverso lo scarico di feci o urine contenenti le uova del parassita, che si schiudono in acqua.

Una volta dentro l’organismo, le larve si sviluppano in schistosomi adulti, che vivono e producono altre uova nei vasi sanguigni. Alcune uova vengono espulse attraverso urina e feci, continuando il ciclo di vita all’esterno. Altre, invece, rimangono nei tessuti causando reazioni immunitarie e danni progressivi agli organi. L'OMS stima dai 20.000 ai 200.000 decessi causati dalla schistosomiasi.

4. Cane:
oltre 35.000 vittime all'anno

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I cani infettati dal virus della rabbia (Rabdovirus) sono tra gli animali più letali in circolazione. Il virus può essere facilmente prevenuto con i vaccini sia per l’umano che per l’animale. Al contrario, una volta evidenti i primi sintomi dell’infezione, la morte sopraggiunge nella totalità dei casi. Circa 35.000 decessi l'anno sono attribuibili alla rabbia solo in Asia e nel 99% di questi casi la zoonosi avviene per il morso di un cane.

3. Serpenti:
oltre 100.000 vittime all'anno

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I morsi di serpente uccidono ogni anno più di 100.000 persone. A rendere ancora più preoccupante questo dato, v’è la carenza di disponibilità globale di un antiveleno essenziale.

2. Essere umano:
460.000 vittime all'anno

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Eh sì. Secondo l'Ufficio delle Nazioni Unite contro la droga e il crimine, nel 2021 si sono verificati circa 458.000 omicidi intenzionali, il che rende l'Uomo il secondo animale – e il mammifero – più letale per sé stesso con ben 52 omicidi ogni ora. Questo, tralasciando i dati delle morti colpose.

1. Zanzare:
750.000 vittime all'anno

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Le zanzare dei generi Anopheles e Aedes sono responsabili del maggior numero di decessi in quanto rispettivamente vettori del protozoo Plasmodium e di virus a RNA del genere Flavivirus. Il primo è responsabile dell’insorgenza della malaria mentre il secondo, e tutte le sue varianti, porta alla febbre Dengue, Zika e Chikungunya.

Solo la malaria è responsabile di oltre la metà dei decessi da puntura di zanzara, anche se l'incidenza della malattia è diminuita del 37% tra il 2000 e il 2015. La febbre Dengue, invece, è una delle principali cause di ospedalizzazione e morte tra i bambini delle aree dove essa è endemica (Asia, Caraibi e America del Sud), in particolare quando a svilupparsi è la forma più violenta: la febbre emorragica.

E gli squali? Il rischio reale e quello percepito

Vi sarete accorti che in questo elenco non compaiono alcuni degli animali ritenuti tra i più temibili come squali (al 15° posto con 6 vittime all'anno), lupi (14° posto, 10 vittime all'anno) e leoni (al 13° posto con oltre 20 vittime all'anno). Come mai? Alla base c’è probabilmente un’errata percezione umana del rischio, e quindi anche del pericolo, che non tiene conto delle circostanze esterne e della statistica.

Quante probabilità ci sono infatti di entrare a stretto contatto con uno squalo, un lupo o un orso? Quali sono le circostanze per cui l’incontro può rivelarsi fatale e quanti casi di questo tipo si verificano realmente? Provare a rispondere a queste domande può aiutarci a misurare i rischi reali e prendere decisioni sensate sia per noi stessi che per gli altri – compresi gli stessi animali – evitando di cadere nel tranello della sottostima dei pericoli reali.

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