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L'INGV ha recentemente pubblicato la mappa dei terremoti avvenuti in Italia nel mese di marzo 2025: complessivamente sono stati registrati 1667 sismi, in lieve aumento rispetto al resoconto di febbraio, dei quali 231 con magnitudo pari o superiore a 2.0 e 29 con magnitudo pari o superiore a 3.0. Ciò vuol dire che per la maggior parte si è trattato di scosse con magnitudo inferiore a 2.0, e dunque rilevabile quasi esclusivamente a livello strumentale.
Si tratta di un valore leggermente superiore a quello di gennaio (1188 sismi/mese) e febbraio (1504 sismi/mese), ma nel complesso restano valori in linea con quanto registrato nel 2024. In quel infatti caso la media era di 46 eventi al giorno, mentre in questi primi tre mesi siamo del 2025 siamo attorno a 48 eventi al giorno.
L'aumento negli ultimi due mesi è legato in buona parte ad un aumento dell'attività sismica ai Campi Flegrei: tra tutti i terremoti, vale la pena evidenziare quello del 13 marzo a Bagnoli di magnitudo 4.6, avvertito anche a Napoli e Bacoli. Si tratta di una scossa degna di nota perché è la più forte mai registrata nell'area in epoca strumentale e che è stata avvertita distintamente anche a Pozzuoli e in tutta Napoli.
Tra gli altri sismi degni di nota riportiamo il più forte, quello di 4.7 lungo la costa garganica del 14 marzo, quello di 4.2 in provincia di Potenza del 18 marzo, entrambi seguiti da altre scosse dopo l'evento principale e lo sciame sismico di Catanzaro.
Ma per quale motivo in Italia ci sono così tanti terremoti? Per fare chiarezza abbiamo realizzato un video ad hoc sull'argomento: