Questo tricolore composto di rosso, verde e blu non appartiene a nessuno Stato, ma è la futura bandiera proposta per Marte, anche se non è ancora ufficiale. È stata disegnata nel 1999 da Pascal Lee, geologo planetario e cofondatore del Mars Institute. Pur non essendo ufficiale è approvata da importanti istituzioni come la Planetary Society e la Mars Society e ha già volato nello spazio a bordo di uno Space Shuttle. Lo scopo è avere un simbolo di identità e riconoscimento per i futuri insediamenti umani su Marte, senza dover piantare bandiere nazionali sul suolo del pianeta rosso, ma nel frattempo rappresenta anche l'aspirazione umana di abitare in futuro altri mondi oltre alla Terra.
La proposta di Pascal Lee per una bandiera marziana è un tricolore in formato 5 : 3 composto da tre bande verticali di colore rosso, verde e blu. La scelta cromatica – al di là del gusto estetico e delle difficoltà che può creare per le persone daltoniche – è ispirata alla celebre trilogia di Marte dello scrittore di fantascienza Kim Stanley Robinson: Red Mars, Green Mars, Blue Mars (pubblicati in Italia come Il rosso di Marte, Il verde di Marte, Il blu di Marte). Il riferimento non è soltanto letterario, ma ha un forte significato che rappresenta i tre passaggi di una eventuale futura terraformazione di Marte:
- rosso: rappresenta Marte adesso, la cui regolite appare rossastra poiché ricca di ossidi di ferro (come la comune ruggine);
- verde: chiaro simbolo delle piante e della vegetazione, che daranno cibo e ossigeno ai futuri esseri umani su Marte, il verde centrale della bandiera rappresenta la possibilità e la sfida di trasformare Marte in un mondo abitabile;
- blu: richiama il colore l'acqua, la sostanza simbolo della vita.
Anche se non è una bandiera ufficiale, è già stata usata: nel 1999, per esempio, è stata nello spazio a bordo di uno Shuttle Discovery per la missione STS-103 di manutenzione del telescopio spaziale Hubble. La bandiera sventola inoltre di fronte alla stazione di ricerca Flashline Mars Arctic Research Station della Mars Society nell'isola di Davon, in Canada, dedicata proprio alla simulazione degli ambienti estremi marziani in vista di future missioni umane.
Naturalmente, se Marte avrà mai una sua bandiera anche la Terra avrà bisogno di un suo vessillo. A questo proposito la proposta più recente, ideata dal designer Oskar Pernefeldt, è del 2015 e mostra un fondo blu (che rappresenta l'acqua) con sette cerchi (che rappresentano i continenti terrestri) intrecciati.