![Immagine](https://staticgeopop.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/32/2024/05/eruzione-flegrei-vesuvio.jpg)
In questi giorni le ripetute scosse ai Campi Flegrei – in particolare quella di magnitudo 4.4 avvenuta alle 20:10 di lunedì 20 maggio – hanno riacceso i riflettori sull'area e in molti si stanno chiedendo se questi sismi potrebbero in qualche modo favorire l'eruzione del Vesuvio, situato ad appena 30 km di distanza. Al momento l'attività sismica, che continua ormai a momenti alterni dal 2005, non sta impattando in modo diretto sul Vesuvio, tanto che l'Osservatorio Vesuviano assegna alle due aree della Campania due livelli di allerta diversi: quella del Vesuvio è verde, mentre i Campi Flegrei sono in allerta gialla. E se invece i Campi Flegrei dovessero eruttare? Anche in questo ipotetico caso il Vesuvio non ne risentirebbe: questo perché verosimilmente non esiste alcun collegamento diretto tra i due sistemi vulcanici. Ma andiamo più nel dettaglio.
Per prima cosa dobbiamo dire che i due vulcani sono completamente diversi tra loro a livello strutturale: il Somma-Vesuvio è uno stratovulcano, mentre i Campi Flegrei – come suggerisce il nome – sono un campo vulcanico, cioè sono caratterizzati da vulcanismo diffuso su tutta l'area. E in profondità invece? Qui le cose si complicano perché la risposta dipende molto dal gruppo di lavoro a cui lo si chiede e dal metodo utilizzato per svolgere gli esperimenti.
Per esempio, sono stati compiuti test sismici che hanno identificato delle anomalie a circa 10 km di profondità che potrebbero essere interpretate (in modo indiretto) come una sorgente magmatica comune profonda che alimenta entrambi gli apparati.
![camera-magmatica-vesuvio-campi-flegrei-1](https://staticgeopop.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/32/2022/01/camera-magmatica-vesuvio-campi-flegrei-1.jpg)
Allo stesso tempo però sono state condotte analisi geochimiche e petrografiche sul materiale eruttato in passato dai due vulcani. Qui i risultati cambiano: i minerali osservati nei due casi sono incompatibili tra loro dal punto di vista geochimico, oltre che essersi formati a profondità diverse: parliamo di 3-4 km per il Vesuvio e di circa 8 km per i Campi Flegrei. Ciò indicherebbe che ciascun sistema vulcanico avrebbe una propria camera magmatica indipendente dall'altra, come sostenuto anche dal vulcanologo e geochimico Claudio Scarpati.
Per questo motivo dal punto di vista vulcanologico le due strutture non si condizionano reciprocamente: questo lo si nota dalla frequenza delle eruzioni, che è completamente diversa, e anche dalla dinamica stessa degli eventi eruttivi. Perciò anche in caso di ipotetica eruzione dei Campi Flegrei, è altamente improbabile che il Vesuvio ne risenta in alcun modo.
Per approfondire, ecco un mini-documentario sui Campi Flegrei: