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5 Maggio 2025
17:30

In arrivo il picco delle Eta Aquaridi, le “stelle cadenti” di maggio: ecco quando e come osservarle

Il picco delle Eta Aquaridi avverrà la notte tra il 5 e il 6 maggio. Generate dalla scia di detriti della cometa di Halley, la fascia di migliore visibilità sarà dalle 4 alle 5 del mattino, quando la costellazione dell'Acquario, da cui provengono le meteore, sarà abbastanza alta sull'orizzonte est/sud-est.

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In arrivo il picco delle Eta Aquaridi, le “stelle cadenti” di maggio: ecco quando e come osservarle
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Credits: ESO/P. Horalek, CC BY 4.0, Wikimedia Commons.

La notte tra il 5 e il 6 maggio sarà possibile osservare lo splendido sciame meteorico delle Eta Aquaridi, le "stelle cadenti" del cielo di maggio originate dalla scia della cometa di Halley, che raggiungeranno il picco di attività con fino a 50/60 meteore visibili all'ora. Le Eta Aquaridi sono uno degli sciami meteorici più abbondanti e suggestivi della prima parte dell'anno, generati dal passaggio della Terra nella scia di detriti lasciata dalla cometa di Halley. Lo sciame meteorico sarà visibile, a occhio nudo, a partire dalle 3:00 del mattino, col massimo dello spettacolo previsto tra le 4 e le 5 del mattino, quando la costellazione dell'Acquario, dalla cui direzione provengono le meteore, sarà sufficientemente alta sull'orizzonte est/sud-est. La finestra temporale di picco delle Eta Aquaridi é abbastanza ampia, per cui le meteore saranno copiose anche qualche giorno prima e dopo il 6 maggio, fornendo abbastanza tempo per organizzare una gita fuori porta per osservarle al meglio.

Cosa sono le Eta Aquaridi e come si originano

Lo sciame meteorico delle Eta Aquaridi prende il nome dal radiante da cui le meteore sembrano provenire. Quest'ultimo si trova infatti nella costellazione dell'Acquario, vicino alla stella Eta Aquarii. Lo sciame meteorico delle Eta Aquaridi é uno dei due sciami generati dal passaggio della Terra attraverso i detriti lasciati dalla cometa di Halley. Quest'ultima ha modificato la sua orbita nel corso dei secoli, rilasciando detriti in punti diversi dello spazio. Quelli delle Eta Aquaridi, rilasciati dalla cometa di Halley centinaia di anni fa, generano una pioggia meteorica che é 2/3 volte più intensa dell'altro sciame generato dalla cometa di Halley, le Orionidi.

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Rappresentazione schematica della posizione dei detriti della cometa di Halley da cui si generano le Eta Aquaridi. In questi giorni, la Terra (pallino azzurro in basso a sinistra) si trova nel punto della sua orbita che interseca quella dei detriti della cometa di Halley, generando lo sciame meteorico delle Eta Aquaridi. Credits: International Meteor Organization.

Le Eta Aquaridi si configurano come il terzo sciame meteorico più abbondante dell'anno, con un tasso di meteore pari a circa 50/60 all'ora che entrano in atmosfera a una velocità di circa 230.000 km/h. Il periodo di attività va dal 19 aprile al 28 maggio. Sebbene convenzionalmente ogni anno il picco si aggiri attorno al 5/6 maggio, in realtà il massimo di attività dello sciame meteorico é molto largo, comprendendo anche alcuni giorni prima e dopo le suddette date.

Quando e dove osservare le Eta Aquaridi

Data la direzione di provenienza, lo spettacolo delle Eta Aquaridi tende a favorire gli osservatori a cavallo dell'equatore e quelli dell'emisfero australe. Le meteore sono comunque visibili anche nell'emisfero nord, sebbene solo poche ore prima dell'alba. La costellazione dell'Acquario sorge infatti, nella notte tra il 5 e il 6 maggio, intorno alle 3:00 del mattino in direzione est. A quell'ora l'osservazione delle meteore sarà molto difficoltosa data la bassa altezza sull'orizzonte, per cui si dovrà attendere almeno un'ora per iniziare a godere dello spettacolo celeste. Intorno alle 04:00, infatti, la stella Eta Aquarii, dalla cui direzione sembrano provenire le meteore, si sarà alzata a circa 20 gradi sull'orizzonte est/sud-est. 

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Volta celeste alle 4:30 del mattino del 6 maggio, giorno del picco delle Eta Aquaridi. Le meteore provengono dalla direzione della costellazione dell’Aquario (in basso a destra nell’immagine), a circa 20 gradi sull’orizzonte est/sud–est. Credits: Stellarium.

Col proseguire dei minuti, la costellazione si alzerà sempre di più sull'orizzonte, rendendo l'osservazione dello sciame meteorico sempre più spettacolare. Tuttavia, proprio sul più bello, il Sole sorgerà intorno alle 6 del mattino, illuminando quindi il cielo già a partire da un'ora prima, controbilanciando l'aumentata altezza sull'orizzonte della costellazione. La fascia di migliore osservazione va quindi dalle 4 alle 5 del mattino, quando, oltre alle Eta Aquaridi, a dar spettacolo in quella zona di cielo contribuiranno anche Venere, Saturno e Nettuno, tutti e tre racchiusi in soli 5 gradi di cielo.

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