
La provincia di Catanzaro, è stata colpita da un nuovo sciame sismico, a partire dalle 3:41 del 19 marzo, con 14 scosse di magnitudo superiore a 2.0. La più forte di queste ha raggiunto un valore pari a 3.3 per una profondità di appena 8 km. Nella notte del 21 marzo si sono registrate altre due scosse piuttosto importanti di magnitudo 3.1 alle 3:33 e 2.1 alle 5:27. L'epicentro della maggior parte dei terremoti è concentrato attorno al comune di Tiriolo e ciò avviene ad appena due giorni di distanza dal precedente sciame sismico, avvenuto in data 18 marzo. In quest'ultimo caso però l'epicentro era localizzato presso il comune di Miglierina, a circa 2 km di distanza in linea d'aria.
Fortunatamente non si registrano particolari danni o disagi alla popolazione, ma l'attenzione resta alta in tutta la Calabria.
Dal punto di vista geologico, Tiriolo si trova in un'area altamente sismica. L'immagine sottostante riporta in arancione i principali sistemi di faglie nella zona, come la Caraffa-Squillace a sud, quella del Lago Ampollino a nord-est e quella della Valle Savuto a nord-ovest. Ad aggiungere ulteriore complessità al contesto geologico dell'area, c'è una zona di subduzione, indicata nell'immagine con una serie di linee blu semi-parallele tra loro.

Il fatto che si siano verificati due sciami sismici a distanza di pochi giorni non è così strano: quella è una tra le zone italiane dalla maggior pericolosità sismica e ciò è confermato anche dai numerosi terremoti avvenuti in passato nell'area. Come confermato anche dall'INGV, infatti, nella stessa area si sono verificati sismi di magnitudo stimata superiore a 7.0 nel 1783 e nel 1638.
