
La tradizione di rappresentare la natività con disegni e pitture nasce con la diffusione del cristianesimo già nei primi anni dopo la morte di Cristo. Il presepe (dal latino praesaepe, che significa "mangiatoia" o "recinto") così come lo conosciamo oggi — ossia una rappresentazione plastica della natività di Gesù allestita nel periodo natalizio — è nato a Greccio (provincia di Rieti) secoli fa, precisamente nel 1223, ed era un presepe vivente. Ancora più incredibile è scoprire che l'idea di questa rappresentazione fu di San Francesco d’Assisi, che in quel modo voleva far rivivere ai fedeli la nascita di Gesù.
Il primo presepe scultoreo moderno con le statuine, invece, risale al 1291, quando il Papa Niccolò IV incaricò il famoso scultore fiorentino Arnolfo di Cambio, che le scolpì nel marmo. Ma fu soprattutto grazie all’arte napoletana — particolarmente dedita alla realizzazione delle statuine — se il presepe è diventato un'usanza tradizionale di Natale in Italia e in tutti i Paesi cattolici.
Il presepe nell’antichità: origine e significato
Le prime rappresentazioni della natività, in cui vediamo Gesù Bambino deposto nella mangiatoia vicino al bue e all’asinello (dal Vangelo apocrifo di Matteo, secondo cui i due animali sarebbero stati presenti alla nascita di Cristo), risalgono all’epoca romana, qui in Italia.
In questi anni, i primi cristiani, basandosi sulle testimonianze dei Vangeli che raccontavano della nascita del bambino a Betlemme, dipingevano queste scene sulle pareti rocciose delle catacombe, per tenere viva la tradizione anche all’epoca delle persecuzioni. Fu proprio così che a San Francesco venne in mente di raffigurare la scena della natività. Va detto, però, che le figure della Madonna, Giuseppe e i Re Magi vennero aggiunte solo successivamente, per ampliare la scena e tramandare la narrazione della natività riportata nelle scritture.
Il presepe vivente di San Francesco e il primo presepe con le statuine

Il presepe così come lo conosciamo oggi, come allestimento ampio, variegato e completo, con figure tradizionali e simboli che richiamano il contesto storico dell’epoca, nacque nel 1223 grazie a San Francesco d’Assisi che – dopo aver chiesto l’autorizzazione a Papa Onorio III – realizzò un presepe vivente, con figuranti in carne ed ossa, a Greccio, nel Lazio. Nel presepe di San Francesco, ancora non era presente la Sacra Famiglia, che venne introdotta successivamente: il centro di tutto era il Bambino Gesù e la condizione di povertà, e allo stesso di tempo di grandezza, in cui era venuto al mondo.
Fu proprio grazie all’iniziativa di San Francesco che iniziò a diffondersi l’usanza di rappresentare la natività in diverse forme, tant’è che nel 1291, Papa Niccolò IV incaricò il famoso architetto e scultore fiorentino Arnolfo di Cambio di realizzare un presepe formato da statuine marmoree. Questo presepe, realizzato in prezioso marmo di Carrara è tutt’oggi conservato presso la Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. Qui venne rappresentata anche la Madonna a cui, nel 1500, vennero aggiunti anche Giuseppe e i Re Magi: questo perché grazie alla diffusione del culto cattolico e allo studio del testi antichi le figure del presepe si stavano evolvendo.
In epoca barocca la rappresentazione del presepe subì un'evoluzione, trovando particolare espressione nell’arte napoletana, che inseriva scene di vita quotidiana e allestimenti minuziosi. L’interesse per la miniatura e per la raffinatezza degli artigiani partenopei permise un' ampia diffusione del presepe anche fuori dai confini del nostro Paese (specialmente grazie ai Gesuiti), diventando una delle principali tradizioni natalizie in molti paesi del mondo.
Il presepe nel mondo: in quali paesi viene rappresentato?
Oltre all’Italia, il presepe è una tradizione in molti Paesi di culto cristiano cattolico, ma non solo. Nella maggioranza dell’Europa il presepe è diffuso anche se, generalmente, i protestanti non lo allestiscono. Tra i paesi dove la rappresentazione è più sentita, ci sono sicuramente la Francia, la Spagna, il Portogallo, la Polonia, la Slovacchia e l’Ungheria.
L’arte del presepe è poi molto sentita in America Latina: Argentina e Perù, per esempio, sono molto legati all’arte delle natività, così come il Messico e il Brasile.

In generale, la rappresentazione del presepe è diffusa un po' ovunque nel mondo, proprio per onorare l’evento in cui “il Verbo si è fatto carne e venne ad abitare in mezzo a noi” (dal Vangelo di Giovanni 1,14).