Il labirinto più grande del mondo si trova in Italia, nelle campagne intorno a Parma, in località Fontanellato, e si chiama Labirinto della Masone. È stato ideato dall'editore, bibliofilo e collezionista d'arte Franco Maria Ricci (1937-2020), inaugurato nel maggio 2015 e aperto al pubblico nel giugno 2015. Copre 7 ettari di terreno ed è stato realizzato con circa 300.000 piante di bambù, di diverse specie e alte tra i 3 e i 15 metri. L'idea di costruire una simile opera venne a Ricci nel 1977, quando l'editore promise al famoso scrittore argentino Jorge Luis Borges, suo amico e collaboratore, che un giorno avrebbe dato seguito alla sua visione di realizzare un gigantesco labirinto proprio nelle campagne parmigiane.
L'ingresso del labirinto è anticipato da un'area con ristorante, bar e bagni pubblici e a tutti coloro che si cimentano nell'impresa di percorrerlo (a pagamento) viene dato un braccialetto di riconoscimento e un numero di telefono di emergenza nel caso ci si perda e non si riesca più ad uscire. All'interno del dedalo di sentieri sono posizionati in punti strategici dei segnali numerati di colore rosso che permettono ai gestori di comprendere l'esatta posizione delle persone che si fossero eventualmente perse per andare a recuperarle.
Il percorso verso il centro della struttura dura circa 30-60 minuti, camminando in modo tranquillo e non guardando le varie mappe del percorso presenti ogni tanto per aiutare a terminarlo. La sua struttura ha preso spunto da vari stili architettonici e urbanistici del passato. L'intreccio dei sentieri è un rimando ai labirinti classici, come il labirinto cretese a sette spire (famoso a questo proposito è il mito del Labirinto del Minotauro), mentre la pianta quadrata è un richiamo diretto ai labirinti romani. Il perimetro della struttura a forma di stella si ispira invece alle città rinascimentali e ricorda, ad esempio, Palmanova.
Al centro del labirinto, una volta concluso, si apre una piazza che presenta vari edifici in mattoni rossi, progettati da Pier Carlo Bontempi. L'elemento sicuramente più in mostra si trova sul lato della piazza opposto all'ingresso del labirinto ed è una piramide al cui interno è stata ricavata una cappella, a simboleggiare il legame che c'è da sempre tra spiritualità, fede, religione e il concetto di labirinto.
La visita prosegue poi con un museo di 5000 mq che ospita circa 500 opere d’arte, della collezione personale di Franco Maria Ricci. Si tratta sopratutto di quadri e sculture che vanno dal Cinquecento al Novecento, realizzate da artisti di fama mondiale, tra cui Hayez o Antonio Ligabue.
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