In presenza di forte umidità e di scarsa ventilazione, il cane soffre più di noi esseri umani, soprattutto in ambienti particolarmente chiusi, surriscaldati e poco areati, come un’auto ferma sotto il sole. Questo accade perché i cani hanno un sistema di termoregolazione diverso dal nostro : in altre parole, mantengono pressoché costante la loro temperatura interna sfruttando meccanismi fisiologici differenti . Innanzitutto, il cane non suda (possiede ghiandole che producono “sudore” solo sotto i cuscinetti plantari) ma disperde il calore solamente attraverso la bocca, il naso e in parte le orecchie. Per questo motivo, quando fa molto caldo il cane aumenta notevolmente la frequenza respiratoria (uno stato fisiologico chiamato polipnea) e cerca il contatto con superfici fresche. Il suo meccanismo di risposta alle alte temperature è meno efficiente del nostro e quindi può essere soggetto a colpi di calore: conoscere i meccanismi fisiologici dei nostri animali domestici è importante per evitare comportamenti scorretti e a volte dannosi.
Come funziona la termoregolazione nel cane
Il cane, come l’uomo e gli altri mammiferi, è un animale omeotermo, cioè in grado di mantenere costante la propria temperatura corporea indipendentemente da quella esterna, ma lo fa con strategie diverse dalle nostre. In generale, gli organismi regolano gli scambi termici con l’ambiente attraverso quattro modalità:
- evaporazione di liquidi (come facciamo noi umani col sudore);
- convezione, cioè – semplificando – il trasferimento di calore all'aria;
- conduzione del calore verso un corpo più freddo con cui siamo in contatto diretto;
- radiazione, ovvero perdita di calore attraverso l’emissione di radiazioni infrarosse.
Se per noi esseri umani il principale meccanismo di dispersione del calore è l'evaporazione, nel cane il raffreddamento corporeo avviene per più del 70% per radiazione e per convezione e solo in parte per evaporazione. La temperatura si abbassa attraverso il ritmo respiratorio accelerato, meccanismo detto tecnicamente polipnea. L’aria calda entra nella bocca, passa sulla superficie umida della lingua, si raffredda e abbassa la temperatura prima del sistema capillare e poi del corpo.
Anche il naso presenta una struttura tale da favorire la perdita e l’evaporazione di acqua attraverso le mucose umide. Quando il caldo non è eccessivo, il cane respira con il naso e l’aria passando attraverso la mucosa nasale si raffredda. Quando fa molto caldo questo meccanismo non è più sufficiente e interviene la respirazione a ritmo accelerato e lo scambio di calore attraverso la bocca e la lingua. Inoltre, per sfruttare il meccanismo della conduzione i cani si coricano su superfici fredde, mantenendo il contatto del ventre con il pavimento fresco.
Nel cane non c’è sudorazione cutanea e le ghiandole sudoripare apocrine, distribuite su tutto il corpo sono prive di funzione termoregolatrice, ed emettono sostanze che determinano il caratteristico “odore del cane”. Le ghiandole sudoripare eccrine (cioè quelle che in noi esseri umani producono il sudore) nel cane sono presenti solo al livello dei polpastrelli e servono a mantenerli morbidi e umidi.
Come proteggere il cane dal calore
Per aiutare i nostri amici a quattro zampe durante la stagione estiva qualche accorgimento può rivelarsi particolarmente utile. Innanzitutto, come raccomanda anche il Ministero della Salute, il cane non va tosato: il pelo ha un ruolo di protezione dai raggi solari e di isolante dal calore eccessivo. È sufficiente rimuovere il pelo in eccesso con una spazzolatura frequente. Inoltre, è opportuno far riposare l'animale in un luogo che abbia una temperatura intorno ai 24 °C , lasciando a sua disposizione una ciotola di acqua fresca. All'esterno è bene scegliere una zona all'ombra e ventilata, e se necessario rinfrescare l'animale con un panno bagnato (ma non ghiacciato) al livello della testa e della regione inguinale. Vanno evitate assolutamente le passeggiate sotto il sole nelle ore più calde o soste nell'auto quando fa molto caldo, specialmente sotto il sole. Infine, si può somministrare cibo fresco, ma non freddo.
Il rischio del colpo di calore nel cane
Il cane ancor più dell’uomo può essere soggetto al colpo di calore specialmente in caso di elevata umidità ambientale. Basti pensare che, in base ad uno studio condotto nel 2004, risulta che il 50% dei cani all'interno di un'automobile con una temperatura nell'abitacolo di 29 °C e un’umidità dell'80-90% possono sopravvivere appena 48 minuti. Lasciarlo in auto, sotto il sole in estate mette il nostro amico a quattro zampe a serio rischio di non sopravvivere.
I cani risentono molto sia della permanenza prolungata in luoghi caldi, chiusi e non ben ventilati, sia dell'aumento della temperatura al cambio di stagione quando per loro è più difficile recuperare le forze dopo un'intensa attività fisica.
Alcune razze a pelo lungo e scuro o con il muso molto schiacciato (razze brachicefale) sono più soggette rispetto ad altre al colpo di calore. Anche l'eccesso di grasso in soggetti obesi rallenta lo scambio di calore con l'esterno. Tutti i cani, indipendentemente dalla razza, hanno bisogno di qualche tempo per potersi acclimatare a climi caldi.