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24 Agosto 2023
15:13

L’india raggiunge il Polo Sud della Luna con la missione Chandrayaan-3

L'India è il quarto paese ad aver fatto atterrare una sonda sulla superficie lunare, prima di tutte al Polo Sud. Un successo che arriva dopo il fallimento russo e che è nato dalle ceneri della precedente missione.

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L’india raggiunge il Polo Sud della Luna con la missione Chandrayaan-3
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Credits: ISRO via Twitter

L'India diventa il quarto Paese a far atterrare un lander sulla superficie della Luna dopo Stati Uniti, Russia e Cina, ma primo di tutti a farlo sul Polo Sud lunare. L'allunaggio è avvenuto con successo alle 14:34 ora italiana di mercoledì 23 agosto, quando il lander Vikram della missione Chandrayaan-3 è riuscito a compiere un atterraggio morbido ad una latitudine di circa 69° sud.

Il successo della missione indiana arriva pochi giorni dopo il fallito allunaggio della missione russa Luna-25. Quest'ultimo rende ancora più importante l'impresa indiana e mostra ancora una volta come la Luna sia una severa maestra, per citare il titolo del libro di R.A. Heinlein, cosa che gli scienziati dell'agenzia spaziale indiana (ISRO) hanno sperimentato in prima persona dopo il fallimento nel 2019 della missione Chandrayaan-2.

Il successo della missione ha anche un risvolto politico fondamentale per l'India che ha individuato nello corsa allo spazio un modo di suggellare la crescente importanza politico-economica del Paese. L'India infatti si è recentemente dotata di una nuova politica per lo spazio che consiste in una maggiore regolamentazione interna del settore aerospaziale e l'ingresso di investitori privati nel mercato della new space economy.

Il lancio della sonda Chandrayaan-3

La missione Chandrayaan-3 è stata lanciata il 14 luglio 2023 con un lanciatore Launch Vehicle Mark-III (LVM-III) dal Sud dell'India. La sonda pesa circa 1800 chilogrammi ed è alta 1,70 metri. La massa è tale che il lanciatore Mark-III non ha abbastanza spinta propulsiva da inserire la sonda su una traiettoria che la porti direttamente verso la Luna. Gli scienziati indiani hanno così deciso di adottare un approccio di traiettoria a basso consumo per raggiungere la Luna che, a fronte di un tempo di navigazione più lungo, circa 40 giorni, permette un utilizzo minore di carburante e quindi l'utilizzo di un razzo più piccolo.

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Animazione della traiettoria seguita dalla sonda Chandrayaan–3. In blu la Terra, in magenta l’orbita della sonda e in verde l’orbita lunare. Credits: Phoenix7777, CC BY–SA 4.0, via Wikimedia Commons.

La sonda è stata prima posta in una orbita terrestre fortemente ellittica e poi, con successive accensioni dei motori, l'orbita ellittica è stata gradualmente aumentata fino ad inserire la sonda in una traiettoria di intersezione lunare, avvenuta il 5 agosto. Nei giorni successivi nuove accensioni dei motori hanno gradualmente abbassato l'orbita, inizialmente anch'essa ellittica attorno alla Luna, e il 17 agosto il lander Vikram si è separato dalla sonda madre per inserirsi in una orbita circolare lunare ad una altezza di 100 chilometri dalla superficie. Da qui il lander ha poi iniziato la discesa che l'ha portata a toccare dolcemente la superficie il 23 agosto.

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Animazione della traiettoria della sonda Chandrayaan–3 in inserimento orbitale attorno alla Luna. Credits: Phoenix7777, CC BY–SA 4.0, via Wikimedia Commons.

La fase di allunaggio

La sonda Vikram si è staccata dal modulo madre il 17 agosto, mentre la fase finale dell'atterraggio è avvenuta in soli 20 minuti, iniziando alle 14:14 ora italiana, quando la sonda si trovava già a 30 chilometri dalla superficie. La scelta del momento dell'atterraggio non è stata casuale, ma legata al pieno sfruttamento dei 14 giorni terrestri di luce del giorno lunare, dal momento che la sonda è alimentata attraverso dei pannelli solari.

Tutta la fase di allunaggio è avvenuta in maniera automatizzata senza possibilità di interferenza da Terra, attraverso un sistema di Automatic landing sequence che permette alla sonda di variare anche di un centinaio di metri l'obiettivo per evitare massi e crateri.

I dettagli della missione al polo Sud lunare

L'atterraggio del lander Vikram è solo la prima fase della missione Chandrayaan-3. Nelle ore successive all'atterraggio verrà infatti rilasciato il piccolo rover Pragyan da 26 chilogrammi che ha come obiettivo l'esplorazione della zona di allunaggio fino ad un raggio di circa mezzo chilometro.

L'interesse dell'esplorazione spaziale e quindi del rover per la zona del Polo Sud lunare è dovuta alla presenza di ghiaccio d'acqua ed altri elementi indispensabili per le future missioni di colonizzazione umana della Luna. La missione di Vikram e di Pragyan dovrebbe concludersi a metà settembre a causa della durata del giorno lunare che porterà la zona di atterraggio ad andare in ombra, non permettendo ai pannelli solari di produrre più sufficiente energia.

Gli obiettivi scientifici

La missione Chandrayaan-3 è dotata di strumentazione scientifica sia a bordo del modulo madre che a bordo del lander Vikram e del rover Pragyan. Il modulo madre è dotato dell'esperimento scientifico Shape per effettuare misure spettrali e polarimetriche della luce riflessa dalla Terra nel vicino infrarosso.

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Foto della sonda Chandrayaan–3 durante la fase di test pre–partenza sulla Terra. Credits: Indian Space Research Organisation, GODL–India, via Wikimedia Commons.

Il lander Vikram è invece dotato di tre strumenti: RAMBHA-LP, per la misurazione del gas ionizzato attorno alla zona di allunaggio, ChaSTE per la rilevazione della temperatura superficiale e ILSA, un sismografo per la misurazione dell'attività tellurica della crosta lunare. Il rover Pragyan ha invece due strumenti, APXS, ovvero uno spettrometro a raggi X per studiare la composizione chimica e mineralogica della superficie lunare, e LIBS, un'altro spettrometro a laser per ricercare composti come manganese, alluminio, titanio, ferro e silicio nelle regolite lunare.

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