Alle 6:00 del mattino (ora locale) ha preso il via una nuova eruzione in Islanda, a pochi km di distanza dal villaggio di Grindavik. Si tratta della terza grande eruzione che avviene nell'area nel giro di poche settimane, dopo quella del 18 dicembre 2023 e quella del 15 gennaio 2024. A differenza di quanto accaduto un mese fa, la lava non si sta propagando all'interno del centro abitato ma molto più a nord-est, in una posizione del tutto simile a quella dello scorso dicembre. Questo è confermato anche da Björn Oddsson, geofisico della Protezione Civile islandese:
Si tratta quasi di una ripetizione dell'eruzione di dicembre, con breve preavviso e quasi nello stesso luogo.
Le prime immagini, riportate qui sopra, hanno permesso di stimare una lunghezza della fessura eruttiva di circa 3 km, dal monte Sundhnúkur al monte Stóra-Skógfell. Attualmente la lava si muove principalmente in direzione ovest e il flusso sembra essere leggermente meno intenso rispetto a quello di metà dicembre. Segnalate anche fontane di lava con altezze comprese tra i 50 e gli 80 metri e un pennacchio di ceneri vulcaniche alto fino a 3 km.
L'eruzione comunque non è arrivata del tutto inattesa: nell'ultima settimana sono stati registrati oltre 200 terremoti e l'Icelandic Met Office già dal 5 febbraio segnalava un aumento progressivo di magma al di sotto dell'area Svartsengi-Þorbjörn, seguendo un pattern simile a quanto visto in precedenza. Secondo le loro stime si parla di 9 milioni di m3 di magma accumulati fino a questo momento e quindi è prevista una durata dell'eruzione di circa 80 ore, cioè poco più di 3 giorni.