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Le 5 città più antiche del mondo ancora abitate si trovano nella famosa zona del Vicino Oriente chiamata "Mezzaluna fertile", dove nacquero le prime coltivazioni e i primi allevamenti. Le città nacquero grazie alla rivoluzione del Neolitico quando i nostri antenati scoprirono l’agricoltura e l’allevamento, iniziarono a produrre più cibo del necessario: questo surplus poteva essere scambiato nei mercati, e fu probabilmente uno dei motivi per cui le persone decisero di riunirsi in centri abitati. Insomma, è proprio grazie a questi grandi cambiamenti che gli esseri umani iniziarono a vivere insieme in luoghi sempre più grandi e organizzati.
Stabilire quali siano, fra le città ancora abitate, le più antiche del mondo, non è certo semplice. Vanno tenuti in considerazione molteplici fattori, tra cui la continuità insediativa (se nella vita dell'abitato ci sono stati o meno periodi di abbandono o rifondazione), la natura dei ritrovamenti archeologici che permette di capire se un luogo fosse un insediamento urbano o no, e le stratificazioni che molti di questi centri hanno subito nel tempo essendo stati abitati per millenni. Le stime riportate dagli archeologi si basano dunque sulle conoscenze che possediamo al momento: vediamole dalla più recente alla più antica.
El Faiyum: 5000 a.C.
La città di El Fayum, in Egitto, è molto probabilmente il più antico centro urbano ancora abitato sul continente africano. Si trova sulle rive del Nilo, circa 100 km a sud della capitale, Il Cairo. Secondo gli archeologi che si sono occupato dello studio del sito, sono presenti tracce di frequentazione del territorio di El Faiyum già nel Paleolitico, attorno al 9 000 a.C., ma è con l'arrivo della rivoluzione neolitica in Egitto che si può parlare di un vero centro urbano, formatosi verosimilmente attorno al 5 000 a.C.

La città fiorì a partire dal III millennio a.C., durante quella fase della storia egizia nota come "Antico Regno", veniva chiamata "Shedet" e fu un luogo centrale per il culto del dio Sobek, rappresentato con la testa di coccodrillo. Per questo motivo i Greci la chiamavano "Krokodilopolis", "la città del coccodrillo". Ad oggi, El Faiyum è nota soprattutto per i realistici ritratti funerari realizzati durante il periodo della dominazione romana, che venivano utilizzati per coprire il volto delle mummie prima della sepoltura.

Aleppo: 8000 a.C.
Aleppo, nel nord della Siria, è oggi la seconda città del paese. Negli ultimi anni questo centro è stato uno dei fulcri dell'attenzione mediatica a causa della Guerra civile siriana, conflitto che ha visto Aleppo come uno dei suoi campi di battaglia principali, tanto che molte parti di questa città sono andate distrutte. Ad oggi la ricerca archeologica a riguardo di Aleppo è ancora in una fase embrionale, ma gli studiosi stimano che le prime tracce di un insediamento urbano in questo territorio risalgano all'8000 a.C. circa. Già alla fine del III millennio a.C., con il nome di "Armi", Aleppo era una delle città stato più potenti dell'antica Siria, prima di cadere nelle mani del regno sumerico di Umma tra il 2300 e il 2200 a. C.

Biblo: 8800 a.C.
Nota oggi come Jbeil, si trova sulla costa del Libano centrale. Insieme a Sidone e Tiro, viene spesso menzionata come una delle città più importanti per la civiltà fenicia del I millennio a.C., ma le sue origini sono molto più antiche: il lavoro degli archeologi ha messo in evidenza come la fase più antica del centro abitato di Biblo risalga al Neolitico Antico, che nell'area si data tra l'8800 e il 6500 a. C.

La conformazione urbana che conserva ancora oggi andò formandosi a partire dal III millennio a.C., nel corso dell'età del bronzo e della dominazione egizia. Già durante questo periodo, Biblo divenne un porto commerciale di grande rilevanza nel Mediterraneo Orientale e, nel corso del I millennio a.C., con il fiorire della civiltà fenicia, il suo regno divenne uno dei più prosperi del Levante.
Damasco: 9000 a.C.
L'attuale capitale della Siria divenne un centro urbano di un certo rilievo a partire dal II millennio a.C., nel periodo in cui la zona era contesa fra le due principali superpotenze dell'età del bronzo: l'Egitto e il regno degli Ittiti. Tuttavia, secondo gli archeologi, le tracce più antiche di un insediamento nel territorio di Damasco si datano attorno al 9000 a. C.

Dopo la dominazione assira (all'inizio del I millennio a. C.), Damasco passò ai Persiani, ai Macedoni e poi ai Romani. Dopo la caduta dell'impero romano, la città divenne la capitale del grande califfato islamico degli Omayyadi, sviluppandosi come uno dei principali centri del mondo musulmano.
Gerico: 9500 a.C.
All'attuale stato delle ricerche, la città ancora abitata più antica del mondo risulterebbe essere Gerico, in Palestina. La zona in cui sorge era già frequentata alla fine del Paleolitico, attorno al 10.000 a.C., da gruppi umani appartenenti alla cultura natufiana, la più antica comunità agricola sedentaria o semi-sedentaria del Vicino Oriente Antico. Le tracce più antiche di un insediamento stabile si possono datare attorno al 9500 a.C.

Il centro abitato di Gerico assunse forme complesse e monumentali già a cavallo tra il IX e l'VIII millennio a. C., come testimonia il ritrovamento di edifici e strutture particolarmente elaborati. Nel corso dell'VIII millennio a.C., Gerico possedeva delle fortificazioni imponenti per l'epoca, e risale a questa fase un manufatto ritenuto essere una delle più antiche rappresentazioni di un volto umano.
