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La telemedicina consiste nell’utilizzo della tecnologia per fornire assistenza sanitaria a distanza. Ciò può avvenire attraverso videochiamate e monitoraggio remoto dei pazienti, e può essere utilizzata dai controlli di routine fino al monitoraggio post-dimissioni. Questa pratica ha preso piede soprattutto in durante la pandemia da COVID-19, quando i pazienti non potevano recarsi personalmente dal medico, e potrebbe rappresentare l'inizio di una rivoluzione nel campo della sanità.
I benefici della telemedicina
I vantaggi della medicina da remoto sono abbastanza ovvi, a partire dalla convenienza per i pazienti stessi. Infatti, anziché recarsi presso uno studio medico o un ospedale, i pazienti possono usare un computer o uno smartphone, parlare con il proprio medico ed essere visitati comodamente da casa. Ciò può essere particolarmente vantaggioso per i pazienti che hanno problemi di mobilità o che vivono in zone rurali e particolarmente distanti dagli studi medici o dagli ospedali.
Un altro vantaggio della telemedicina è il risparmio economico sia per i pazienti che per le strutture sanitarie. Le consultazioni e il monitoraggio a distanza possono infatti essere più convenienti rispetto alle tradizionali visite di persona, rendendo l'assistenza sanitaria più accessibile e alla portata di tutti.
Le origini della medicina a distanza
L’avvento della telemedicina fu predetto per la prima volta nel 1925 da Hugo Gernsback, il quale in una edizione di Science and Invention immaginò uno strumento utilizzato per trattare i pazienti a distanza: il “teledattilo”.
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Gernsback lo descrisse come segue:
Il Teledattilo è uno strumento futuro con il quale ci sarà possibile “sentire a distanza”. Questa idea non è affatto impossibile, perché lo strumento può essere costruito oggi, con i mezzi disponibili in questo momento. È semplicemente il noto teleautografo, tradotto in termini radiofonici, con ulteriori perfezionamenti. Il medico del futuro, per mezzo di questo strumento, potrà sentire il suo paziente, per così dire, a distanza… Il medico manipola i suoi comandi, che vengono poi manipolati nella stanza del paziente esattamente nello stesso modo. Il medico vede cosa sta succedendo nella stanza del paziente attraverso uno schermo televisivo.
È impressionante notare le somiglianze, almeno concettuali, tra il dispositivo immaginato nel 1925 da Gernsback e alcuni sistemi chirurgici robotici che sono comandati da remoto da un chirurgo e con il quale potrebbe essere possibile in futuro effettuare delle vere e proprie procedure chirurgiche a distanza
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Negli anni ’70 la NASA inizio ad eseguire monitoraggi psicologici a distanza. Ma una delle vere pietre miliari della telemedicina si ebbe nel 1989, quando al Jewish Hospital di St. Lewis il primo paziente al mondo venne defibrillato attraverso un telefono.
La medicina a distanza durante la pandemia
Naturalmente, l’utilizzo della medicina a distanza è esploso dall’inizio della pandemia di COVID-19. In un articolo pubblicato dal National Healthcare System Britannico (NHS) pubblicato già a Giugno 2020, viene fanno notare come migliaia di pazienti abbiano beneficiato della medicina a distanza. A questi pazienti vengono forniti app e dispositivi per il monitoraggio di parametri medici da remoto, in maniera tale da creare dei veri e propri reparti virtuali, dove i pazienti vengono monitorati quotidianamente, proprio come se si trovassero nel reparto ospedaliero.
Un rapporto dell' OCSE ha invece analizzato l'utilizzo della medicina a distanza nei Paesi membri e nel rapporto si evince quanto il suo utilizzo sia schizzato alle stelle durante la pandemia di Covid-19, rappresentando addirittura il 21% di tutti i consulti effettuati nel 2020. Nello stesso rapporto si parla del fatto che i pazienti sono risultati essere estremamente soddisfatti dei servizi a distanza, mentre gli operatori sanitari hanno dato pareri discordanti. Alcuni di essi hanno infatti espresso la volontà di ritornare ai servizi in presenza una volta che l'emergenza Covid fosse rientrata.
![telemedicina covid](https://staticgeopop.akamaized.net/wp-content/uploads/sites/32/2023/03/telemedicina-covid.jpg)
Il futuro della telemedicina
Guardando al futuro, la telemedicina potrebbe riservarci sviluppi molto entusiasmanti. I progressi tecnologici come intelligenza artificiale, realtà virtuale e realtà aumentata potrebbero infatti rivoluzionare il modo in cui forniamo assistenza sanitaria da remoto. Ad esempio, i chatbot che sfruttano l’IA potrebbero fornire ai pazienti triage istantanei, salvando tempo prezioso agli operatori sanitari, mentre le tecnologie di realtà virtuale e aumentata potrebbero consentire ai medici di eseguire interventi chirurgici e altre procedure a distanza. Da non tralasciare poi l’avanzamento tecnologico di dispositivi e sensori indossabili come smartbands e smartwatch, i quali potrebbero fornire ai medici informazioni ancora più dettagliate e accurate sui parametri dei pazienti in tempo reale.
In conclusione, la telemedicina ha il potenziale per rivoluzionare l'assistenza sanitaria, rendendola più accessibile, conveniente e alla portata di tutti. Sebbene ci siano ancora alcune sfide da superare, come garantire la privacy e la sicurezza dei dati dei pazienti, i vantaggi della telemedicina sono evidenti. Se è vero che la pandemia di Covid ha dato un enorme boost all’utilizzo della telemedicina, siamo sicuri che nonostante la graduale scomparsa della necessità di isolamento dovuto alla pandemia, la medicina a distanza è qui per restare.