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21 Marzo 2023
9:21

MQ-9 Reaper, le caratteristiche del drone USA abbattuto dal jet russo Sukhoi Su-27

Il 14 marzo 2023 un drone MQ-9 Reaper statunitense è stato abbattuto da un jet russo. Ma quali erano le sue caratteristiche? E perché è stata una perdita per gli USA?

A cura di Roberto Manzo
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MQ-9 Reaper, le caratteristiche del drone USA abbattuto dal jet russo Sukhoi Su-27
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Martedì 14 marzo 2023 al largo delle coste dell'Ucraina, sul Mar Nero, un drone americano MQ-9 Reaper a seguito di una collisione all'altezza dell'elica è stato abbattuto da un jet russo Sukhoi Su-27. Rimandando le conseguenze geopolitiche in altri contesti, vediamo nel dettaglio cosa sono questi velivoli e perché  è stata una grave perdita per gli USA e per la loro aviazione (USAF).

Le caratteristiche del drone MQ-9 Reaper

L'MQ-9 Reaper è un velivolo UAV (Unmanned Aerial Vehicle: velivolo senza pilota) progettato e prodotto, a partire dai primi anni 2000, dall'azienda statunitense General Atomics principalmente per l'aeronautica degli Stati Uniti (USAF) – ma inseguito fornito anche ad altri paesi della NATO, Italia inclusa. Nato come successore multiruolo del drone di sola sorveglianza RQ-1 Predator, L'MQ-9 è il primo drone UAV della storia con caratteristiche Hunter-Killer. Ciò vuol dire che è stato progettato per la ricerca e distruzione degli obbiettivi, oltre ad altre caratteristiche tecniche e tecnologiche per la sorveglianza: pensate che si stima possa leggere la targa di un automobile anche a 3,2 km di distanza.

L'MQ-9 è inoltre più performante rispetto al suo predecessore grazie al propulsore turboelica Honeywell TP331-10T, in grado di sviluppare oltre 900 CV. Le sue caratteristiche aerodinamiche, insieme al potente propulsore, possono fornire al velivolo un autonomia dalle 14 ore (se a pieno carico) alle 28 ore, toccando quote fino a 15.000 metri, ad una velocità massima di 480 km/h.

Per cosa è usato questo tipo di drone?

Il drone, proprio per le sue caratteristiche di attacco, è stato progettato per trasportare sia bombe a guida laser (come le GBU-12 Paveway II) e missili aria-terra (AIM-9 Sidewinder). Attualmente sono in fase di sviluppo studi per adattare i piloni sub-alari a missili aria-aria.

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Un MQ–9 britannico armato (credit: Tam McDonald)

La maggior parte degli equipaggi degli MQ-9 Reaper (piloti e operatori di sensori), di stanza in basi come Creech Air Force Base vicino a Las Vegas, possono cacciare obiettivi e osservare il terreno in molte zone del mondo grazie ad un ponte satellitare – dato che il comando di un operatore impiega solo 1,2 secondi per raggiungere il drone.

Gli MQ-9 Reaper italiani

Il Reaper è utilizzato anche da aeronautiche della Nato, tra cui l'A.M. (Aeronautica Militare Italiana). In servizio presso il 32° Stormo, con sede all'aeroporto Foggia-Amendola, i Reaper italiani sono stato in tutto sei, di cui quattro ordinati nel 2008 e due nel 2009. Un MQ-9 italiano è stato abbattuto il 20 novembre 2019 al largo delle coste libiche e la dinamica di questo incidente è ancora in fase di indagine.

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