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28 Giugno 2024
6:00

Il primo gioco da tavolo della storia è il “senet” dell’Antico Egitto: cos’è e come si giocava

Oltre a piramidi, geroglifici e papiri, gli antichi egizi hanno inventato anche il primo gioco da tavolo o di società conosciuto: il senet, che risale a circa 5000 anni fa. Quali erano le regole e che rapporto ha il senet con i giochi attuali?

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Il primo gioco da tavolo della storia è il “senet” dell’Antico Egitto: cos’è e come si giocava
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Il gioco più antico di cui si abbia notizia è il senet, nato in Egitto verso la fine del III millennio a.C. e diffusosi anche in altri territori mediterranei. Non si sa con precisione quali fossero le regole del gioco, ma gli studiosi moderni hanno elaborato varie teorie e proposto persino una versione moderna. Tuttavia, a differenza di quanto spesso si crede, il senet non è il diretto progenitore degli scacchi, del backgammon e degli altri giochi attuali.

Cos’è il senet e cosa si usava per giocarci

Il più antico gioco di società che conosciamo è il senet (o senat), diffuso nell’antico Egitto. In lingua egizia la parola senet significa “passaggio” e in origine il gioco aveva un significato religioso, simboleggiando il passaggio dalla vita alla morte.

Per giocare si usavano una scacchiera di trenta caselle disposte su tre colonne da dieci, 14 pedine (sette per ciascuno dei due giocatori), e quattro pezzi cilindrici con le due facce di colori diversi (una bianca e una nera), che avevano la funzione dei dadi. I due giocatori muovevano le pedine in base al punteggio realizzato con il lancio dei pezzi cilindrici, fino a portarle tutte fuori dalla scacchiera.

Disposizione delle caselle
Disposizione delle caselle del senet

Come si gioca a senet? Le regole di Kendall

Non è chiaro come si giocasse a senet in Egitto e probabilmente nel corso dei secoli le regole cambiarono più volte. Gli studiosi hanno proposto diverse interpretazioni e uno storico americano, Timothy Kendall, ha formulato persino delle regole moderne (in larga parte da lui inventate e non documentate da fonti egizie).

Nella versione di Kendall, lo scopo del gioco è far uscire tutte le proprie pedine dalla scacchiera. Il movimento delle pedine è determinato dal lancio dei pezzi cilindrici, che assegnano un punteggio a seconda della combinazione che viene fuori: una faccia bianca e tre nere danno un punto; due bianche e due nere due punti, ecc.

All’inizio del gioco le pedine sono disposte in maniera alternata sulle prime caselle. Il giocatore le muove in avanti, seguendo un percorso a Z, in base al punteggio ottenuto con il lancio dei pezzi cilindrici; se la pedina finisce su una casella occupata dall’avversario, questa è costretta a retrocedere e a prendere la posizione della pedina che l’ha “attaccata”.

Esistono inoltre situazioni particolari. Per esempio, due pedine dello stesso colore su due caselle attigue formano un muro che il giocatore avversario non può attaccare (cioè non può far andare la sua pedina su una delle due caselle).

Nefertari e il senet
Nefertari e il senet

Le origini e la diffusione del senet

La raffigurazione più antica del senet si trova su un affresco della tomba di Hesy, un alto ufficiale vissuto tra il 2683 e il 2613 a.C. Gli studiosi, però, ritengono che il gioco fosse apparso in Egitto già al tempo della Prima dinastia, intorno al 3100 a.C. Quel che è sicuro è che il senet è raffigurato in diverse pitture murali e papiri del secondo e del primo millennio. Gli archeologi, inoltre, hanno ritrovato diversi esemplari intatti della scacchiera, il più antico dei quali risale agli anni del Medio Regno (all’incirca tra il 2000 e il 1700 a. C.).

Il senet si diffuse anche fuori dall’Egitto. Certamente era conosciuto nell’isola di Cipro e forse arrivò anche in Mesopotamia, dando origine ai giochi di società praticati dalle civiltà stanziate nell’area: il Gioco reale di Ur, attestato per la prima volta intorno al 2600, e il Gioco dei 20, risalente al secondo millennio a.C. Il senet, secondo le teorie più accreditate, scomparve dopo la conquista romana dell’Egitto (30 a.C.).

Scacchiera da sente del XIV secolo a. C.
Scacchiera da senet del XIV secolo a. C.

Il senet e i giochi da tavola moderni

Alcuni studiosi ritengono il senet fosse il progenitore di tutti i giochi da tavola praticati nel mondo antico e che, di conseguenza, avesse dato origine anche ai giochi moderni (scacchi, dama, backgammon, ecc.), derivati da quelli del mondo antico. Ricerche più recenti hanno messo in discussione questa teoria ed evidenziato che altri giochi antichi, come il pente grammai dei greci e il chaturanga dell’India (diretto predecessore degli scacchi), nacquero in maniera indipendente. Il senet perciò non può essere considerato il diretto antecedente dei giochi da tavola moderni. Certamente, però, è il più antico gioco da tavolo che si conosca.

Il senet oggi

In tempi recenti, l’interesse per la civiltà egizia ha fatto riscoprire il gioco del senet, che è menzionato in vari libri sull’Egitto e compare persino in alcuni videogiochi ambientati al tempo dei Faraoni, come Tomb Raider: the Last Revelation del 1999. Esistono inoltre versione moderne del set da gioco, nelle quali in genere i pezzi cilindrici per determinare il punteggio sono sostituiti da dadi. Il senet si può giocare anche online: alcuni siti web consentono di sfidare un avversario umano o l’intelligenza artificiale.

Fonti
Walter Crist, Debunking the Diffusion of Sene, Board Game Studies Journal 15(1), 2021, pp. 13-27
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